13.

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Roma

Trascino la mia valigia dentro casa dei miei. Trovo Sarà buttata in alcuni libri che stava leggendo per degli esami. So era già laureata da tempo ma nell'ultimo periodo voleva prendersi una specializzazione ed eccola qua. Secchiona come sempre. Alza lo sguardo non capendo perché stessi la.
“Simo sei bianco! Vieni” si precipita a farmi sedere sul divano di casa. Mi guarda preoccupata adesso.
“Emma mi ha lasciato” dico sentendo un colpo allo stomaco solamente a dirlo. È stranita.
“ cosa vuol dire? Che successo?”
“ pensa che io l'abbia tradita con una organizzazione. Le sono arrivate delle foto dove non si vede un granché... ” respiro “e le hanno detto che sono andato via con questa in ascensore. Le ho spiegato già tutto. Ma non vuole sentire ragioni per lei è così è basta ”
“ cosa vuol dire che è così è basta? Non può non ascoltare le tue ragioni! ”
“ Sara mi ha buttato fuori di casa! Non vuole vedermi ne sentirmi. Non so come finirà. Ho paura per le bambine. Io... Non ho fatto niente. Mi staccherei un braccio per renderla felice”
“ma io lo so questo Simo. È lei che deve ascoltarti. ”
“ non ne ha intenzione Sara” cerco di riprendere fiato. “ sto male Sara” mi massaggio il cuore “ ho vomitato stanotte e anche stamattina. Non ho mangiato nulla. Mi sento a pezzi. ”
“ Simo devi farti forza. Hai delle bambine non puoi non vederle e ne sentirle”
“ ho detto a loro che sto via per lavoro. A lei ho spiegato che per Gaia e aurora ci sto sempre possono chiamarmi sempre. ”
“ ma non capisco perché non ti ascolta Simo. Sei il suo ragazzo dovrebbe credere a te non a questa tizia” annuisco ascoltando mia sorella. Ero confuso. Sentivo che tutto mi tremava sotto i piedi. Non ero me stesso. Mi mancava una parte di me che non credevo sarebbe mai potuta mancare.
“ non lo so. Sono stati giorni difficili. Non riesce a scrivere a lavoro va tutto va male. Credo sia in crisi con sé stessa. Magari non mi ama più e questo è solo un pretesto per lasciarmi davvero. Anzi lo ha fatto ”
“ io non credo che Emma non ti ami simo. Non ci sarebbe stata fino adesso. Guarda che l'amore non finisce da oggi al domani. Ci devono essere delle valide motivazioni per non amarsi più. ”
“ non so cosa dire Sara. Resterò qui finché me la sentirò. Ho portato con me il giusto di una settimana poi credo forse a Milano per le bambine è tornerò qua. ” scuote la testa. È in disaccordo. Lo sapevo.
“ Simone tu qua ci puoi stare ma non devi dimenticare che le tue responsabilità sono altre. Non devi fare pesare questa cosa alle tue figlie. Devi cercare di fare qualcosa anche con Emma”
“ sono stanco di fare qualcosa Sara.”
“ Simo” mi alzo. Mi tiene fermo dal polso. Mi volto per guardarla. Ero distrutto. Cosa avrei dovuto fare ancora con Emma. Lei non mi voleva. Molto probabilmente non mi amava più. Me lo sentivo, stava per accadere una catastrofe nella mia vita e non sapevo se ce l'avrei fatta questa volta. La mente si follava di mille paranoie che non avevo mai smesso di farmi. Ma adesso stavano aumentando. Forse non ero in grado di essere realmente felice. Tutti questi anni a pensare che in realtà la felicità era entrata nella mia vita, ora mi sentivo circondato da dolore e tristezza nel cuore. Non sapevo dove guardarmi. La voglia di chiudermi in camera è non uscire più era troppa, tanta. Mia sorella sospira.
“se Emma è la donna della tua vita devi combattere ancora. Se è quello che pensi. È senti”
“ Sara non si può combattere per due. Non si può Amare per due”  mi libero e raggiungo la mia camera con tutta l'enorme valigia. Chiudo la porta è crollo in un ennesimo pianto.

•Non ho più la forza

di amare

per due.•


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