La risposta mancata.

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La telefonata da parte di mia cugina mi aveva sconvolto. Non sapevo cosa fare, ma di sicuro avrei potuto iniziare svegliando mia madre. Mi precipitavo accanto al suo letto, per dirle di alzarsi velocemente. Ci saremmo, poi, recate a casa di mia nonna. Si era sentita male e stava sola. Molto rapidamente, infilo una tuta leggera per il caldo che c'era e prendo le chiavi, soldi e tutti gli effetti personali.

La strada, per fortuna, era abbastanza breve ed in dieci minuti ero già nel suo appartamento con mamma.

Aveva un forte mal di pancia e vomito di continuo. L'unica cosa da fare era chiamare l'ambulanza, data l'ora tarda.

Mi occupavo della telefonata e in poco tempo i medici erano già lui.

Per fortuna si era trattato solo di un'indigestione, dovuta alla nota ingordigia. Dopo esserci calmati e aver congedato i signori accorsi, accendevo la connessione dati del cellulare per vedere altre notifiche. 50 messaggi di Alessandro.

Oh cavolo! Non gli avevo detto nulla e non gli avevo risposto mentre stavamo parlando tra noi, tra coccole e sonno.

Tutti questi messaggi erano del tipo:

"Piccola perché non rispondi?"

"Che ti è successo?"

"Ti prego rispondimi, che cosa ho fatto?"

"Ho paura, ti ho detto qualcosa di male? Scusami, almeno dammi risposta un'ultima volta."

"Piccolina ti voglio bene, lo sai. Magari ti sei solo addormentata con il cellulare tra le mani e scusa se ti sto svegliando con tutte queste parole. Ti prego, fatti viva. Visualizza; non so. Dimmi che ti succede."

Continuavo a leggere fino al suo:

"Va bene, spero tornerai. Buonanotte cucciola. Ti aspetto qua.♡"

E come aveva detto, era ancora online e mi stava aspettando.

"Hei Ciuffo, ti prego scusami. Ho ricevuto la chiamata di mia cugina, mi ha detto che si è sentita male la nonna..."

E gli stavo spiegando tutto. Una volta inviato, non c'era da attendere molto. In pochi secondi aveva letto ed anche commentato con un suo pensiero.

"Mi hai fatto terrorizzare. Sono stato preoccupato perché pensavo fosse qualcosa tra noi, non avrei mai immaginato una cosa simile nel cuore della notte. Ma ora sei a casa?"

"Sisi, sono a casa mia adesso. Lei sta con mia mamma ed io sono tornata a casa. Scusami.. scusa davvero."

"Ma di cosa cucci, scusa me se ti ho rotto con tutti 'sti messaggi. Ero solo preoccupato. Va bene, allora se vuoi ti faccio compagnia se non  dormi. Altrimenti andiamo a nanna insieme."

Erano le 3 di notte, o di mattina..Non so quale potrebbe essere il termine più appropriato. Il fatto era che io avevo talmente sonno da non riuscire neanche a tenere il cellulare tra le mani.

Dopo averlo salutato, mi ero poggiata sul letto per cadere tra le braccia di Morfeo, profondamente, dopo qualche minuto..

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