Insostituibile.

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Diventavo rossa in viso e, soprattutto terrrizzata dalla sua risposta incerta.

Non capivo quali fossero i suoi motivi; cosa avrei mai detto di male?

Ma ero stata troppo ingenua nei miei pensieri, tanto da essere sopraffatta dalla sua affermazione.

"Ecco che ti dimentichi di me. Il tempo di affezionarmi e scappate via. Hai conosciuto lui, perché? Io non bastavo?"

Le mie erano solo lacrime di pentimento, perché avevo scritto ad Enrico? Quale maledetto pensiero  era arrivato nel mio cervello?

"Ciuffo ma non pensarlo neppure. Tu sei tutta la mia vita. Ho contattato Nadai solo per ringraziarlo della nostra canzone, alla fine è sua. Ma tu sei insostituibile. E non posso nè voglio scappare da te. Come si fa a scappare dalla propria anima? Ti amo troppo per scappare. Tu sei la mia vita e lo sai bene."

Alessandro non capiva e già che io lo chiamassi per intero lasciava trasparire tutte le mie insicurezze, la mia incomprensione verso il suo atteggiamento.

"Tu non puoi capire, tu non lo sai. Tu non ne hai idea."

"Tesoro mio, ma di cosa? Parlamene, fammi capire cosa ho sbagliato."

Mentre ero distesa sul divano con il computer sulle ginocchia, la mia mente pensava a come scusarsi, anche se non avevo capito troppo. Non volevo che pensasse cose simili, non volevo che mi credesse così. Le mie mani tremavano, le sentivo battere sui bordi del pc insistentemente, quasi come se la mia paura potesse essere manifestata così. Avevo paura; timore di restare sola, senza di lui, che si era offeso, o forse arrabbiato, o forse era deluso..O, forse, stavo iniziando ad impazzire. Le cuffie mi cadevano dalle orecchie, come mai prima. Le mie dita non erano capaci di riprenderle e rinserirle.

"Tu non puoi capire io come mi sento; tu sei troppo per me. E lui può portarti via da me. Non ci vuole molto, io sono solo un povero ragazzo che si è illuso. Pensavo che tu tenessi solo a me, ma era troppo bello."

Ero allibita? No. Ero di più..Non mi venivano più le parole, solo le lacrime sembravano non finire mai.

"Amore, e mi permetto di chiamarti amore adesso, ma stai scherzando? Tu sei l'unica cosa che per me conta in questa vita. Tu sei il sorriso del mattino, mentre ho ancora la testa sul cuscino. Tu sei la ricreazione a scuola, una pausa tra l'inferno. Tu sei tutto quello che posso avere in questa vita e, credimi, non ho mai chiesto altro. Ho chiesto di conoscerti, sono stata fortunata,  e mai mi allontanerò da te. Tu..tu sei tutto. Tu sei troppo."

Anche se mi sarei potuta sforzare un pò in più, non riuscivo a concepire pensiero migliore in quegli istanti.  Ero sconvolta, ancora una volta dal suo comportamento.

"Piccola mia...ho detto una cazzata, lo so. Io so bene che tu sarai sempre con me, che mi vuoi un bene che viene dall'anima. Ma io ho paura che ti portino via da me."

"Ma nessuno potrà mai farlo. Mi possono uccidere, ma l'anima non muore mai. Ricordati solamente questo."

"Sono un cretino. Scusa per tutto..."

"Non ho bisogno di scuse. Ho bisogno di sapere che ti fidi di me. Non ti lascerò mai."

Alessandro: "Sta scrivendo..."

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