"Alec ieri non sei nemmeno venuto a salutarci appena entrato, ci hai notati quando te ne stavi andando. che cazzo hai fatto, si puo sapere?" chiese Jace. Alec e Freddy si scambiarono un' occhiata complice. Tutti appena arrivati a scuola si erano diretti da Chris e Astrid, siccome attaccata come una cozza, c' era anche April. "Ero con una ragazza... Una che ti fa spendere bene il tuo tempo.." li inormò vagamente Alec. "e non solo quello!" ridacchiò Freddy, che ricevette una gomitata al fianco da parte di Alec. "una troia quindi" affermò Jace. A sentire quel soprannome Astrid si arrabbiò: c' erano delle differenze tra troie e puttane. Le prime erano quelle che lo facevano gratis e per piacere proprio, le seconde erano per lo più ragazze a cu servivano soldi. Chris si avvicinò alla cugina. "come se non ci stesse già con quelle" entrambi ridacchiardono. Alec li sentì e si girò verso di loro. "non sapevo sapessi sorridere, figuriamoci ridacchiare" la offese Alec. Non gli piaceva quando qualcuno lo prendeva in giro, così prendeva in giro anche lui. Il gruppetto rise alla battuta di Alec. La ragazza invece serrò la mascella. Sbuffò. "ehy, non sbuffare." la avvertì Alec prendendole il polso. "Fagli vedere chi sei in realtà, e lui non ti prenderà più in giro, caso mai ti cascherà ai piedi." ed ecco di nuovo Chris cercando di convincerla a togliersi tutta quella maschera. Astrid però, per quanto fosse attratta dall' idea, non poteva, Alec avrebbe potuto minacciarla visto che lui l' avrebbe riconosciuta come la puttana dell' altra città. scrollò il polso. "Comunque preferisco le feste qui, quella di ieri era lantana, e sinceramente tra camminare ubriaco e guidare ubriaco preferisco la prima." Freddy ridacchiò. La campanella mise fine alle loro chiacchere e il gruppetto de popolari incominciò a incamminarsi verso l' entrata. "Se non lo dici tu, lo dico io" la avvisò chris prima di raggiungere i popolari. Astrid si fermò. Questo era il motivo per cui non voleva familiari e amici con lei: loro non capivano.
Alec e Freddy stavano continuando a parlare di come si erano divertiti la sera precedente. La ragaza con cui era stato Alec, l' avevo completamente stregato. I suoi occhi ghiacciati, i suoi lunghi capelli biondi, il suo fisico, la sua sicurezza, tutto l' aveva attratto di lei. Era stata una di quelle notti da ricordare per sempre. Era stato tutto fantastico, apperte un piccolo particolare. Nei suoi occhi aveva notato un velo di noia. Lui però non capiva a cosa era dovuta quella noia. Alec scopava tutti i giorni e si sentiva bene, soddisfatto, mentre lei lo faceva pure a pagamento, e si annoiava? Quella ragazza gli sembrava un mistero, voleva sapere cosa l' aveva portata a fare quel che faceva, se aveva finito gli studi, se la sua casa era una di quelle catapecchie del quartiere più povero., voleva sapere tutto di lei, ma non conosceva nemmeno il suo nome e quindi doveva solo sperare nella fortuna di rincontrarla.
Chris chiese di andare in bagno. Si stava terribilmente annoiando e non riusciva a capire come delle persone, ad esempio Astrid, facevano a stare attente. Si avvicinò alla porta del bagno, e in quel momento sentì dei gemiti provenire dall' interno. Socchiuse la porta per sbirciare cosa stava accadendo dentro. April era piegata a 90° sul lavandino, con dietro un ragazzo con i pantaloni abbassati insieme alle mutande. Si allontanò di scatto schifato da quella scena. L' aveva capito subito che April era una ragazza facile, di certo non il suo tipo. Lui voleva una ragazza, dolce, carina, simpatica e fedele, qualità sconosciute ad April, che era assolutamente volgare e troia. Non la sopportava. Decise però di non interrompere quel momento tra i due ragazzi e aspettò che finissero.
si alacciò gli ultimi bottoni della camicetta mentre stava uscendo dal bagno, seguita dal ragazzo. "Ciao Rayan" lo salutò senza guardarlo. Stava cercando i trucchi all' interno della sua borsetta. il ragazzo la guardò triste. "mi chiamo Micheal" sussurrò per poi andarsene in classe. April stappò il rossetto, e con una mano se lo appliccò sulle labbra mentre con l' altra teneva lo specchietto. "Divertita?" chiese una voce. La ragazza sussultò e si sbavò il truccò. "Guarda cos' hai combinato stupido ragazzino che non sei altro, secondo te ho voglia di sistemarmi questa sbavatura, che è solo e solamente colpa tua?!" domandò rettoricamente, infuriata. Si girò per guardare il ragazzino che la stava scocciando. Chris. Quel ragazzo l' attirava tantissimo. Aveva fatto diversi tentativi per portarselo a leto, ma per ora nessuno aveva funzionato. Il ragazzo la guardò tra lo schifato e l' arrabbiato. "Ridicola..." sussurrò per poi ritornarsene in classe.
#AngoloAutrice
Okaaaay è un po' corto lo ammetto. Mi dispiace che non sto scrivendo però ho tante cose da fare. Grazie comunque per le visualizzazioni che crescono in fretta. A chi piace voti e commenti grazie. Grazie a tutti, ciaooo.

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Diamond
RomanceNon aveva il cuore ne di pietra, ne di ghiaccio. Entrambi si potevano rompere facilmente. Lei era diversa da tutti. Aveva il cuore di Diamante: indistruttibile. Di diamante erano anche le sue barriere, per non permettere a nessuno di sapere cosa si...