Mezzanotte.

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E si è fidato, come nelle favole il piccolo lettore si fida dello scrittore. Come un fratello di una sorella, come tra due migliori amici.

Aveva parlato con i suoi familiari, i quali gli avevano ripetuto le stesse parole ascoltate da me. Non aveva deluso nessuno, era stato semplicemente troppo difficile. La cosa che più mi interessava era che Alessandro avesse ripreso a sorridere, a stare sereno. Adesso ci aspettava un altro bell'evento. Era il 24 Giugno e stavamo parlando tranquillamente, fino a che:

"Ma lo sai che domani è il tuo compleanno? Sai, ho organizzato una cosetta anche se..Mi conosci, mi auguro non sarai delusa."

E come potevo esserlo? Si era ricordato del mio compleanno e mi aveva appena detto di avermi organizzato qualcosa.

Se prima ero poco ansiosa per questo mio 14esimo anno, non lo vedevo come l'inizio di una nuova vita perché non sarebbe cambiato nulla. Oltre alla scuola, tutti sapevano bene che la mia esistenza era sempre la stessa, fondata su Ale. Ogni mio pensiero era dedito a lui, ogni mia azione aveva qualche intenzione per lui.

Ma adesso che lui me ne aveva parlato, sentivo di dovermi aspettare di più da questa prossima mezzanotte. Le ore scorrono e il mio tempo da 13enne sta per finire. Mancavano 4 minuti alla mezzanotte e la conversione tra me ed Ale si interrompeva. Leggevo, nello spazio apposito: "sta scrivendo..." e la mia curiosità aumentava ogni secondo di più. Le ore 24 erano appena scoccate, tutti i dispositivi accanto a me lo ricordavano. L'orologio aveva emesso quel "bip", classico di ogni ora,il telefono mi aveva segnalato il countdown finito e il computer mi indirizzava verso la chat con Ale.

"Ciao Cucciola, quanto vorrei scriverti adesso, avrei pagine e pagine da riempire per parlare di te. Mi ricordo la prima volta che mi hai contattato, timida più che mai, con quella tua paura di disturbare che non ti lascia mai. Mi volevi chiedere se ci saremmo potuti incontrare a Milano, il 1 Marzo scorso. E ti ho detto di sì e non sai quanto sia stato importante per me. È stata una delle cose più belle di questo nostro rapporto. Sai quale è la più bella di noi? Che tu ci sei ed io ci sono. Tu sei sempre con me, in ogni momento so di poterti rompere le scatole per avere una buona parola, un consiglio, un'emozione per le tue parole. Con te posso essere me stesso, raccontarti tutto senza avere timore di essere pubblicato ovunque. Nonostante la mia posizione, mi garantisci quella sicurezza che ho provato con pochi. So di potermi fidare, e te l'ho dimostrato. Qualche giorno fa mi sono completamente lasciato andare tra le tue braccia...beh, tra le tue braccia proprio no, anche se l"avrei voluto. Mi sono lasciato andare tra le tue parole,che per me sono come braccia. Sicure, affettuose, disponibili. Mi hai sempre aiutato, in tutte le occasioni. Mi hai difeso sempre; con tutti. Esiste la distanza tra noi, purtroppo, e piccolina non la devi temere mai. Sono venuto 10 giorni fa e tornerò ancora;lo sai bene. Ti dovrò ancora abbracciare, dovrai ancora sopportarmi. In questa vita non sarai mai sola, io ci sono e ci sarò sempre per te.

14volte auguri,piccola grande donna.

Ti amo *di bene*, ciuffo."

Dopo poco, anche la zona notifiche mi segnalava una sua notizia, sul suo profilo.

Che cosa avrei mai potuto rispondere a queste parole così preziose? Cosa aveva scritto sulla bacheca?

Mentre ero inondata di notifiche di auguri,il mio mondo era solo per lui. Le lacrime e lo stupore stavano facendo da sfondo ai miei 14 anni...♡

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