Capitolo 5. Sicura di stare bene?

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Quella notte non dormii affatto con il sorriso sulle labbra.
La mattina mi svegliai di umore peggiore di quando ero andata a dormire.
Mi trascinai in cucina.
-Ma come siamo allegri stamattina.- mi disse Louis.
-Non è giornata quindi non infierire.-
-La giornata è appena iniziata come fai a sapere che sarà così orrenda?-
-Chiamalo intuito femminile o presentimento. Quello che vuoi.-
-Bè io ho il presentimento che questo ti migliorerà l’umore.- disse mettendomi nel piatto una crepe alla Nutella.
La fissai e poi fissai lui. –Se non fossi già impegnata credo che ora ti sposerei.-
Lui sorrise per la missione compiuta.
Gli altri arrivarono dopo non molto e quando fummo tutti lì Zayn ci propose qualcosa.
-Voglio andare a ballare. Si va in discoteca tutti insieme stasera?-
Gli altri accettarono tutti. 
Io stortai un po’ il naso.
-Eddai porta anche Drew ovviamente.- insistette il moro.
Vodka, musica alta, il mio ragazzo. 
Magari quella giornata non sarebbe stata veramente un fiasco.
Scrissi a Drew e lui accettò il programma.

Mi misi un vestitino che adoravo. 
Bianco. Pieno di strass ovunque, corto e attillato.

Uscii dalla mia stanza e in corridoio incontrai Harry che stava andando al bagno a darsi un’ultima sistemata probabilmente.
Mi squadrò da capo a piedi con occhi e bocca spalancati.
-Che vuoi?- gli chiesi stizzita.
-Nulla. Sono solo felice che andiamo in macchina perché se fossi andata a piedi probabilmente qualcuno si sarebbe fermato per chiederti quanto volevi per il servizio completo.- mi disse infilandosi in bagno.
Rimasi a bocca aperta.
Le voleva proprio prendere quella sera.
Lasciai perdere la voglia che avevo di entrare in bagno e prenderlo a sberle.
Andai in salotto.
Anche gli altri mi guardarono più o meno come aveva fatto Harry, ma non fecero commenti.
Zayn andò a bussare al bagno a Harry.
-Muoviti. Devo ancora sistemarmi i capelli. Mi serve il bagno.- gli disse il moro.
Harry uscì e lasciò entrare lui.

Mi arrivò un SMS.
Era di Drew.
‘Senti. Io non verrò stasera e a dirla tutta penso sia meglio finirla qui. Non so. Credo non funzioni più come prima. A Los Angeles funzionava alla grande tra noi ma da quando siamo tornati a Londra hai mille paranoie e io non ho tempo di farti anche da psicanalista. Ci siamo divertiti, ma ora non mi diverto più. Scusa. D’
Avevo fatto totale affidamento su di lui.
Era un anno che la mia vita ruotava intorno a lui.
E dopo che a causa di Harry era tornato ad essere tutto orribile contavo su di lui per stare bene e invece.
Aveva trasformato in merda anche tutto ciò che mi restava.
La voglia di uscire mi era passata completamente.
Alzai lo sguardo e notai Harry che mi sbirciava incuriosito.
-Liam senti io comincio a sentirmi poco bene. Resto a casa.- dissi.
-Ma come? Dovevamo andare a divertirci.- mi rispose lui.
-Lo so, ma mi sta venendo mal di testa e così non mi divertirei. Voi andate. Ci andremo tutti insieme la prossima volta. Tanto c’è tempo.-
-Ok. Prendi un’aspirina e vai a dormire. Vedrai che passa in fretta.- mi disse prima di raggiungere gli altri che stavano uscendo.

Andai a sedermi sul divano e pensai a cosa fare per smettere di pensare.
Mi ricordai improvvisamente di qualcosa.
Andai a frugare nell’armadietto e alla fine la trovai.
Presi la bottiglia di vodka e me ne tornai sul divano.
Non mi presi la briga di prendermi un bicchiere.
Non serviva.
In quei momenti me la dovevo scolare a canna la vodka per avere l’effetto che volevo.
Dopo metà bottiglia non sentivo più la tristezza ma i ricordi erano ancora impressi vivamente nella mia testa.
L’alcool non funzionava.
Dovevo trovare un altro modo.
Allora mi alzai dal divano barcollante e mi avviai verso il corridoio che portava all’entrata.
Dovevo andare alla discoteca e rimorchiare qualcuno così poi per una notte non avrei pensato a nient’altro.
A metà corridoio però la porta di casa si aprì e ne spuntò il riccio.
-Che ci fai qua?- gli chiesi.
-Ero preoccupato per te. Volevo vedere come stavi. Avevi un’aria sconvolta più che malata prima.-
Mi si accese la lampadina.
Non c’era bisogno di uscire.
Harry sarebbe stato felice di darmi quello che volevo.
Avremmo entrambi ottenuto quello che volevamo.
Tentai di avvicinarmi a lui ma riuscii solo a inciampare nei miei piedi.
Lui mi prese al volo e mi rimise in piedi.
-Sicura di stare bene?- mi chiese nuovamente.
-Mai stata meglio.- dissi incollando le mie labbra alle sue.
Dire che fu sorpreso dal mio gesto era dire poco.
Non si fece problemi a ricambiare il bacio.
Sicuramente sentiva la puzza di tutto l’alcool che avevo ingerito e intuiva che fossi mezza ubriaca ma evidentemente non gliene importava.
Meglio così, per quella notte era quello che mi serviva.
Non mi resi conto che mi aveva già sfilato il vestito di dosso.
Armeggiai con i bottoni della sua camicia ma non ero nelle condizioni per sbottonarli quindi semplicemente diedi un forte strappo e la metà dei bottoni saltarono via.
Riuscii a levargliela e poi passai alla zip dei suoi pantaloni.
Quella fu estremamente più facile.
Lo trascinai in salotto.
Arrivare in camera richiedeva troppo tempo.
Il divano sarebbe andato bene comunque.
Cadde sdraiato sul divano e io ridacchiai un momento prima di stendermi sopra di lui e torturargli il collo mentre le sue mani toccavano ogni mio lembo di pelle nuda.
Armeggiò col mio reggiseno e lo slacciò con facilità lanciandolo da qualche parte.
Le mie mutandine e i suoi boxer lo seguirono poco dopo.
Niente preliminari, non avevo tempo di aspettare, volevo tutto subito e a quanto pare né a lui né a me servivano.
Mi ribaltò sul divano mettendosi sopra di me.
Entrò in me facendomi emettere un gemito leggero.
Mi tenevo stretta alle sue spalle con le braccia e probabilmente neanche sentiva le mie unghie conficcate nella sua pelle.
Si mosse dapprima con movimenti leggeri per non farmi male e poi in modo sempre più deciso.
Drew era bravo a letto ma Harry anche senza preliminari era meglio di lui mille volte.
Andammo avanti finchè entrambi non fummo completamente soddisfatti.
Alla fine ci addormentammo sul divano.
 
Sentivo un mal di testa colossale.
Aprii gli occhi e non riconobbi subito il posto in cui mi trovavo.
Ero in salotto.
All’improvviso la consapevolezza di ciò che era successo quella notte mi piombò addosso facendo aumentare il mal di testa. Ero con Harry sul divano.
Entrambi ancora nudi ma avevamo una coperta addosso.
Probabilmente si era svegliato per prenderla.
Mi alzai avvolgendomi nella coperta e lasciando lui sul divano così come era.
La luce che entrava dalla finestra illuminava debolmente il suo corpo perfetto.
Vagai con lo sguardo all’interno della stanza cercando la mia biancheria.
Trovai il reggiseno vicino alla tv e le mutandine accanto alla libreria.
Mentre li raccoglievo nella mia mente scorrevano le immagini di quella notte: le sue mani sulla  mia pelle, lui che si muoveva dentro di me, le nostre lingue intrecciate, la sua pelle appiccicata alla mia, i corpi che combaciavano perfettamente.
Mi morsi il labbro inferiore e scacciai quei pensieri.
Mi voltai per andare in corridoio a cercare il vestito ma non avevo sentito che qualcuno era entrato.
Trovai Louis, Liam e Zayn che guardavano la scena dalla porta del soggiorno.
Harry era ancora addormentato sul divano e quindi dalla loro posizione non potevano vederlo.
Comunque la situazione era piuttosto chiara.
-Rientrate ora?- chiesi io imbarazzata ma cercando di tenere il discorso lontano da me.
-Si. Bè.. eravamo un po’ ubriachi dopo la discoteca quindi per sicurezza ci siamo fermati a dormire da un cugino di Louis.- mi disse Liam.
-Ah. Si avete fatto bene.- dissi dondolandomi sui piedi.
Harry si stiracchiò sul divano.
I ragazzi si voltarono nella sua direzione.
Si alzò stiracchiandosi per bene.
Poi si guardò intorno e vide prima me e poi i ragazzi.
Io distolsi lo sguardo da lui.
-Buongiorno raggio di sole.- gli disse Zayn.
-Ah. Si. Giorno. Passato una bella serata?- chiese il riccio in imbarazzo.
Forse non si era accorto di essere nudo o forse come sempre semplicemente non gli importava.
-Sisi. Voi invece?- ci chiese Louis guardandoci divertito.
-Emm. Si. No. Nulla di speciale. Io.. vado a fare una doccia.- dissi schizzando via da quella situazione.

Il getto d’acqua calda non era abbastanza forte da spegnere i miei pensieri.
E non riusciva nemmeno a levare dalla mia pelle la sensazione che le sue mani mi stessero ancora accarezzando.
Non che fosse una brutta sensazione.
Solo semplicemente non ci volevo pensare.
La doccia fu breve perché lì sotto avevo troppo tempo per riflettere su cose su cui non volevo riflettere.
Mi coprii con un asciugamano e mi asciugai i capelli velocemente prima di andare in camera mia e vestirmi.
Bussarono alla porta della mia stanza.
Andai ad aprire e mi trovai di fronte Harry con in mano il mio vestito.
Aveva un sorriso stampato in faccia.
-Avevi lasciato questo in corridoio.- mi disse con voce suadente.
-Ah giusto grazie.- dissi pronta a richiudere la porta ma lui mi fermò.
-Ehi aspetta un momento almeno.- mi disse avvicinando le sue labbra alle mie.
Io gli misi una mano sul petto prima di giungere al contatto.
-Che diamine fai?- gli chiesi.
-Mi pare ovvio.-
-No. Non è ovvio affatto. Ti sei fatto un’idea sbagliata su ciò che è successo stanotte. Era solo sesso ok? Niente di più. Dovevo sgombrare la mente e l’alcool non aveva funzionato.-
-Perchè hai scelto proprio me allora?-
-Perché eri a portata di mano. Se in quel momento fosse arrivato Zayn al posto tuo l’avrei fatto con lui. Ero mezza ubriaca, non mi importava.-
Rimase un momento a riflettere sulle mie parole.
-Quindi tutto qua? Sei venuta a letto con me perché dovevi liberarti la mente.-
-Tecnicamente sono venuta sul divano con te non a letto.-
-Da cosa dovevi liberare la mente se si può sapere.-
-Drew mi ha mollata per SMS prima di andare in discoteca e volevo non pensarci.-
-Ed ha funzionato almeno?-
-Si decisamente si.-
-Bene. Grazie per avermi usato come un giocattolino.- mi disse tagliente.
Non ero proprio dell’umore per sentirmi fare una ramanzina.
-Voi uomini lo fate di continuo. E poi non mi sembra che tu abbia opposto così tanta resistenza. Sapevi che ero ubriaca ma ne hai approfittato comunque. Io magari non ero lucida, ma tu lo eri perfettamente perciò non venire qui a farmi la morale. E poi hai avuto anche tu ciò che volevi mi pare. Volevi fare sesso con me e ci sei riuscito.-
-Bene.- mi disse andandosene.
-Bene.- gli risposi chiudendo la porta.


Non rimasi a lungo in camera perché avevo una fame tremenda.
Erano tutti al tavolo.
Preparai due fette di pane tostato e andai a sedermi anche io.
-Mi passi la marmellata?- chiesi a Harry ma non ricevetti risposta.
Liam prese il barattolo e me lo porse.
Gli sorrisi debolmente.
Harry lavò le cose della colazione e quando gli portai il mio piatto feci per andarmene subito, invece rimasi.
-Senti, mi dispiace di averti usato ok? Lo sai che non ero in me. E non mi dire che a te non è mai capitato.-
Fece per dirmi qualcosa ma poi ci ripensò.
Probabilmente era vero ciò che gli avevo detto.
Mi avvicinai al suo orecchio. –E comunque se può farti stare meglio tu te la cavi molto meglio di Drew. E Drew è un fuoriclasse in quello.- detto quello mi allontanai dopo aver visto un piccolo sorrisetto soddisfatto apparire sul suo viso.

Buooonasera :)

Capitolo 5 che come i precedenti vede un bel rapporto altalenante fra Harry e Christie, ma tranquille non sarà sempre così.... andrà anche peggio XD muahahahah

Coooomunque ora il caro Drew è ufficialmente fuori dai piedi, chi ne è felice? io si XD vedremo come andranno d'ora in poi le cose :) fatemi sapere che ne pensate del capitolo, sapete che mi fa sempre piacere :) ringrazio le persone che stanno già seguendo e apprezzando la storia, vi adoro tutti :3

bye bye

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