deux

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"Stelle,nascondete i vostri fuochi,
Che la luce non veda i miei oscuri desideri" Macbeth

Si odiava quando i suoi pensieri camminavano verso quel nome, si odiava perché era un masochista, consapevole di farsi del male.

-allora per i vestiti?-la voce di Minso gli fece fare sette passi indietro riportandolo alla concreta realtà.

-sì,uhm,questa mia maglia ti starà sicuramente grande, ti ho portato questa mia vecchia cintura per legarla in vita-la prese e si alzò

-dov'è il bagno?-chiese.

-a destra, in fondo al corridoio,metti pure i tuoi vestiti sulla lavatrice, te li lavo-annuì- tu piccolino,tieni questa e questi oh e anche la cintura.-gli aveva dato una sua maglia, la più piccola che aveva trovato e dei suoi pantaloncini che gli sarebbero sicuramente stati lunghi.

Hyunsu si alzò e seguì velocemente la scia della sorella. Taehyung si lasciò andare sul divano aspettando che il tempo passasse.

-senti, Taecoso, avresti, perfavore, qualcosa da mangiare per Hyunsu?- quella ragazzina, si era detto, aveva carattere.

- Taehyung, sì, giusto, venite in cucina-

Preparò del ramen alla veloce,aggiungendo il suo ingrediente segreto, una spolverata di peperoncino in polvere; posò sul tavolo la coca-cola che aveva in frigo e si sedette anche lui.

-è davvero buonissimo- disse il bimbo con la bocca piena e qualche pezzetto sulla bocca.

Taehyung sorrise.

-sono contento-

-cos'è questa?- Hyunsu indicò la bottiglia di coca-cola.

Fu sorpreso.

-coca-cola- dallo sguardo rimasto confuso del bambino, provò a spiegarsi meglio.-è una bibita gassata, vuoi assaggiarla?-

-sì!- urlò.

-da noi è stata bannata,prima che lui nascesse, io me la ricordo- gli disse Minso masticando il ramen.

Taehyung annuì. -dopo pranzo potete guardarvi un po' di tv se volete, di là in salotto,io vi preparo la cameretta degli ospiti, intanto chiamo anche- si bloccò; come avrebbe dovuto definirlo? amico? ma tanto loro non sapevano nulla di quella storia. -conosco un ragazzo la cui madre ha una casa famiglia, vi ospiteranno-

-no- Minso parlò con la stessa voce piatta.-staremo qui, so come funzionano quelle cose, ci divideranno-

-no, non lo faranno, basterà chiedere di non essere adottati e-

-non te lo dirò di nuovo,no-

-ascoltami Minso, questo ragazzo è, conosco sua madre, è una brava persona, possiamo chiedergli di farvi stare da me se preferite, ma un'agente sociale deve saperlo-

-ti fidi di lui?- gli chiese.

-si- lo disse senza pensarci, ma non pensava all'immediato passato, era andato a ritroso di anni, quando effettivamente si fidava di lui.-ma mi fido ancora di più di sua mamma- la guardò negli occhi.

-andiamo Hyunsu, guardiamo la tv- si alzarono- staremo qui, ma se devi avvisare qualcuno, lo voglio conoscere-

Dopodiché lo lasciarono solo in cucina.

comme le soleil pendant l'orageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora