Notte a casa di Shawn

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                                     SHAWN
Finalmente siamo arrivati nel appartamento.
Non è molto grande, anzi è praticamente un buco, ma per me basta e avanza, capiamoci: mi accontenterei di tutto pur di non vivere sotto lo stesso tetto di mio padre.
"Eccoci" inizio alzando le spalle. "È molto piccolo, ma confortevole. Siediti pure sul divano." L'accompagno lentamente vicino al divano color ocra e le sistemo i cuscini arancioni in modo che si possa sdraiare. Cavolo questi cuscini che mia a regalato Zia Rita sono davvero orrendi, dovrei comprarne degli altri.
"Vedo se riesco a rimediarti dei vestiti asciutti dall'armadio".
Fa un cenno col capo, ma non mi guarda.
Vediamo cosa potrei avere della sua taglia tra i miei vestiti...
Ad un tratto peró, mentre cerco qualcosa da dare a Camila, sento mancarmi il fiato. Nell'armadio trovo una vecchia maglietta di Angy, la mia ex ragazza. Non pensavo di averla ancora, deve averla lasciata qui l'ultima volta che è venuta, 3 anni fa...Quanto mi manca. Farei di tutto pur di riaverla tra le mie braccia. Quando siamo stati costretti a lasciarci ho sentito come se il mio cuore fosse andato via insieme a lei. Non ho una fidanzata da quel momento perchè sono sicuro che non riusciró ad amare nessun'altra come ho amato Angy.
Questa maglietta è uno dei pochi ricordi che ho di lei perció non ho intenzione di prestarla ad una sconosciuta.
Alla fine porto a Camila una mia maglietta bianca. Sono parecchio più alto di lei quindi dovrebbe starle molto larga in modo che possa coprirsi bene.
-Grazie- mi dice, ma ancora non mi guarda. I capelli ricci le si sono gonfiati per l'umidità, sembra un leoncino.
-Prego- rispondo accennando un timido sorriso. -Mi cambio i vestiti e vado a dormire. La coperta è dentro quel mobile- dico indicando la vecchia cassettiera di mia madre.
-Buonanotte- concludo. Mi giro e vado verso camera mia quando Camila mi chiama.
-Shawn aspetta...-
-Hai finalmente imparato il nome- sorrido e lei fa un risolino.
-Sai volevo chiederti una cosa...-
-Dimmi tutto- oddio che mi vorrà chiedere adesso. Sono esausto e le risponderei sicuro con una qualche scemenza.
-Dov'è il bagno?-
-Come?- perchè vuole sapere dov'è il bagno?! Non vorrà mica farsi una doccia qui...lo vuole e io lo voglio? No ovviamente non voglio che si lavi nuda qui.
-Il bagno- ripete con voce più forte.- Per cambiarmi i vestiti- e mentre lo dice agita in mano la maglietta che le ho dato.
-Ah si emmm- sto ridendo in modo nervoso, perchè il pensiero di lei nuda nel mio bagno mi fa questo effetto?!
- È in fondo al corridoio- riesco a dire alla fine.
-Ok grazie, notte-
-Notte- e dicendolo mi fiondo in camera mia per chiudere tutti gli altri pensieri fuori dalla stanza.
Comincio a respirare affannosamente come se avessi appena corso una maratona.
Calmo, devo stare calmo...Adesso vado a dormire e al resto penserò domani mattina.
Apro l'anta dell'armadio scorrevole e tiro fuori una maglietta asciutta. Mi tolgo gli stretti jeans neri e la maglia bagnata e mi infilo quella asciutta, mi sdraio sul letto e ripenso alla strana giornata che ho passato. Da un lato sono preoccupato al pensiero che una sconosciuta dormi sul mio divano però dall'altra mi fa piacere non stare da solo stanotte...questa casa è sempre più vuota. Devo ammettere che improvvisare uno show in locale messicano è stato proprio forte! Camila, questa ragazza ancora avvolta nel mistero, ha conosciuto una parte di me che non ho mai mostrato a nessun altro...Solo Angy era riuscita a vederla. Fissò la sua fotografia sul mio comodino per qualche istante e mi riaffiorano nelle mente vagonate di ricordi finchè non mi decido a spegnere la luce e dormire.
***
Mi sveglio di soprassalto. Ho sentito un rumore come di vetri rotti che proveniva dalla cucina. Oddio saranno entrati i ladri? Com'è possibile? Ma poi ricordo...Camila. E se si è fatta male?!
Tutti questi dubbi attraversano la mia testa in meno di un secondo. L'orologio sul comodino segna le 3:00. Esco dalla stanza e mi precipito in cucina dove vedo Camila in mezzo a un mucchio di vetri rotti per terra.
-Merda, possibile che questo non abbia una bottiglia di vino in casa?!- Sta dicendo.
-Camila, che stai combinando?-
CAMILA
-Sono le tre di notte- dice lui stropicciandosi gli occhi, un gesto semplice, ma lo trovò estremamente sexy, forse perchè, come ha sollevato il braccio, ho visto di sfuggita i suoi boxer o forse perchè sono completamente andata...Più probabile la seconda. Indossa solo una maglietta che lascia intravedere i suoi addominali e i suoi capelli...Cazzo i suoi capelli sono fottutamente disordinati in modo perfetto. Cavolo sono fuori di testa se penso che questo ragazzo sia attraente però voglio divertirmici un pò.
                                      SHAWN
-C'è un po' di vodka in questa maledetta casa?!- mi urla contro Camila.
Merda...È ancora ubriaca.
-Non troverai niente su quegli scaffali- le dico vedendola continuare a cercare sulle mensole dove tengo le fette biscottate.
Sbuffa rassegnata.
-Camila andiamo a letto dai, è tardi- le dico in tono assonato.
Come dico quella frase, lei si gira di scatto con un sorrisetto malizioso. Inizia a camminare lentamente verso di me. Ormai meno di un centimetro separa i nostri volti. Si mette le labbra carnose tra i denti. Cazzo è maledettamente sexy. Quanto vorrei baciarla...
Ma che mi salta nella testa?!
Comincia a infilare una mano sotto la mia maglietta e inizia a disegnare dei piccoli cerchi sugli addominali mentre con l'altra mano mi accarezza i capelli.
Non riesco a descrivere che effetto mi faccia questa ragazza. Ho voglia di lei, ma andrebbe contro i miei principi e penso anche i suoi. Sento il cuore e la mente infuriare una battaglia dentro di me.
-Sai tu m'ispiri proprio un letto sfatto, i vestiti sul parquet, la passione sulla pelle e il sesso dappertutto...-
A quelle parole sento la mia erezione premere sul tessuto dei boxer e lei se ne accorge.
La battaglia dentro di me arriva al culmine, percepisco che sta per prevalere il cuore, ma...la lotta viene interrotta da Camila che  si stacca da me di colpo e inizia a correre con una mano sopra la bocca.
La seguo in bagno e le reggo i capelli mentre vomita nel mio water.
Quando si rialza ha il volto distrutto...
-Adesso è ora di dormire.- le dico in maniera dolce.
Lei annuisce con la testa e si appoggia a me che l'aiuto ad andare sul divano.
-Buonanotte Camila- e le sistemo la coperta sul corpo in modo che non abbia freddo stanotte.
Non mi risponde perchè si addormenta in pochi secondi...meno male.
Io torno in camera a chiudo la porta a chiave sperando di riuscire a dormire.
                                    ***
Sono le cinque e inutile dire che non ho chiuso occhio o meglio: ogni volta che li chiudevo vedevo un paio di occhi neri pieni di desiderio che mi fissavano.Dopo essere rientrato in stanza ho sentito Camila piangere. Sarei dovuto andare lí a consolarla, ma cosa le avrei detto poi...Così ho scelto di restare in camera a fissare il soffitto finchè i singhiozzi non si sono placati.
Quella che è successo ieri sera è stato troppo strano. Forse lei è abituata a fare sesso con gente appena conosciuta e non voglio giudicarla, ma io ho dei sani principi da seguire e non le permetteró di mandarmi fuori strada.
Tiro una enorme sospiro finchè decido di andarmi a fare una doccia, tanto ho capito che il sonno non vuole venire a farmi visita stanotte.

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