Capitolo 6. Sei... insopportabile

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Eravamo tutti stravaccati in salotto a guardare svogliatamente la tv.
Non c’era molto da fare in casa e non avevamo neanche molta voglia di uscire.
Sentimmo la porta di casa che si apriva e ci voltammo tutti verso il corridoio per vedere chi sarebbe sbucato.
In effetti non era difficile.
Era l’unico che mancava.
-Mamma mia che fancazzisti che siete.- disse Niall mollando per terra la sua sacca.
-Ciao irlandese. Come è andata dai tuoi?- gli chiesi con un sorriso.
-Bene dai. Mi era mancata la mia Mullingar. Che mi sono perso?- chiese.
Io non risposi ma mi voltai imbarazzata verso la tv sperando che tutti stessero zitti e invece Zayn voleva informare l’irlandese.
-Christie e Harry ci hanno dato dentro la scorsa notte.- disse il moro.
Non vidi la faccia che fece l’irlandese ma immaginai che fosse sorpreso.
Cercai di concentrarmi sulla tv ma sentivo i suoi occhi azzurri addosso assieme a quelli verdi del riccio.
-Vuoi mangiare qualcosa?- gli chiesi cambiando argomento.
-C’è bisogno di chiederlo?-
Sorrisi e mi alzai dal divano.
-Ti preparo un toast al formaggio fuso.- dissi andando in cucina.

Pensai che prepararne uno solo non sarebbe bastato.
Così ne preparai una decina.
Li misi su un piatto e andai in salotto poggiando il piatto sul tavolino.
-Lo vedi perché ti adoro.- mi disse Niall dandomi un bacio sulla guancia prima di avventarsi sui toast.
Gli sorrisi.
Quell’irlandese dai meravigliosi occhi riusciva sempre a migliorarmi l'umore.
-Guarda che non sono tutti tuoi. Pensavo che vedendoti mangiare sarebbe venuta fame anche agli altri così ne ho fatti per tutti.- a quel punto anche gli altri si servirono.

-Kitty tu non mangi?- mi chiese Liam.
-No, grazie. Non ho fame.-
Tornai in cucina e notai che nel lavello c’erano ancora i piatti del pranzo da lavare.
Almeno avrei occupato il tempo.
Dopo 5 minuti Harry arrivò a portarmi il piatto vuoto dei toast.
-Come erano?- gli chiesi senza staccare gli occhi dai piatti che stavo lavando.
-Sono già finiti perciò direi che sono piaciuti a tutti.- mi disse lui.
-Bene.-
Se ne stava lì impalato accanto al lavello col piatto in mano.
-Pensi di darmi quel piatto così lo lavo oppure stai così?- gli chiesi.
-Ah si. Tieni.- mi porse il piatto.
Le nostre dita si sfiorarono e sentii come una scossa elettrica che mi percorreva tutto il corpo come un eco delle emozioni provate quella notte.
-Scusa. Ti serve una mano qui?- mi chiese mettendo il piatto nel lavello.
-No, tranquillo vai là con gli altri. Qua ci penso io.- fece come se non mi avesse sentita.
Si mise dall’altra parte.
-Tu lavi. Io risciacquo.- mi propose.
Gli porsi il piatto che avevo appena lavato e lui lo prese con un sorriso.

Dopo alcuni minuti avevamo quasi finito.
-Sei lento.- gli dissi notando i piatti che si accumulavano dalla sua parte.
-Senti io faccio le cose con calma così vengono meglio.- mi disse.
-Sisi.- gli risposi io spruzzandogli addosso l’acqua.
Lui mi guardò sorpreso.
-Oh non dovevi farlo.- disse spruzzandomi a sua volta.
-Ok. Ok basta. Dobbiamo finire qui.- gli dissi.
Dopo poco presi in mano la schiuma e gliela strofinai sui capelli.
-Ok ora me la paghi veramente.- disse spruzzandomi con più acqua di prima.
Continuammo così finché entrambi non fummo fradici.
-Che state facendo voi due?- si intromise Louis entrando in cucina.
-Niente.- dissi io avviandomi verso il bagno per asciugarmi almeno i capelli.
-Ah no. Non ci pensare nemmeno il bagno è mio.- disse Harry sorpassandomi in corridoio.
Allora mi misi a correre come lui e arrivammo in bagno insieme.
-Io non esco.- gli dissi.
-E io nemmeno.- mi rispose lui.

Presi un asciugamano per asciugarmi i capelli.
Lui prese direttamente il phon.
Mentre strofinavo l’asciugamano sui capelli, Harry mi puntò addosso il phon.
Io gli lanciai addosso l’asciugamano e lui in tutta risposta mi prese le mani mettendomele sopra la testa prima di appoggiarmi al muro.
Io prendevo il tutto sul ridere ma in quel momento e in quella posizione quando mi accorsi del suo sguardo smisi di ridere anche io.
Aveva lo stesso sguardo pieno di desiderio che aveva avuto quella notte.
Guardai i suoi occhi di smeraldo per pochi secondi, lui mi fissava le labbra e pian piano si avvicinò.
-Harry no.- dissi io allontanandomi.
Possibile che non si potesse mai stare in pace con lui accanto?
Avevo appena chiuso con Drew non era certo quello che volevo ora.
-Non posso farci niente.- mi disse lui.
-E allora sarà meglio evitare di stare soli nella stessa stanza.- dissi riprendendo l’asciugamano prima di uscire per raggiungere la mia camera.
Mi cambiai e poi feci un pisolino.
 
Quando mi svegliai era ora di cena.
Andai in cucina dove trovai Niall e Zayn che stavano finendo di cucinare.
Gli altri erano al tavolo.
Mi sedetti accanto a Liam senza neanche guardare Harry.
Dopo poco il suo telefono vibrò sul tavolo.
Harry guardò il numero sul display e rispose.
-Pronto? Ah ciao. Si mi fa piacere certo. Come stai? Bene bene.- rimase poi un momento ad ascoltare quello che la persona dall’altro capo diceva.
Gli si illuminò un momento lo sguardo.
-Certo che puoi venire Chelsea. Non c’è problema ti aspetto stasera. Ciao ciao.- riattaccò il telefono.
Ero leggermente irritata.
Ma avevo alzato lo sguardo su di lui solo un momento.
-Liam penso si fermerà a dormire Chelsea stanotte.- gli disse il riccio.
-Perché lo dici a me? Tanto lei dorme con te.- a quel punto guardai Liam con una faccia piena di interrogativi.
Harry notò quello sguardo.
-Chelsea è la mia ex.- mi disse lui.
-Oh vorrai dire l’ultima che ti sei scopato prima di me?-
-È un problema?- mi chiese lui.
-No per niente. Puoi farlo con chi vuoi. Non mi interessa proprio.-
-Bene.-

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