Grande notizia.

732 22 0
                                    

La strada di ritorno da quel centro commerciale di una città vicina mi portò fortuna, o forse era tutto già deciso da tempo e mancavo solo io a saperlo.

"Cucciola, torno a Napoli."

In quel momento, probabilmente, era restata solo la mia anima; il mio cuore si era riempito di gioia, tanto che quasi pensavo potesse straripare. Era come un fiume in piena. Tutta la mia felicità scorreva tra le arterie, su e giù per le vene ed approdava in ogni punto del mio corpo. Sbarravo gli occhi, che dimostravano tutta la mia allegria, in particolar modo il mio stupore.

Prima di rispondere, dato il lento ballare delle mie mani, che tremavano e tremavano, guardavo la home del mio profilo.  Qualche minuto dopo ecco lo stato di Alessandro Casillo.

"Ciaobbellii! Ci vediamo il 14 Giugno a "La cartiera", centro commerciale di Pompei (NA) Vi aspetto in tanti. Bacioni, Ale."

Immancabile era il mio commento:

"Sono già sotto il tuo palco."

E lo copiai anche nel privato, aggiungendo:

"Io avrò l'esame di Matematica di mattina, ma ce la farò e sarò in prima fila te lo prometto.  Mi hai fatto il regalo di compleanno più bello in assoluto. Grazie! Non vedo l"ora di rivederti! Sei la mia vita."

La sua risposta, velocissima:

"Cucciolaaaaa, non potremo abbracciarci forse, ma ci vediamo! Ah...hai l'esame. E come farai? Non ti preoccupare, se non ce la fai..."

"Ciuffo sarò in prima fila, promesso. Andrà tutto bene, grazie."

Intanto lui stava ancora scrivendo e questo messaggio si era inviato.

"Cucciola per il 25 dovevamo vederci in un modo, assolutamente! Questo è il mio regalo, ma non ti prometto di poterci vedere soli dato che sarò con il mio gruppo manager e devo dare conto e ragione di ogni singolo passo."

"Ciuffo non te lo chiederei mai, anche se lo vorrei davvero. Ma non fa nulla, stai tranquillo.  Anzi, è già bellissimo vederti. È IL REGALO PIÙ GRANDE."

"Giuro che se potessi piangerei, non vedo l"ora di vederti cantare insieme a me. La tua voce non la sentirò tra le altre, ma comunque ci sarai ed è questo quello che conta. Spero di scovarti tra la folla."

"Mi renderò riconoscibile, tranquillo. Poi ti dico precisamente come sarò vestita e tutto, tranquillo. Almeno mi vedrai. Giuro non sto nella pelle, non ci credo. È una cosa stupenda. Il mio primo concerto con teee!"

"Si, il primo insieme a me e non sai quanto è bello saperlo. Mi raccomando, fai la brava tra la gente se ti riconosceranno."

"Non ho paura, se è per te non ho paura. Tu giurami che è tutto vero e non sto sognando."

"Se potessi ti darei un pizzicotto, non forte perché sei delicata, ma quanto basta per farti capire che siamo entrambi sulla terraferma e che ci rivedremo. Ce l'ho fatta, sono tornato da te. Visto? Non piangere più per la distanza; basta lacrime! Adesso sei felice? È solo quello che voglio."

"Sono la più felice del mondo, grazie a te. Grazie di tutto. Mi hai dimostrato che nulla è impossibile. Mi dispiace, ma sto piangendo comunque...Sono troppo feliceee! Oddio..."

Intanto mia mamma, che stava guidando nel traffico della mia cittadina, mi guardava stranita fino a che non gli urlo "Mammaaaa il 14 viene Ale."

Mia mamma, in un momento di stop, mi dà una specie di abbraccio e mi dice che ce la farò a stare in prima fila, nonostante l'esame. Mi impegnavo e potevo farcela. Avevo studiato tutto l'anno, potevo gestire tutto. Forse la cosa più difficile era calmare quell'ansia che si insidiava in me e si impossessava del mio cuore e della mia anima. Quell'ansia di rivederlo, di sentirlo cantare finalmente. Ancora non ci credevo; tirai un urlo altissimo, assordante. Mia mamma mi rimproverava, ma solo di scherzo. Sapeva quanto ero felice in quel momento e, per nessun motivo al mondo, avrei dovuto contenere la mia emozione....

Se la felicità si potesse vedere negli occhi davvero, allora anche un cieco avrebbe potuto percepire il mio stato d'animo. Erano passati 3 mesi, avevo tanto sperato e dovevano passare solo 15 giorni...

Da ora e per sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora