Capitolo 2. Non era cambiato il mio Liam

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Avevo finalmente sistemato la mia stanza in modo che fosse più accogliente.
I ragazzi mi avevano lasciato fare e non mi avevano interrotta.
A parte Harry che era venuto un paio di volte per convincermi a lasciare che mi aiutasse.
Era testardo come un mulo.
Tornai in salotto e li trovai tutti davanti alla tv.
Stavano guardando una partita.
Giocava l’Inghilterra.
-Perché non mi avete detto che era iniziata la partita?- chiesi.
-Avremmo dovuto?- mi chiese Liam.
-Mi deludi davvero Liam. Pensavo mi conoscessi meglio di chiunque altro. Le partite le guardavo sempre assieme a te e tuo papà.-
-Hai ragione. Vieni siediti qua.- mi disse indicando il posto sul divano fra lui e Harry.
Corrugai un momento la fronte prima di andare a sedermi.
Mi voltai subito verso il riccio. –Mettiamo subito in chiaro le cose. Vedi di tenere le mani apposto o ti ritroverai con un paio di dita in meno.- gli dissi.
Incrociò le mani al petto e allora io mi guardai tranquillamente la partita.
Stavamo facendo pena.
Va bè che eravamo contro una squadra come la Spagna però dai.
-Vuoi?- mi disse Harry porgendomi la birra che aveva in mano.
-Dio quant’è che non bevo una birra.- dissi prendendo la bottiglia e svuotandola quasi completamente.
Mi guardarono tutti allibiti.
-In America si può solo dopo i 21 anni perciò ne bevevo raramente.- spiegai.
Ripassai la bottiglia a Harry.
Lui la scosse un momento. –Mi tocca prenderne un’altra. Le ragazze non bevono così.- mi disse.
-Bè io guardo le partite di calcio e bevo birra come un ubriacone da pub che ci posso fare.- dissi mentre lui si alzava e mi passava davanti per andare a prenderne un’altra in cucina.
Probabilmente lo fece apposta ma non ne ero sicura.
Fatto sta che mentre passava mi ritrovai davanti il suo culo.
Non mi interessava affatto infatti lo seguii con gli occhi finchè non sparì in cucina.
Liam mi sventolò una mano davanti.
-Stavo solo pensando, non farti strane idee.- mi affrettai a chiarire io.
-Portane una anche a me visto che ci sei.- urlai a Harry.
-E porta anche i pop corn.- aggiunse Niall.
Tornò dopo poco con due birre e una maxi ciotola di pop corn i quali per la maggior parte vennero divorati da Niall.
Ormai era chiaro che non avremmo vinto anche se eravamo sullo 0-0.
Ed ecco la svolta.
Per la Spagna entrò Torres.
Dio quanta roba quell’uomo.
-Finalmente qualcosa di interessante da guardare.- dissi.
-Tipico.- disse Zayn.
-Guardo le partite ma sono comunque una ragazza perciò se entra in campo uno come lui non posso che essere felice.- risposi.
-Quindi sarebbe quello il tuo tipo?- mi chiese Harry.
-Non ho preferenze. Però sicuramente tu non lo sei.- gli risposi.
-Non era certo quello che mi interessava sapere.-
-Certo certo.-
Alla fine fu proprio Torres a segnare il gol della vittoria per la sua squadra.
Gli altri mi guardarono male quando esultai.
Dopo la partita ci mettemmo a giocare alla wii fino a tardi.
Andammo finalmente a dormire ma io non riuscivo a chiudere occhio.
Forse era il fatto che non era il mio letto o che ormai non ero più abituata a dormire da sola.
Dopo un’ora mi alzai e andai in cucina per vedere se c’era qualcosa da mangiare.
Trovai un vaso di Nutella e dei grissini.
Perfetto come spuntino di mezzanotte.
-Non dormi?- mi chiese Liam appoggiato alla porta.
-Dio mi hai spaventata. No. Non ci riesco. È un anno ch ho qualcuno che dorme con me e adesso è strano essere da sola.- risposi.
-Se chiedi a Harry non avrà problemi a farti compagnia.- mi rispose.
-No grazie. Preferisco stare da sola a sto punto.-
Lui rise.
Presi un grissino lo infilai nel barattolo e poi lo porsi a Liam.
-Grazie. Era il tuo spuntino preferito quando vivevi con noi.- mi disse.
-Era diventato anche il tuo.-
-Infatti da quando te ne sei andata sono dimagrito.- mi disse sorridendo.
-Ho notato.-
Per un po’ mangiammo in silenzio.
-Ok. Forse ora riuscirò ad addormentarmi.- dissi tappando il barattolo e rimettendolo al suo posto.
-Se non ci riesci al massimo dimmelo che vengo a farti compagnia. Come i vecchi tempi.-
Quando vivevo con Liam e i suoi genitori quando i miei erano morti lui aveva insistito a dividere la camera con me nonostante ce ne fosse una libera.
Voleva farmi compagnia perché sapeva che stare sola mi rendeva nervosa.
Non era cambiato il mio Liam.
-Grazie davvero. Buona notte.- gli dissi dandogli un bacio sulla guancia e tornando in camera mia.
Riuscii finalmente ad addormentarmi.
La mattina dopo quando mi svegliai andai al bagno barcollando.
La mattina io ero sempre in coma profondo quindi dopo essere entrata in bagno mi accorsi che c’era qualcuno sotto la doccia solo quando mi guardai allo specchio e vidi che la tenda si apriva.
Lui non sembrò minimamente imbarazzato.
Restò lì un momento a guardarmi come se fosse una cosa normale.
-Se volevi fare una doccia insieme bastava dirlo invece di farmi queste improvvisate.- mi disse Harry per nulla intenzionato a coprirsi con un asciugamano.
-No grazie. Sbrigati che il bagno serve a me.- dissi catapultandomi fuori dal bagno.
Rimasi con la schiena appoggiata alla porta.
Uno come lui non l’avevo mai conosciuto.
Non aveva vergogna di nulla.
Andai in cucina dove gli altri stavano già facendo colazione.
-Buong.. che faccia. Hai visto un fantasma nella doccia per caso?- mi chiese Louis.
-No. Ho visto Harry nudo.- dissi.
-Ora tutto ha un senso.-
-Quindi?- mi chiese Liam.
-Quindi cosa?- chiesi confusa.
-Piaciuta la visione?-
-Ma che razza di domande sono scusa. Stai zitto e fai colazione e non sparare stronzate.-
Liam e Louis si scambiarono uno sguardo complice.
-Ha gradito la visione.- dissero in coro.
-Fatela finita.- dissi sorridendo.
-Il bagno è tutto tuo.- disse Harry.
Mi voltai.
Si era asciugato ma non si era vestito.
L’aveva fatto apposta.
-Che ti avevo detto sul rompere le scatole?- gli dissi.
-O per favore. Non lo farai davvero.-
Presi un mattarello e tornai a guardarlo. –Fossi in te non ne sarei così sicura.-
La sua espressione cambiò.
Se ne andò dalla cucina e io rimisi il mattarello apposto.
Andai in bagno e mi feci una lunga e rilassante doccia.
Mi coprii con un asciugamano e mentre mi asciugavo i capelli sentii odore di frittelle.
Misi giù il phon e uscii dal bagno per raggiungere la cucina.
-Sono pazza o ho davvero sentito odore di frittelle?- chiesi.
-Le ho fatte..- disse Harry interrompendosi quando mi vide con l’asciugamano addosso.
Anche gli altri mi squadrarono.
Io andai a sedermi e presi una frittella.
Odiavo ammetterlo ma erano davvero buone.
Harry mi fissava aspettando la mia opinione sulle frittelle.
-Si ok. Sono buone lo ammetto.- dissi e sul suo viso apparve un sorriso.
-Non mi merito un premio?- disse avvicinandosi a me.
-Certo Harry continua a sognare.- dissi alzandomi per andarmi a vestire.
-Comunque facciamo progressi. Mi hai chiamato per nome.- disse.
Cacchio.
Avevo detto che non mi sarebbe servito il suo nome.
Quella mattina andai a fare la spesa con Liam e Niall.
Niall quando entrava in un supermercato aveva la stessa faccia di una donna che entrava in un negozio di scarpe.
A pranzo cucinammo io e Liam.
-Ma tu guarda un anno fa non distinguevi la cannella dalla noce moscata e adesso cucini meglio di me.- mi disse.
-Ho dovuto imparare. Sono diventata una donna di casa.-
Anche gli altri apprezzarono quello che avevamo cucinato.
Subito dopo pranzo ricevetti una chiamata da Drew.
-Ciao piccola.-
-Ciao Drew. Scusa ma in America non è piena notte?-
-Si. Ma io sono sull’aereo. Arrivo a Londra stasera.- un enorme sorriso mi si stampò in faccia.
-Veramente? E gli esami?-
-Finiti tutti ieri. Volevo raggiungerti il prima possibile. Come ti trovi da Liam?-
-Per ora bene. I ragazzi sono simpatici.- dissi tralasciando di dire che uno di loro ci provava costantemente con  me e me lo ero trovato nudo in bagno.
-Son contento dai. Mandami l’indirizzo così quando arrivo ti raggiungo lì.-
-Certo. Ci vediamo stasera. Ciao amore.-
-Ciao piccola.-
Gli inviai l’indirizzo.
Poi andai dagli altri.
-È un problema se viene Drew stasera?- chiesi a Liam.
-È a Londra?-
-No, è sull’aereo. Arriva stasera.-
-Si non ci sono problemi tranquilla.-
-Ok. Grazie.-
Andai a sistemare la mia stanza visto che con ogni probabilità si sarebbe fermato a dormire per quella notte.
Era incredibile quanto disordine riuscissi a creare in un solo giorno.
Avevamo cenato ed eravamo seduti a guardare la tv.
Drew mi aveva appena scritto che era quasi arrivato.
Suonò il campanello e io mi alzai dal divano correndo alla porta.
Gli aprii e mi trovai quegli occhi azzurri davanti.
Gli sorrisi prima di saltargli al collo.
Lui mi strinse e mi fece roteare prima di mettermi giù.
-Che bello che sei qui.- dissi scompigliandogli i capelli biondo scuro.
Lo invitai a entrare e prima di presentarlo agli altri rimanemmo in corridoio appoggiati al muro a baciarci un po’.
-Ora vieni che ti presento gli altri.- gli dissi prendendolo per mano e portandolo in salotto.
-Ragazzi lui è Drew.- dissi.
Loro lo salutarono amichevolmente.
-Loro sono Louis, Niall, Zayn.- dissi indicandoli. –Liam. Che lo conosci già.-
-Ciao amico come va?- gli chiese Drew.
-Tutto apposto. I tuoi esami?- gli chiese Liam.
-Finiti ieri. Dovrebbero essere andati bene.-
-Io sono Harry.- disse il riccio porgendo la mano a Drew.
-Ciao piacere.-
-Oh piacere mio. La tua ragazza mi voleva colpire con un mattarello stamattina.- gli disse.
Che cavolo voleva fare?
-Come mai?- mi chiese Drew.
-Emm perché lui..- iniziai ma il riccio mi interruppe.
-Perché ho l’abitudine di stare nudo e stamattina uscito dalla doccia ero nudo.-
-Oook.- disse Drew.
-Si va bè basta presentazioni. Vieni.- dissi trascinando Drew in camera mia.
Si sdraiò sul letto.
Era stanco per il fuso orario.
Mi misi accanto a lui appoggiando la mia testa sul suo petto mentre lui mi stringeva.
-Quell’Harry è..- iniziò.
-Un idiota.-
-Stavo per dire un personaggio strano. Ma se tu dici che è un idiota ti credo sulla parola.-
Sbadigliò.
-Vuoi restare qui a dormire stanotte?- gli chiesi.
-Rimango volentieri. Ma non sono così stanco da mettermi a dormire subito.-
-Era quello che volevo sentire.- dissi sbottonando la sua camicia prima di mettermi sopra di lui.
Fare l’amore con Drew mi aveva sempre soddisfatta ma quella volta no.
Forse lui era stanco o forse ero io che avevo la testa altrove ma non ci badai più di tanto.
Mi addormentai tranquilla fra le sue braccia e dormii serena.
La mattina quando mi svegliai il letto era vuoto.
Mi guardai intorno confusa.
Lui non c’era.
Pensai fosse in cucina.
Indossai la biancheria intima e uscii dalla mia stanza.
-Drew?- lo chiamai entrando in cucina.
-Non è qui.- mi disse Harry che era seduto al tavolo e si mangiava un tazza di cereali.
-Ah.- dove poteva essere?
-L’ho incontrato prima quando se n’è andato.-
-Che ti ha detto?-
-Ciao.-
-Tutto qua?-
-Si tutto qua che ti aspettavi che ci mettessimo a parlare di filosofia?- mi disse.
-Sicuro che non ti ha detto niente? Mi sembra strano che se ne sia andato così.-
-Boh si vede che non l’hai soddisfatto a dovere stanotte.- mi disse.
-Sta zitto.-
Trovai un messaggio di Drew sul cellulare.
‘Scusa se me ne sono andato così ma avevo delle faccende da sbrigare. Ti scrivo appena ho fatto. Baci. D.’
Boh.
Poggiai il telefono sul bancone e mi sedetti anche io a fere colazione.

Buooooongiorno a tutti io sono quella rompiballe e insicura dell'autrice XD mi farebbe piacere se mi lasciaste un commento o votaste la storia così mi fate capire se vale la pena continuare :) ci tengo davvero a questa storia quindi fatemi sapere che ne pensate :) bye bye

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