Ho bisogno di risposte

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                                  CAMILA
-Shawn cazzo sei stato in silenzio tutto il tempo in macchina. Dí qualcosa ti prego.- Il volto di Shawn è dipinto dall'angoscia in mezzo a questo suo piccolo salotto dal divano color ocra e i cuscini orrendi.
-Qui quella che dovrebbe dire qualcosa sei tu Camila! Non ho ancora sentito un 'grazie' uscire dalla tua bocca per tutto quello che ho fatto per te in questi giorni!- mi urla in faccia puntando il dito indice contro di me.
Continuo a reggere il suo sguardo, ma crollo dopo poco. Ha ragione, non posso negarlo. Nessuno aveva mai fatto tutto questo per me e pensare che neanche ci conosciamo davvero.
-Hai ragione.- Ammetto -Grazie, davvero, questi giorni mi hai salvata e non mi ha chiesto nulla in cambio. Te ne sono grata.- È la prima volta che parlo da sobria e in modo sincero con lui.
Mi guarda stupito, probabilmente si aspettava che iniziasse a urlare dandogli contro- Forse abbiamo iniziato con il piede sbagliato io e te.- dice lui con un sorriso amichevole dopo un po'. Il suo volto è tornato sereno finalmente e nei suoi occhi  le tempeste che vedevo riflesse nello specchietto della macchina, mentre ero seduta dietro, hanno lasciato posto alla loro tipica luminosità.
-Forse hai ragione...- rispondo io ridendo.
- Si è fatta già mezzanotte, dovremmo andare a dormire.-
-No ti prego...ho paura di addormentarmi. Non voglio accorgermi che questo è solo un sogno ed io in realtà sono ancora nella caserma di polizia, ammanettata vicino a Carl. - non posso tornare in quel vortice di sofferenza che era la mia vita. Shawn può aiutarmi a cambiare. -A proposito...come fai a conoscere Carl? Non mi sembri il tipo che ha contatti con la polizia...- Non riesco neanche a immaginare Shawn in carcere...per quale crimine potrebbe essere arrestato?Colpevole di aver annoiato a morte con uno dei suoi discorsi da intelligentone di medicina alcuni suoi compagni. Shawn sarebbe andato d'accordo con mia sorella...entrambi pallosi da morire, ma con un fascino intrigante che ti spinge a volervi conoscere sempre di piú.
-Ci ho avuto a che fare in passato...- risponde lui con un filo di voce come se preferisse non ricordare. La mia curiosità tagliente però desidera approfondire. - Beh dimmi almeno per quale crimine, insomma non vorrei dormire in casa di un assassino sai-. E rido, ma lui no. Mi sembrava una battuta godibile, ma il suo viso si è fatto serio. Mi guarda in modo penetrante, come se mi stesse leggendo nell'anima, come se stesse guardandomi rivivesse momenti del passato, mi sento nuda di fronte a lui.
-Senti Shawn andiamo a dormire siamo entrambi scossi e stanchi...domani mattina ne parleremo, se ti andrà ovviamente-. Si risveglia dalla sorta di trance in cui era entrato mentre mi guardava, sbatte velocemente le palpebre e mi dice:- Le coperte sai dove sono. Buonanotte.-
-Buonanotte.-
I ruoli sembrano essersi invertiti: ora sono stata io a consolare lui.

Sono qui, distesa su questo divano per la seconda volta e mi ritrovo a domandarmi come siamo arrivati a questo punto. La vità è cosí strana. Una settimana fa ho incontrato un ragazzo alto, con i capelli castani e con un paio di piccoli occhi vivaci,  che mi fissava curiosamente. Dopo pochi attimi ho incrociato lo stesso ragazzo sotto la pioggia e mi ha prestato il suo ombrello, ma eravamo ancora sconosciuti. Il giorno dopo, come un incontro scritto nel destino ci siamo rivisti, mi sono ubriacata, abbiamo riso insieme e sempre insieme siamo rientrati a casa sua. Durante la notte mi sono alzata, l'ho visto in cucina, ci siamo toccati, ho pianto con lui e il giorno dopo siamo tornati ad essere degli sconosciuti semplicemente con dei ricordi in comune. È stato tutto cosí improvviso, inaspettato. Mi sono comportata da stronza con lui quando cercava solo di aiutarmi. Mi sento un' idiota. Le cose da domani cambieranno. Come ha detto Shawn: abbiamo essenzialmente iniziato col piede sbagliato. Ho intenzione di rimediare. Voglio conoscerlo, c'è qualcosa in lui che mi attira e sono sicura che mi nasconda qualcosa ,o meglio, che la nasconda a se stesso, qualcosa che non riesce ad accettare del suo passato. Per quale motivo è corso immediatamente ad aiutarmi dalla polizia? In fondo che cosa gli dovrebbe importare di me, sono solo una ragazza dai capelli blu, considerata un fallimento dalla propria famiglia e  da quelli che reputava amici. Ho bisogno di risposte.

Pochi minuti dopo mi addormento con la testa poggiata sui soliti cuscini arancioni, del colore della mandorle tostate. Sono stanca, non ho più la forza di andare avanti, pensieri, dubbi e domande però continuano a girare nella testa finchè non chiudo gli occhi e cado finalmente nel sonno.

                                   SHAWN

E sono qui, a dormire sul solito lato del letto come ogni sera, ma con una piccola differenza:  nel mio salotto c'è una ragazza che conosco appena. Non ho idea di come siamo arrivati a questo punto io e lei. Mi chiedo perchè le nostre vite si siano dovute incrociare se in fondo non siamo destinati a restare.

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