dix-sept

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"Chi essendo amato
Può dirsi povero?"Oscar Wilde

Camminava verso casa,i segni umidi sulle guance erano rimasti,come prova che quello che era successo era vero e non un brutto incubo.

Eppure era partito come il migliore dei sogni,la speranza di aver di nuovo tra le sue mani quello che in tutti quegli anni gli aveva fatto da fratello,amico,complice e fidanzato. Un tempo lungo, c'era voluta pazienza e fiducia per costruire quel rifugio sul ponte,come Taehyung lo chiamava.

"Perché?" gli aveva chiesto una volta, "ma come non lo capisci?in questi anni abbiamo messo legnetto dopo legnetto per il nostro ponte,per unirci"gli aveva accarezzato i capelli "e ora che stiamo insieme dobbiamo viverci su quel ponte,dobbiamo fare un rifugio"

Ha sempre amato le metafore difficili,strane;la maggior parte delle cose per Taehyung erano banali, tutto tranne se stesso e Jungkook. Proprio lui lo ha distrutto quel rifugio, giorno dopo giorno,togliendo piccoli pezzettini, così che il più grande non se ne accorgesse.

Come si fa con un ponte tutto rotto? E se piove come faccio senza un tetto sulla testa?si chiese.

Ne erano piovute di lacrime quella sera,eccome. Non si dava pace, non riusciva ad accettare il modo in cui Taehyung si era allontanato, come se avesse di fronte un uomo della peggior specie,lo era?

Era nella sua stanza,in silenzio,d'altronde che rumore può esserci alle 4.07 di mattina?

Il telefono smentì i suoi pensieri.

Noncurante di chi potesse essere,rispose.

-pronto?-

-Jungkook,sono Minso-era agitata,affannata.

Controllò,chiamava dal telefono ti Taehyung.

-che succede?-scattò in piedi.

-stavo sparecchiando, Taehyung ha detto che andava a stendersi un po',sono andata a dormire ma poi ho sentito un rumore,ho bussato per sapere se fosse successo qualcosa e lui  era per terra,tremava e -tirò su col naso-ho chiamato l'ambulanza,ma non posso andare con lui,Hyunsu sta piangendo, non posso lasciarlo da solo e-

-non preoccuparti,stai con Hyunsu,preparagli del latte e cerca un cartone,vado io all'ospedale-

-grazie-sentì dire piano.


Non ci aveva messo molto ad arrivare,molto probabilmente avrebbe ricevuto una multa, ma poco importava.

Le 4.17.

-mi scusi-fermò la prima infermiera-Kim Taehyung?-

-stanza 301,sta riposando-

-cosa gli è successo?-

-overdose di sonniferi,mi scusi -disse e con un inchino si congedò.

Che cazzo fai? pensò.

Raggiunse la stanza.

Eccolo,steso nel letto con le palpebre abbassate.

Si sedette sulla sedia accanto.

-sei una testa di cazzo-gli disse.

-me lo dicono in tanti-rispose in un sussurro.

Tutto fu fermo per una manciata di secondi

-perché Tae?-

-perché no?-



comme le soleil pendant l'orageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora