SHAWN
Casa mia e quella di Camila non distano molto l'una dall'altra. La prima volta che ci siamo incontrati, in metro, l'avevo riaccompagnata sotto la pioggia ed io ero tornato a piedi a casa mia, già allora mi sembrava di averci impiegato poco tempo, adesso con la macchina i nostri appartamenti mi sembrano praticamente attaccati.
Non ho idea di cosa potrebbe succedere stasera, ma preferisco non pensarci e concentrami sul presente: sono felice, ma una felicità pura come quella dei bambini che non provavo da tempo. Sinceramente sento di non meritarla, ma ormai qui e non riesco a dire di no. Vorrei che potessimo saltare direttamente alle 20:30 di stasera. Non so se quello che provo per Camila sia amore, ma non mi importa se Connor o Taylor mi reputano un folle e credono che quello che stia facendo sia privo di senso, Camila mi rende felice ed è difficile farne a meno.
Parcheggio la macchina, apro il portone, salgo le scale della palazzina, infilo la chiave nella serratura, giro e realizzino che casa mia è nel piú completo disordine, sembra essere passato un uragano! Devo assolutamente mettere in ordine prima che arrivi Camila!
Inizio con l'aprire tutte le finestre per far cambiare aria, in bagno pulisco lo specchio e cambio gli asciugamani, poi mi sposto in soggiorno dove passo l'aspirapolvere, sistemo il divano e raccolgo i libri e fogli da terra. Ad un tratto noto peró che i fogli sui quali ho buttato giú qualche canzone si trovano tutti per terra in disordine come se qualcuno li avessi letto e poi abbandonati lí perchè non gli piacevano. Mi lasciano un po' perplesso ,ma non ci presto troppa attenzione perchè sono già le cinque e mi manca ancora mezza casa da pulire. Camera mia l'ho chiusa a chiave stamattina prima di uscire, non perchè non mi fidassi di Camila... la mia camera è il mio regno, ci tengo tanttissimi ricordi di famiglia e altre cose private quindi ho preferito cosí stamattina, Peró adesso mi tocca riordinarla non si sa mai. Anche qui spolvero l'armadio, i cassetti e i comodini: spolvero anche la fotografia di Angy come sono abituato a fare, Peró poi ci penso su e decido che è meglio toglierla e lasciarla nel cassetto per oggi. "Scusa Angy...ti ricordi me lo dicevi sempre anche tu: per ottenere la felicità devi essere un po' egoista, spero tu possa comprendermi".
Ultima stanza: la cucina. Sono esausto. Sono un ragazzo decisamente fissato con l'ordine e la pulizia, ma da quando vivo solo, tra la scuola e ora anche il lavoro, non ho molto tempo da dedicare alla casa e non facevo delle pulizie cosí approfondite da tempo orma. In cucina lavo le tazze della colazione, ripongo i biscotti al caramello nella credenza e come ultima faccenda butto fuori la spazzatura.
Basta, sono stanchissimo. Mi butto sul divano per riprendere fiato e asciugare le goccioline di sudore dalla fronte con la schiena della mano.
Do un'occhiata all'orologio nero sul mio polso: segna le sei in punto. Cosa mi manca da fare?
MERDA.
IO!
Sono sudato e emano un pessimo odore, i capelli sono spettinati, i vestiti sporchi, stamattina ero in ritardo quindi ho messo la prima cosa che ho trovato.
Mi fiondo nella doccia, l'acqua calda mi aiuta a sciogliere la tensione dalla spalle e l'ansia si allevia un po'.
Dopo 20 minuti sono pronto.
Adesso devo solo ordinare le pizze.
-"Buonasera pizzeria italiana Margherita, come possiamo aiutarla?"
-"Ciao, mi piacerebbe ordinare due pizze da asporto per le otto e mezza".
-"Si certo, che pizze desidera?"
-"Allora prendo un quattro stagioni e una..." cazzo non ci pensavo, che pizza ordino per Camila, non conosco i suoi gusti, se fosse allergica a qualcosa? Sbaglierò di sicuro.
"...una bianca col prosciutto cotto" dico alla fine, la preferita di Angy.
"D'accordo signore, a che indirizzo le consegnamo?"
"Via Trotti, 44"
"Perfetto, ci vediamo alle 20:30, grazie per aver scelto pizza italiana Margherita".
Bene...Non mi resta altro che aspettare. Mi siedo sul divano, strofino le mani l'una con l'altra, mi guardo prima da un alto, poi dall'altro: è tutto in ordine. Accendo la tv, purtroppo si vede solamente un canale dove trasmettono solo soap opera spagnole in bianco e nero...che noia! Non capisco, mentre pulivo il tempo sembrava scorrere velocissimo, invece ora pare che non passi mai: si sta prendendo gioco di me, non c'è altra spiegazione.
Ed ecco finalmente, dopo minuti di attesa che mi sono sembrati ore interminabili...il tanto atteso, quanto temuto, suono del campanello."DRINNNN"
La mano mi trema sulla maniglia, sono patetico.
-"Hey!"- Il volto di Camila si piega in un sorriso. Gli occhi piccoli e neri come il carbone le brillano incorniciati dalla sopracciglia scure.
I capelli sono legati in una lunga e folta treccia a spiga. Gli abiti peró sono rimasti gli stessi di oggi, quelli portava sotto il grembiule da lavoro...non si è neanche cambiata. Maglietta bianca,jeans scuri strappati sulle coscie e un paio di anfibi neri ai piedi. Forse ho preso la cosa troppo seriamente...non so nella mia testa era una sorta di appuntamento invece per lei è...non lo so. Ho fatto i salti mortali per ordinare la casa, farmi la doccia, pettinarmi, mettere dei vestiti puliti, lei invece odora ancora di quella salsa piccante che cucinano da Picor. Potrà indossare vestiti sporchi, avere i capelli disordinati e puzzare, ma cazzo io la trovo comunque mozzafiato.
-"Hey" le rispondo, col tono un po' indifferente Perchè ho capito che sarà una cena tranquilla tra amici, tra colleghi di lavoro. Nulla di piú.Si Shawn, nulla di piú...credici.
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Bad reputation
FanfictionLui è il classico bravo ragazzo con una polo, dei libri in mano e ottimi voti. Lei è eccentrica, arrogante e maledetta con una grande passione per la musica e per l'alcool. Due ragazzi che non si erano mai visti prima, scoprono di aver condiviso un'...