Mille passi con te 2 ♥️

22.

Esco dalla camera da letto dopo aver sistemato alcuni testi. Vado verso con il salotto, Simone sta sulla penisola che sta preparando da mangiare, il PC la musica vicino a lui e canticchia. Mi avvicino a lui avvolgendo le braccia intorno al suo corpo. Gli lascio un bacio sulla schiena.
“ ehi pensavo fossi ancora impegnata dentro”
“ ho appena finito. Tu che fai?”
“ risotto con i funghi e quello per le verdure alle bambine.”
“ mhm il mio chef!” Simone ci metteva tanta passione a cucinare un po come nella musica. Sarebbe stato uno chef stellare se non avesse avuto strada nella musica. Ormai lo amano in tanti. Il fandom si era ingrandito anche grazie ai diversi feat che aveva fatto. Anche con persone straniere. Un anno fa aveva scritto delle barre in italiano per un cantante che a lui piaceva particolarmente. Era entusiasta. Ancora oggi chiedono di andare a cantare il duetto con Filippo. Il nostro. Mi piacerebbe fare un concerto mio qua a Milano e anche a Roma, raccontare tutta la mia carriera compreso il nostro duetto. Lo avevo scritto quando ci eravamo lasciati e quando eravamo tornati insieme glielo ho fatto sentire. Si era innamorato di tutte le barre. Mi ha guardato imbarazzato per alcuni secondi, mi ha chiesto scusa perciò che mi aveva fatto passare e poi “Emma vorrei scrivere delle barre anche io ”. Ho annuito. Abbiamo parlato con Warner che ha accettato e alex era così felice e divertito che manco ci credeva della nostra complicità ritrovata. In studio ci punzecchiavano esattamente come se non fosse successo nulla. Mesi dopo non so cosa ci era successo. Forse la lontananza. Il mio carattere un po' strano per non volermi staccare dalla mia terra ha portato tante incompresioni e ha fatto sì che ci lasciassimo.
Ricordo che è stato veramente difficile gestire i live. Ero innamorata di lui e saperlo non più mio mi faceva male. Nonostante avessi sbagliato con Federico e sentivo anche di aver rovinato un po' tutto il nostro rapporto. Non so come abbia fatto a metterci una pietra sopra su questa cosa. Io molto probabilmente non ce l'avrei fatta. I mesi successivi alla rottura ho cercato di andare avanti con un altra persona, cercavo di essere felice, ma credo che la mia felicità sia sempre stata con Simone.
Gli accarezzò il petto mentre lui taglia le carote.

«è musica il silenzio per chi lo sa ascoltare 
per noi che per esempio non usiamo le parole per spiegare 
quello che sentiamo dentro 
perché ci basta respirarci e stare accanto 
perché ci bastano questi occhi per comprendere la verità 
quella che nessuno sa »

“ che c'è?” mi chiede capendo che stavo pensando.
“ nulla”
“ sicura?”
“ pensavo a quante ne abbiamo passate. Al fatto che io ho fatto un casino quando tu.. sei riuscito ad andare avanti per il fatto di Federico”
“ quando è successo vi eravamo lasciati. E per quanto mi avesse dato fastidio non potevo mettere bocca. Eri single e anche se era come non aver dato importanza a noi a me dava fastidio il fatto che lui si fosse rivelato una persona schifosa. Diceva sempre che non ti avrebbe mai toccato perché eri la mia ragazza. Eppure... I pensieri se li era fatti. Va beh amore è passato. Non ci pensare più”
“ hai ragione. ” mi allungo per baciarlo a stampo. “Ti amo”
“ anche io pupa tanto” sapevo che forse il suo amore fosse più grande del mio. Ma lo amavo veramente tanto.
“ Emma” lo guardo negli occhi “ guarda che prima o poi io la proposta te la faccio” sorrido. Capivo di cosa stava parlando.
“ io la risposta la so. ” aggancio le braccia intorno al suo collo. “ ti voglio sempre con me. Ti voglio felice. Ti voglio soddisfatto. Ti voglio amare tutta la vita. Perché te lo meriti. ” molla il coltello. Appoggia le mani nei miei fianchi e lo baciò. Mi fa sedere nella penisola e continua a baciarmi appassionatamente.

«Portami dove vuoi tu 
portami lontano e non lasciarmi più 
lì dove c'è motivo per non perderci lontano da ogni dubbio 
via da ogni dolore 
portami ancora più su 
dove non c'è niente e basti solo tu 
dove anche le stelle non finiscono»