11.

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Arrivo da Marco con le lacrime agli occhi. Mi apre mezzo assonnato senza capire. Entro senza dire niente. Ho il cuore in mille pezzi mi sento male. Non riesco a capacitarmi di niente.
“ simo ma non eri a napoli.”
“ si. È successo un casino. Marco io sono perso. Emma non mi crede più. ”
“ in che senso?”
“ le hanno girato delle foto. Ci sono io con l'organizzatrice dell'evento. La sorella ha creato tutto ad arte e io... Sono stato cacciato.”
“ ti ha buttato fuori di casa”
“ si Marco. Non mi vuole più vedere. Non mi crede.”
“ non avrai intenzione di mollare?”
“ Marco tu non hai visto Emma. Era incazzata nera. Non voleva sentire ragioni. Mi ha chiesto di andarmene. Che non voleva più saperne di me. Che cazzo devo fare?”
“ senti ora ti calmi e cerchi di respirare. ”
“ non ci voglio credere. Andava tutto bene ” sospiro. Piango di nuovo. Mi era crollato il mondo addosso. Fisso un punto del salotto di Marco.
“ è tornerai da lei simo. Adesso devi calmarti”
“ ho perso tutto. Ho perso la mia donna. Le mie bambine. Ho perso ogni cosa. Ogni senso. ”
“ Simone ti prego non dire così!” mi si siede affianco e mi abbraccia.
“ lei crede a questa persona. Non crede a me dopo anni di fidanzamento e due bambine. Non è uno scherzo Marco. ”
“Simo ti devi calmare o ti sentirai male. Non ho nessuna intenzione di portarti all'ospedale. Adesso ti porto un po' di acqua. ” annuisco. Mi appoggio allo schienale dando indietro la testa. Lascio che le lacrime scendano lungo il mio volto. Era sotto stress per il Lavoro e adesso questa cosa. Non riesco veramente a capire come possa avermi buttato fuori senza guardarmi minimamente in faccia. Le bambine mi hanno ripetuto dove andassi. Lei era ferma immobile senza dire alcuna parola.
“eccomi” mi porge il bicchiere bevo un po'.
“ le bambine? Come hanno preso la cosa?”
“ non sanno nulla. Non hanno nemmeno capito perché fossi arrivato di fretta e andassi via senza nemmeno salutare la mamma. Mi hanno riempito di domande.”
“ che hai detto?”
“ che stavo già per lavoro. Cosa dovevo dire Marco? Hanno 4 anni. ”
“ hai fatto bene simo. Adesso troviamo un modo per fare capire ad Emma che è successo nulla. Se non una chiacchierata”
“ non mi aspettavo di tornare è trovare tutto sto casino. Ho saltato l'evento. Alex non sarà contento di questa cosa. Ma sai Marco non mi importa del lavoro se sto per perdere la cosa più importante della mia vita. Emma è il mio tutto. ”
“ lo so Simo. Lo so. ” restiamo in silenzio per qualche minuto “ dovresti dormire lo sai?”
“ io non dormo mai figuriamoci adesso Marco”
“Simo guardami non puoi fare così.”
“ si che posso. Io domani non mi sveglierò felice. Io domani non vedrò mie figlie. Io domani...” mi blocca indicandomi lo schermo del telefono. È un messaggio di Emma. “ Trova un modo per venire a casa e prenderti tutto. Per le bambine troveremo una soluzione. Ad oggi tra noi è finita.
Sentivo lo stomaco contorcersi e mi viene da vomitare. Mi alzo correndo al bagno e rimettere tutta la cena che avevo fatto a Napoli. Sentivo le gambe tremarmi.
È finita.
Tra noi è finita.
Tutto si fermava la. In una semplice frase. In poche parole. Tutto era crollato. Non c'era più niente.
“Simo” Marco mi richiama ma non rispondo. “ oh Simo” sento che mi sta girando la testa. La sua mano sul mio braccio che mi accompagna di nuovo sul divano. Sono spaesato. Chi sono? Da dove vengo? Come mi chiamo? Mi fa sdraiare per cercare di farmi respirare. L'unica cosa che vedo è per alcuni secondi il suo volto e poi credo di addormentarmi.

...

“tu stai fuori di testa” Marco mi venne contro dopo aver scaricato la spesa dentro casa. Le bambine erano da poco all'asilo.
“ perché mai? Simone mi ha tradito si merita di rimanere da te o da chiunque altro. Con me ha chiuso!”
“Emma basta! Sei fuori strada lo capisci? Non lo hai nemmeno ascoltato. Se sei nervosa per i cazzi tuoi non puoi prendertela con lui”
“ io non ho i cazzi miei. Simone se scopato una Marco lo vuoi capire?”
“ stai credendo ad una pazza!”
“ no quella persona mi ha fornito delle prove”
“ ti ha fornito delle foto del tuo ragazzo che parla Emma. Che parla. Non ci sta facendo nulla di male”
“ ride Marco. Ride come ride con me. Lo capisci questo?” lo spingo per farlo stare lontano da me. Lui mi guarda incagnesco respira profondamente. L'aria è pesante.
“ ah davvero? Allora forse non conosci bene il tuo ragazzo. Perché Simone quando ride con te o ti sorride ha un altro tipo di volto. Ma é come se tu fossi fissata con questa storia”
“ a me non importa. Mi sono state fornite delle cose e credo a quelle cose. Non è solo una pazza. Ha detto che è andato in ascensore con lei...” mi blocca
“ lui ti ha detto che non ci è andato. Si sono alzato insieme è divisi Emma. Perché non gli credi. Simone in tutti questi anni ti è sempre stato accanto. Non ha mai pensato che potessi solamente mettergli le corna. Sì è sempre fidato di te. Ti ha lasciato andare a Malta il mese scorso anche con le bambine perché lui aveva da lavorare. Ti rendi conto che lo stai umiliando. Ieri notte si è sentito male dopo il tuo messaggio.
Quel ragazzo darebbe la vita per te. Si ucciderebbe per amarti di più di quanto faccia. Simone ti sposerebbe anche domani se tu gli dicessi di sì. Lo sai questo eh Emma? Lo sai che lui non vive senza di te?” urla tutto questo velocemente. Il barattolo del sugo mi cade in terra. Mi tremava il cuore. Marco non si era mai arrabbiato così tanto ne con me ne con Simone. Adorava le nostre bambine. “ fai quello che vuoi. A me non interessa delle vostre decisioni ma sappi che non permetto ancora che tratti Simone in questo modo. ” respiro. Esce di casa lasciandomi da sola. Il sugo per terra e con la testa in fiamme.

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