"Si conobbero.Lui conobbe lei e se stesso,
perché in verità non s'era mai saputo.
E lei conobbe lui e se stessa,
Perché pur essendosi saputa sempre,mai s'era potuta riconoscere così" Italo Calvino
Erano rimasti abbracciati anche quando il telefono di Jungkook suonò; la sveglia delle 8.30.
-non voglio scendere da questo letto-disse Taehyung.
-perché?-domandò Jungkook.
Erano due fiori intrecciati in un prato giallo,un papavero e una rosa.
Un braccio di Taehyung circondava il busto dell'altro, che guardava il soffitto, accarezzando i suoi capelli.
-sarebbe come tornare a prima di ieri sera no?-
-no se invece di urlarci addosso ci prendiamo per mano, se invece di ignorarci posso baciarti,dipende da noi-
Si spostarono entrambi su un fianco,per guardarsi negli occhi e essere certi di non star sognando.
Taehyung gli accarezzò la guancia per confermare la sua teoria.
-a me basta non dover soffrire più-disse.
-non posso prometterti che non succederà più,posso prometterti di fare il mio meglio per proteggerti,anche da me se serve-
Taehyung lo guardò,erano belle,sicuramente, le cose che stava dicendo, ma tutte estremamente teoriche,tutte già sentite,tutte già infrante.
Jungkook se ne accorse,fu come essere nella sua testa e aver sentito tutto.Sospirò e fece cadere la testa.
-si,sono delle cazzo di frasi fatte,scusami,ma non so come dire ciò che penso,non voglio essere troppo diretto, ne farti fraintendere-
-dimmi quello che vuoi dirmi, come lo vuoi dire, non come dovresti, cazzo, mi conosci un po',o no?-sorrise.
Prese un respiro.
-quando ci siamo messi insieme ero felice e mi sentivo in colpa,perchè no,non ero in grado o pronto,per stare insieme. Ero un ragazzino,ancora, e hai fatto tu quel passo importante,facevo io la parte di quello grande,almeno di solito, mi hai preso alla sprovvista e , si volevo stare con te,ma allo stesso tempo volevo godermi la mia età-
-ho solo due anni in più Jungkook,l'età-
-fammi finire-lo fermò- siamo stati solo io te,sempre, e si, sono stato un coglione a tradirti,mi ha fatto capire che non sarebbe mai stato come con te-
-avevo solo te in testa,perchè ti ho amato da quando avevo 17 fottuti anni Jungkook-Si mise a sedere,iniziando a sentire che quella gioia perdeva l'equilibrio.
Non disse nulla.
Il più grande sospirò e si coprì il volto con la mano.-tu no,certo-disse a denti stretti.
-Taehyung-si tirò su anche lui.
-io ho passato mesi con te nella mia testa,eri una cazzo di spina che mi lacerava dall'interno,pensavo di aver trovato di nuovo la rosa,invece no,solo una cazzo di spina. Perché Daegu?Perchè questo?-
-te l'ho detto mi voglio far perdonare-
-come?portandomi a letto e raccontandomi che non mi hai amato,che volevi viverti la vita piuttosto che viverla con me?vuoi essere perdonato?-si alzò e infilò jeans e felpa-perdonato,contento?-allacciò le scarpe-scusami per averti amato Jungkook- camminò verso la finestra.
Anche il più piccolo scese dal letto e velocemente si vestì.
-Taehyung fermati-gli afferrò il braccio e lo fece voltare.-non piangere per me-con il pollice asciugò la rugiada sul petalo.
-sono anni che lo faccio-alzò le spalle.
Fu quando Jungkook lo abbracciò, che scoppiò.
-mi dispiace,non mi sono spiegato bene-
-non sei capace di spiegarti,perchè non c'è da spiegare-
-non è mai stato come con te,non poteva esserlo-
Taehyung si staccò.
-devi capire cosa c'è nella sua testa,se io o te stesso,perchè nella mia,io non ci sono mai stato,non da quando ci sei tu-
Non gli diede il tempo di rispondere,uscì dalla finestra;era Giulietta che scappava dalla sua stanza,e ci lasciava dentro,ricordi e Romeo.