4. Magia

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"La magia non esiste".

Guardo il mio amico, la penna ancora in mano.

"Cosa?".

"La magia non esiste".

"Okay, e questo che c'entra?".

"Non capisco perché ti ostini a voler parlare di magia nei tuoi racconti. Non esiste, che senso ha parlare ci ciò che non esiste?".

"Proprio perché non esiste, è bello immaginare un mondo in cui è al servizio di tutti".

Il mio amico si siede davanti a me al tavolo e dice: "Primo, questo è illudersi di qualcosa che non accadrà mai. Noi non abbiamo poteri magini, abbiamo solo la tecnologia...".

"Che per gli antichi, se potessero vedere nel futuro, sarebbe già magia comunque".

"Sì, ma non lo è. È scienza, è tecnologia, è fisica, non magia. Secondo, il mondo non sarebbe un posto migliore con la magia, tutto si rimodernizzerebbe per stare al suo passo e di conseguenza la magia sarebbe normalità".

Sbuffo seccata e dico: "A cosa ti serve questo monologo? A dissuadermi dallo scrivere cose inventate?".

"Forse".

Mi chino verso di lui, fissandolo attraverso gli occhiali. "Ora ti pongo io una domanda: come fa una persona a scrivere e ad immaginarsi cosa scrivere?".

"Scrive con la mano, immagina con il cervello e con gli stimoli elett-".

"No, non ti azzardare a rendere scientifico anche questo!", sbotto irritata.

"Ma è così!".

"No, io ora voglio che tu veda le cose dalla mia prospettiva. La magia esiste, ma non è sviluppata in tutti allo stesso modo. È sviluppata negli artisti, specialmente quelli che non si occupano di realismo, perché trasmettono sensazioni, emozioni, e ci riescono senza mostrare un oggetto reale che puoi leggere o esaminare.

"È sviluppata nei musicisti, perché sono in grado di trasformare sette note musicali di base in sinfonie in grado di far venire i brividi, di trasmettere gioia, di far provare emozioni anche se non sono espresse a parole.

"Ed è sviluppata negli scrittori, perché loro creano daccapo qualcosa che prima non esisteva, fanno il lavoro che ha fatto Dio quando ha creato la terra. Anche quando sono senza magia, i libri sono stati concepiti dalla magia e dalla fantasia di uno scrittore che voleva creare un nuovo mondo attorno a persone che esistono, ma non qui tra noi, in un altro universo.

"Ed esiste ancora, la magia, in molti altri posti e in molte altre forme. Anche tu la possiedi, perché quando guardi al futuro sogni un mondo nuovo, diverso da quello attuale, ed è magia quella che usi per immaginarti ogni tuo particolare.

"Ora dimmi. Credi davvero che la magia non esista?".

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