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4 febbraio 2026

Siamo arrivati a inizio mese. Ho già superato la data del parto da alcuni giorni. Liam continua a voler restare dentro di me. Da ieri però ho iniziato a sentire le contrazioni. I tracciati che ho fatto nei giorni precedenti risultavano buoni il bambino sta bene per fortuna.
Le bambine stamattina sono all'asilo. Simone invece sta buttato sul divano che guarda qualcosa nel tablet. Finisco di passare lo straccio sulla penisola.
La nuova casa è grandissima. Simone aveva fatto una scelta giusta.
“Simo” lo chiamo. Mi accorgo che in terra è bagnato. Le mutande le sento bagnate. Le acque.
“ dimmi”
“ mi sa che è arrivato il momento. ” gli dico sentendo una contrazione.
“ di fare cosa scusa?” alzai gli occhi al cielo. Questi uomini che non riuscivano a capire a volte.
“ Simo, Liam vuole venire al mondo. Mi si sono rotte le acque. ” gli dico velocemente. Lo vedo alzarsi di corsa. Correre in camera e prendere la valigia che avevamo preparato il mese scorso.
“ riesci a camminare?” mi chiede preoccupato. Annuisco. Lo seguo. Saliamo sulla macchina e arriviamo in clinica. Simone chiede ad un infermiera una sedia rotelle. L'agitazione mi stava salendo sullo stomaco. Sentivo le contrazioni aumentare ogni momento che passava.
“Amore stai tranquilla andrà tutto bene!” mi dice lasciandomi un bacio sulla mano. Mi portano prima in una camera per controllare il bambino e la dilatazione.
“ dobbiamo portarla in sala parto. Vedo già la testa” afferma l'infermiera al l'ostetrica affianco a me. Respiro profondamente. Era stato così tanto tempo dentro di me che adesso non vedeva l'ora di conoscermi. Vedo la mia ginecologa arrivare in camera. Le chiedo di far entrare Simone. Mi risponde che già lo stanno preparando.
Una volta in sala parto mi sistemano nel lettino per partorire. Tiro un urlo vista la contrazione molto forte.
Simone appare nella mia visuale poco dopo. Mi stringe la mano e io la stringo a lui.
“ ehi sei forte ok?” annuisco. “ adesso vediamo il nostro piccolino ” annuisco ancora.
“Emma sei pronta. Al mio tre spingi?” la dottoressa inizia a contare e spingo. Mi bastano quattro spinte che un pianto invade l'aria. Tutto sporco lo appoggiano su di me. Il cordone ancora attaccato. Inizio a piangere.
“ oddio amore mio” dico. “ sei bellissimo” lo vedo cercare il seno già da adesso. Strilla come un pazzo. Le infermiere sorridono. 
“ papà vuoi tagliare il cordone?” Simone per un secondo non risponde. Mi volto verso di lui e lo vedo annuire. Lo vedo mentre gli trema la mano e taglia il cordone. Portano via Liam e Simone mi bacia poco dopo.
“Sei stata bravissima”
“ grazie Simo” scuote la testa.
“ non mi devi ringraziare di niente. Quello dovrei essere io. Hai creato un altro gioiello. ”
“ sei meraviglioso. Ti amo” sorrido e lui fa lo stesso. Gli chiedono di uscire per potermi finire di sistemare. Annuisce dicendomi che dopo ci saremo visto in camera con Liam che avrebbe chiamato tutti e anche sarebbe già andato a prendere le gemelle.
Ero troppo felice. Avevo la mia famiglia. Mancavano due mesi e saremo diventati marito e moglie.
Avevamo costruito tutto insieme. Creando più di mille passi. Centinaia di mattoni nella nostra casa e la famiglia che tanto avevamo desiderato.
La dottoressa mi dice che mi mettono solo due punti a differenza di Aurora e Gaia alla fine che ho dovuto fare il Cesario non sarà nulla di che. Le rispondo che va bene. È stato un parto abbastanza sopportabile. Il bambino stava bene e non potevo che esserne più che contenta.

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*Spazio autrice: ciao ragazze questo è l'ultimo capitolo della giornata. Mancano solo due capitoli alla fine di questo sequel. Vi voglio bene.
Grazie.
Jessi*

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