nutella

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La felpa di Lara le stava leggermente larga, i jeans aderenti, non erano aderenti, insomma, Astrid avrebbe preferito i suoi di vestiti. Uscita dal bagno, con i capelli legati e senza trucco, Astrid si dirisse in cucina. Alec stava preparando delle creps, come gli aveva insegnato la madre qualche anno prima. "Nutella o marmellata?" chiese lui. Astrid si sorprese, insomma era lui quello che se n' era uscito dal bagno arrabbiato, e ora le parlava con tono nutrale? "Marmellata" meno 3... meno 2... meno 1.... "Come fai a preferire la marmellata alla nutella? Hai paura di ingrassare o cosa? No, cioè, ma da che mondo vieni? é la nutella cazzo!" esclamò Alec. Ecco, un' altra persona che le faceva domande che in un certo senso la criticavano. In quel momento Astrid avrebbe voluto andare da lui, dargli una sberla e dirgli: 'intanto ti calmi'. "Sono allergica." fece le spalluccie lei. Alec la guardava sospettoso, le erano capitate tra le mani delle ragazze che non volessero la nutella, ma rispondevano tutte ridendo come oche, rispondendo che era per mantenersi in forma, quando sembravano anoressiche, a quel punto lui diceva che non aveva altro e le faceva uscire di casa sua. "Davvero" sorrise Astrid. C' era qualcosa che non andava però. Annusò bene l' aria: odore di bruciato. "Alec!" il ragazzo si girò e vide le creps bruciare. Prese il primo bicchiere a portata di mano, lo riempì velocemente di acqua e lo versò sul cibo. "Alec passione pompiere". "Potrei diventarlo, sai sono molto bravo a spegnere le ragazze infuocate." sorrise malizioso lui. Astrid arrossì. "Bene bene bene, proviamo ora a spegnerequesta ragazza." sussurrò avvicinandosi. Astrid rimase immobile a guardarlo avvicinarsi lentamente, Quando lui fu a due cetimetri da lei, Astrid abbassò lo sguardo. Due dita le sollevarono il viso da sotto il mento. Piano piano Alec si avvicinò ad Astrid, facendo toccare le loro bocche. Passò la lingua sul labbro inferiore di lei per chiedere l' accesso alla bocca, che gli fu subito dato. Le lingue ora giocaano veloci e fameliche, cercando più contatto. Astrid aveva le mani intorno al collo di Alec, mentre lui le abbracciava la vita. La ragazza cadde all' indietro, finendo sul bracciolo del divano, seguita a ruota da Alec che la stese completamente. Le mani del ragazzo esplorarono quel corpo coperto da jeans e felpa, trovando in bordo di quest' ultima finalmente, ed infilandoci dentro la mano, per poi incominciare a disegnare ghirigori immaginari sulla pancia piatta della ragazza.

"Ciao Alec!" Lara entrò dalla porta d' ingresso sorridente. Appena si accorse di aver interrotto qualcosa il sorriso le scomparve. Alec e Astrid le guardavano fermi, con lei ancora con le braccia attorno al collo di lui, che aveva la mano sotto la sua felpa, con gli occhi e le bocche aperte. "TU sei..?" chiese Lara alla ragazza sotto suo fratello. "Astrid..." Sussurrò lei, a qul punto Alec si risvegliò dal suo stato di stupore e si alzò dalla ragazza, porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi. "Bene, Astrid, e cosa ci fai con la MIA felpa e i MIEI jeans?" Lara assottigliò gli occhi guardando malissimo Astrid. "Non aveva abiti che la coprissero bene." rispose Alec. Sapeva ch Lara ora incominciava a fare domande su domande, ino a far scappare l' interrogata, solo perchè si sentiva iperprottettiva verso di lui. "Ma io vorrei capire, perchè siete tutte troie!" "LARA!" "Zitto Alec fammi parlare. Vi concedete a chiunque passi per strada, per avere poi cosa? Sesso?" Lara gesticolava velocemente. Astrid rimanendo calma, rispose "In realtà io ci guadagno soldi."

#AngoloAutrice

Heyy!! Ecco il nuovo capitolo, chissà chi si aspettava un capitolo molto mlmlml invece si è interrotto subito. Lara, devo dirlo in questo capitolo mi sta antipatica.

Il prossimo aggiornamento a due commenti ok?

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