Vi avviso che anche se non c'è smut ci sono comunque cose mlml (mi sono lasciata ispirare dalla foto sopra), quindi se non vi piacciono argomenti mlml e le parolacce e meglio se saltate la storia :3
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Bill era il ragazzo più popolare della scuola dal momento in cui aveva messo piede lì dentro. Le ragazze lo amavano, i ragazzi erano tutti suoi “bro”, era il classico ragazzo bello e figo, il classico bad boy.
L’unica cosa più famosa di lui era la sua chioma castana. Nessuno sapeva come quel ragazzo riuscisse a tenersi i capelli così bene, ma erano uno spettacolo per gli occhi. Tutti volevano toccarli, ma se c’era una cosa che Bill non voleva venisse toccato di sé, erano proprio i suoi capelli. Nessuno sapeva perché.
C’era un solo segreto che Bill cercava di mascherare: aveva la cotta per un ragazzo. Maschio. Si era portato a letto tante ragazze - in realtà erano loro ad essersi portate a letto lui, non era il tipo da prendere iniziative con ragazze che non gli piacevano -, ma il suo interesse era tutto per un ragazzo un anno più giovane di lui, capelli corti e aria un po’ da duro. Solo un po’, Bill lo aveva visto salvare gattini e cagnolini dalle strade trafficate della città almeno tre volte, aveva un animo dolce in fondo.
Sapeva che quel ragazzo si chiamava Jacob e poco altro, solo notizie sul suo conto, tipo che portava sempre la sciarpa perché non voleva che qualcuno gli toccasse il collo.
Lo incontrò il bagno nel bel mezzo delle lezioni - Bill voleva fuggire dalle lezioni di inglese, Jacob solo andare in bagno.
Bill avrebbe voluto fare il primo passo, ma l’altro lo anticipò e lo lanciò - quasi letteralmente - in uno dei bagni, per poi chiudersi la porta alle spalle.
“Il famoso Bill, finalmente ti posso vedere da solo”, disse guardando l’altro, seduto sul gabinetto.
“Mi potevi chiedere in qualunque momento, non sono così in alto da aver bisogno di guardie del corpo”, disse Bill alzandosi. Era alto come Jacob, ma non voleva intimorirlo. Farlo suo, sì.
“Scherzi? I tuoi amici non ti mollano un attimo”.
“Lo so, ma sanno quando lasciarmi solo. Basta dirlo. Ora puoi rivelarmi perché mi hai appena richiuso nel bagno”.
Jacob si leccò le labbra, famelico, e disse: “Sei fottutamente bello, tu e quella tua chioma folta che porti in testa”.
“Questa frase ha cancellato tutto il Dolce Stil Novo insieme”, disse Bill spingendolo contro il muro e bloccandolo contro di esso con il suo corpo. Una delle sue gambe finì in mezzo a quelle di Jacob e fece pressione. Poteva sentirlo eccitato, soprattutto quando il ragazzo avvicinò il proprio volto a quello di Bill e lo baciò, pieno di passione e desiderio. Dal canto suo, il ragazzo dalla folta chioma non aveva atteso che quel momento da quando lo aveva visto.
L’aria si scaldò quando Jacob osò accarezzargli i capelli. Bill sentì un brivido percorrergli il corpo e disse: “Stai facendo questo perché volevi toccare i miei capelli anche tu?”.
“Lo faccio perché in questo momento ti metterei a pecorina e ti scoperei fino a farti urlare”.
“Allora spero non ti offenderai se giochiamo ad armi pari”, disse Bill con un sorrisetto, chinandosi a baciargli il collo.
Jacob si dovette aggrappare a lui per non urlare e crollare nello stesso tempo. Il ragazzo gli tolse completamente la sciarpa e gli baciò l’incavo del collo, per poi alzarsi e baciarlo sotto il mento, prima a destra, poi a sinistra, infine in centro. Gli lasciò anche un succhiotto che fece sobbalzare il ragazzo che aveva imprigionato con il suo corpo e che lo stava usando come ancora per non cadere giù del tutto.
Bill gli parve quasi irreale, stava davvero giocando con il ragazzo che più di tutti aveva attirato la sua attenzione. Ragazzo che quando toccò con le labbra un punto particolarmente delicato gli graffiò la schiena con una mano e con l’altra lo afferrò per i capelli, allontanandolo da lui.
Jacob recuperò il controllo con una certa fatica e incrociò lo sguardo divertito di Bill. “Hai il collo parecchio sensibile, sbaglio?”.
“Non sbagli. Tu invece? La tua scusa per non toccarti i capelli?”.
“Mi imbizzarrisco e vado domato”.
Una risatina da parte di Jacob, che disse: “Stiamo perdendo le nostre lezioni”.
“Che vengano a cercarci, non mi importa. Sento che la mia gamba sta avendo un certo effetto su di te, quindi non intendo uscire fin quando non saremo apposto”.
Quello fu il giorno in cui la chioma di Bill fu profanata, toccata per la prima volta da mano estranea, così come fu il giorno in cui trovò finalmente l’amore.
Ma questa è un’altra storia.
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NaNo Writober 2019
Historia CortaÈ la prima challenge mensile a cui prendo parte. Lo sto svolgendo su instagram ma lo condivido anche qua... Buona lettura