18.

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Simone mi lascia un bacio sulla fronte e poco dopo veniamo travolti da due nanerottole addosso che ci abbracciano forte. I nostri visi sono sempre vicini. Sento il suo respiro vicino e gli sorrido.
“ nane guardate ci uccidete cosi piano”
“ siamo felici papà” le risponde Gaia sorridendo.
“ davvero? ” annuiscono “ non ce ne eravamo accorti vero mamma”
“ no no. Mi sa che ci vuole un altro abbraccio. ”
“ solo se voi vi date uno di quei piccoli bacini che fate sempre quando vi separate per andare a lavoro” chiedono in coro come delle vere gemelle. Ridacchiò. Simone mi bacia a sempre a stampo prima di andare in studio o io uscivo prima.
“ non starete chiedendo troppo?” dice Simone serio ma poi gli viene pure da ridere. Loro scuotono la testa.
“ dai dai papi” dice aurora ridendo.
“ dai dai” continua la sorella. Rido per il modo in cui si muovono sedute su di noi. Simone si avvicina alla mia bocca, sussurra un pianissimo “ti amo” che sento solo io e poi mi bacia a stampo. Le bambine battono le mani e viene da ridere anche a me.
“ beh allora io posso andare?” dice Simone sorridendomi poi perché ho capito cosa intenzione di fare.
“ma come ? Papà hai appena fatto pace con la mamma. Vuoi già andare via?”
“ beh la mamma non mi ha chiesto di tornare” che bugiardo! Se la ride sotto i baffi perché non era assolutamente vero ciò che stava dicendo.
“ mamma però... Non puoi lasciare che papà vada dallo zio Marco. Non dorme neanche” protesta Gaia guardandomi.
“Simo ”
“si?” mi stavo vergognando a morte ma se questo era prezzo da pagare lo avrei fatto. Prendo la mano del mio ragazzo.
“ puoi restare qua se vuoi oggi, domani, sempre. Questa è casa tua e...” mi bacia di nuovo davanti alle nostre figlie. Mi accarezza un fianco sopra la maglietta.
“ se me lo chiedi con questi occhi credo di non poter rifiutare l'offerta. ”
“ hai sentito auri, papà resta qui con noi” si lancia quasi all'indietro e la prendo al volo. Sento il cuore riempirsi di gioia. Sto bene adesso. Devo imparare a parlare con lui magari riesco a risolvere tanti di quei problemi dentro di me. Ha ragione se non parlo con lui che il mio ragazzo con chi dovrei farlo?
Le nostre pupe scendono dal sopra di noi e dicono di aver fare. Ricordo di aver lasciato la pentola tutto per il soffitto.
“ perché non andiamo da Flavio giù alla via? Mangiamo qualcosa e poi le portiamo un po' al cinema. Ieri mi dicevano che c'era un cartone che piaceva tanto e non sapevano se le avrei portate. ”
“ dico che ci sto. ” non volevo ancora stare lontana da lui. Dovevo riparare i danni con messi. “ prepari tu loro?” le indico con la testa erano torte a fare i puzzle insieme nel banco scuola comprato dallo zio Kurt.
“ agli ordini amore mio ” non c'era cosa più bella di sentirsi chiamare così. Gli salto addosso abbracciandolo. Mi stringe.
“ Emma” sta zitto per alcuni secondi. “ io ti ho perdonato perché senza di te non stare ma dimostrami che posso fidarmi. Dobbiamo creare qualcosa di forte per le nostre bambine. Delle fondamenta che servono per andare per via giusta”
“ Simo ci metterò tutta me stessa per cambiare questo lato del mio carattere. Mi sembra di essere diventata come te agli inizi. Questa cosa della musica ha creato un casino dentro di me. Non volevo che ci passassi pure tu!” abbasso la testa ma lui è pronto a girarmela su. Strofina il naso con il mio e poi mi bacia vorrebbe approfondire. Lo sento ma ci sono le bambine ed evita.
“ stanotte ne parliamo ok?” gli chiedo mentre mette una ciocca dei miei capelli biondi dietro il mio orecchio. Annuisce. Mi abbraccia e poi si alza.
“ bambine andiamo a prepararci che usciamo a mangiare”
“ siiii” saltano in aria e corrono via con Simone. Resto alcuni secondi sul divano fisso il soffitto e poi vado a cambiarmi.
Ero pronta a cambiare quello che mi aveva ferito nella vita. Aprirmi con chi c'era stato con Simone e poi essere trattata male mi aveva fatto sentire un peso. Ma simo non era quella persona e lo dovevo capire da sempre. Visto che ci sto da tanto con lui e abbiamo anche due figlie. Li vedo arrivare pronti davanti alla mia porta mentre infilo le scarpe.
“ papà bisogna tenere stretta la mamma. Qui c'è la rubano” afferma Gaia facendo fare un espressione buffa a suo padre.
“ ci penso io alla mamma voi non vi preoccupate!” loro annuiscono battendosi la mano. Rido.

Era ricominciata la vita. La mia vita. La nostra vita.

Mille passi con te 2 ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora