Motivi e morti

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"Insomma mi vuoi dire che gli hai dato uno schiaffo e poi una ginocchiata nei gioiellini... per un bacio?" Lara era seduta nel letto di Astrid a gambe incrociate e con un cuscino che ritraeva una di quelle faccine di Whatsapp. "Bhe no... cioè si... ma non è solo per questo che l' ho colpito..." "Non è solo per questo che l' hai colpito? Ma Astrid è tornato a casa e si è rinchiuso in bagno per poi urlare di avere due lividi. Uno in faccia e uno.. bhè si nel suo ehm... pene.." Lara si sentiva in imbarazzo a parlare così del fratello. Loro due non parlavano mai, era come se fossere due amici che non si parlano più di tanto e che vivono nella stessa casa. Non avevano un buon rapporto insomma. Astrid sospirò. "E se fosse tutto un qualcosa architettato malignamente contro di me da lui e i suoi amici solo perchè sono... Così?" lara si distese nel letto. Astrid l' aveva chiamata qualche ora dopo l' accaduto, non sapendo a chi rivolgersi. Non voleva parlare con Chris dopo quello che le aveva fatto e lei non aveva molti amici, anzi non ne aveva proprio. Lara le era sembrata una buona idea, visto che era la sorella di Alec, e l' aveva chiamata subito facendole giurare di non dire niente a nessuno. "Bhe potrebbe essere. In effetti non sarebbe la prima volta che Alec si lascia trasportare dalle sommesse 'amorose'. Ma non capisco che interesse avrebbe a prendersela con te... insomma sei sua amica e poi..." astrid alzò un sopracciglio aspettando che Lara parlasse. " Insomma non vedo il motivo di prenderti in girò." sbottò lanciando il cuscino a terra. "Alec ha poche amiche, con cui non si è mai azzardato a fare niente. ma sono davvero poche e risalgono all' asilo" sorrise pensando a suo fratello da piccolo.

Astrid si alzò dal pavimento pulendosi i pantaloni. "dai Lara basta parlare di Alec. Aiutami a scegliere cosa mettere stasera." passarono un' oretta a parlare di trucchi, abiti e vestiti, mentre Astrid si vestiva e truccava per la cena con i parenti.* "Ma chris dove dorme?" chiese di punto in bianco lara. "In Hotel." alzò le spalle l'altra. "Che bello domani ho ilmio primo giorno di lavoro!" esultò la finta-bruna. Lara alzò gli occhi al cielo sorridendo. "Questo vuol dire che ci sarà Alec. E se c'è Alec significa che voi due parlerete." le ricordò mentre prendeva la borsa Guess. L' entusiasmo si spense in Astrid. "Ah.. già..." "Astry devo andare ora, e credo anche tu tra poco." le baciò entrambe le guance e Lara usci dall' appartamento. Astrid sbuffò. Si tolse la parrucca e si gettò nel letto, ignorano il fatto che i vestiti si potessero stracciare. Pochi minuti dopo si rialzò, udendo un clacson (?) suonare, prese chiavi di casa e borsa e uscì dall' appartamento per poi entrare in macchiana di chris senza rivolgergli la parola per tutta la serata.

Lara era appena tornata a casa, quando Alec spuntò dal bagno vestito solo di un pantalone. "Hey sorellina!" come sorrise fece subito una smorfia. Si notava un segno rosso sullo zigomo di lui, sulla sua pelle bronzea. "Ciao fratellone." scherzò lei. Alec era più alto di lei di almeno dieci centimetri. lui andò in cucina, seguito dalla sorella. "Pizzetta al taglio, nutella, popcorn e film depressivo e complicato." sorrise lui. "Segnali dal futuro?" rise Lara, sapendo della passioe del fratello per quel film. Alec si portò la mano al cuore e finse un espressione sorpresa. "Per tutti i cazzi volanti! mi sorprendi. Sembra che tu mi conosca come mia sorella." Lara lasciò sare la sua esclamazione. "Scemo sono tua sorella!" "No sono stato adottato. Come farei ad essere il dio del sesso se fossi nato veramente da dei comuni mortali. Scusa cara mortale plebea ma io sono assai superiore a tutti questi vili mondani. Io sono un DIO!" Esclamò infine stendendosi sul divano con le braccia dietro la testa. "Io allora sono Gea, madre di tutti, superiore a te piccolo e inutile moscerino" gli dede un colpetto con un dito sul naso, per poi spingerlo un po' da parte per starci anche lei sul divano.

C' era ancora la sigla iniziale quando Lara aprì bocca. "perchè l' hai baciata?" chiese. Alec sospirò. "Assomiglia ad Astrid." la sorella applaudì. "Lei è Astrid genio." "Ma non lei lei.. La ragazza che c' era qui irei, lei si chiama Astrid come la ragazza mia amica Astrid." rispose ovvio. "E in cosa si assomiglierebbero?" "Gli occhi." rispose serio. " Andiamo Alec, solo nei film succede che il tizio bacia la Tizia solo perchè assomiglia all' altra tizia di cui il tizio si innamora. Capito?" "Eeeeee... no." Lara sbuffò. "Non è possibile che tu l' abbia baciata solo perchè hai visto i suoi occhi." "Zitta sta incominciando il film." la zittì lui.

Non aveva voglia di discutere sul perchè luiavesse baciato Astrid. Sapeva che era per via degli occhi che aveva fatto quella mossa tanto avventata. Ma un 'forse' gli si stava incominciando a crescere nella mente.

"Papà siamo tornati!" urlò Jace. April si fece strada nel buoio della casa. Il padre doveva essere già tornato. C'era la madre da tenere sotto uno sguardo vigile. April diede la mano al fratello. Quasi nessuno a scuola sapeva della loro parentela, e Jace e April non lo andavano a spifferare a tutti, erano molto riservati. "Ragazzi.. venite cari.. venite che vi devo dare un notizia. una notizia mooolto importante." la voce del padre non si capiva da dove arrivasse in quel buoio. Jace accese la luce stringendo la mano della sorella che se ne stava attaccata a lui. Il padre, con una bottiglia di vodka in mano , e altre ai suoi piedi tutte vuote, si coprì il volto con la mano libera. "Mamma?" chiese la figlia con voce tremante. "NON... nominare quel nome... TU NON NE SEI DEGNA!" urlò lui cme risposta. Poi con voce piagnucolante rispose. "é morta ragazzi... è morta." "e tu te ne stai qui a bere da ubriaco? Perchè non ci hai avvisati eh? Ma ti rendi conto? siamo... eravamo i suoi figli! ci dovevi avvisare!" siarrabbiò Jace. La donna che lo aveva portato mano nella mano il primo giorno delle elemenari, la stessa donna che lo aveva interrotto mentre perdeva la verginità con una ragazza di qualche anno in più di lui, la stessa donna che gli dava dei dolci colpetti dietro il collo quando lui perndeva qualcosa alla sorella.... ora... non c' era più. Si poteva dire che non c' era più, che era morta, che se n'era andata, che stava dormendo per sempre finalmente in pace, che ora era in un posto ignoto agli esseri viventi ... Ma la verità era una sola: non l' avrebbe più abbracciata.

una lacrima gli scese per la guancia. "ora piangi bimbo? Che c'è, redi di essere l' unico a dover soffrire? Eh?" il padre gli urlò. Poi, ancora più arrabbiato urlò ad April. "E tu chi ti credi di essere per stare in questa casa? non ti abbiamo mai voluto a te, perchè pensi che Jace era il nostro figlio preferito? tu sei soltanto un inutile sgualdrina. Inutile!" Alzò la mano per darle uno schiaffo ma jace subito gli bloccò il braccio. "April, corri a fare le valige." il padre lo guardava. "bravo figliolo così si fa, scacciala tu di casa che io ritorno a bere." si complimentò con lui. "Forse non hai capito Papà. Anche io me ne vado."il padre rimase immobile a guardarlo, poi lento, si girò e si rimise seduto incominciando a piangere di quanto fosse stupido il figlio asegurire quella 'puttana'.

Il campanello suonò. Freddy che stava giocando con Chris nella sua stanza alla play. Erano diventati amici. erano partiti parlando della Play e dei suoi giochi, sino ad arrivare a parlare dei biscotti, argomento molto insolito tra l' altro. Ma avevano scoperto comunque che si erano simpatici. Chris era rimasto poco alla cena con i parenti che era stata anticipata di due giorni. E ora si trovava lì dopo aver chiesto al suo amico di venire.

Freddy aprì la porta, rivelando due figure bagnate dalla pioggia. "Chi è Fred?" Chris arrivò al suo fianco ma si bloccò alla vista dei due. April e Jace erano fermi sulla porta, entrambi bagnati, e lei con il viso nascosto nel petto di Jace, piangendo. "possiamo restare qui per un po' di tempo Freddy?" chiese serio Jace.

*Quando Astrid va a casa di Alec, riceve la elefonata di sua madre che le dce che appunto avrebbero avuto una cena. Per chi non se lo ricordasse.

#AngoloAutrice

Heyyy bonsalve a tutti. Come regalino di natale ho vouluto scrivere un capitolo più lungo rispetto agli altri. Lo so che non è granhè ne come regalo ne come capitolo, scusate.

Bene! A chi è piaciuto metta un 'mi piace' e magari pure a chi non è piaciuto ;) Commentate e se volete fatemi domande.

Ciaooo

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