Da ora e per sempre.

La stella più bella.

E quella sera eravamo restati a parlare, mentre il cielo cambiava colore in base alle ore. C'erano le stelle, ma quanto erano belle. Avevano una luce particolare; erano, forse, felici come me?

L'azzurro pesto produceva allegria con quel suo luccichio, ma la vera gioia era al mio fianco. La stella più bella era tra le mie mani, anche se in modo figurato. Cingevo il cellulare tra le mani fortemente, quasi come se potesse trasmettergli tutto l'amore che avrei provato nell'abbracciarlo. Avevamo trascorso tante notti così, ma quella aveva un sapore speciale. Quella era la notte delle nostre confessioni; io non avevo altro da dire, oltre al mio amore fraterno incondizionato. Ci siamo messi a pensare a quando saremmo diventati anziani..Avremmo mai raccontato questa storia ai nostri nipoti? I nostri figli ne avrebbero mai saputo qualche dettaglio?

La vita da adolescenti ci sembrava lunghissima e, ogni secondo, io gli ribadivo di non volerlo perdere mai, perché i miei posteri sapessero davvero chi mi ha salvato, per un numero infinito di volte.

Ci eravamo promessi di non litigare mai, di restare sempre uniti.

Ma, oltre a queste chiacchiere così pure e sincere, io e lui avevamo altro. Esisteva uno scoglio con quale noi due, onde forti e determinate, ci scontravamo troppo spesso. Ogni volta che l'uno aveva bisogno dell'altro, non esisteva altro mezzo che il cellulare e quella fottuta tastiera.

Le stesse nostre emozioni non potevano essere trasmesse oltre che così; e faceva male, di un male da tagliare il cuore. Il mio, ormai scheggiato, sapeva di speranza. La speranza di tornare da lui, o che lui tornasse da me.

Il suo, mi confidava, non vedeva l'ora di riabbracciarmi, per dirmi quanto bene mi volesse da vicino. E questa era una speranza comune. Ce l'avremmo mai fatta? Sarebbe mai successo di nuovo?

L'estate ormai era giunta al termine, la scuola stava quasi per travolgere le nostre vite e due cambiamenti notevoli ci stavano per aspettare...

Come avremmo reagito?