Addio

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LERELINE pov

Chiamare?! Manny mi aveva fatta chiamare ... ma perché?!

L'ultima volta che lo aveva fatto era per dirmi che io e i miei angeli oscuri potevamo tornare nella parte illuminata della luna.

Che motivo aveva di mandarmi a chiamare?!

Entrai a palazzo lunare spalancando tutte le porte che mi si paravano di fronte, fino ad arrivare alla sala del consiglio degli angeli supremi... componenti: lui.

Le prove per diventare angeli supremi erano impossibili da superare; lui e la mamma le avevano rese così difficili perché molti angeli non erano degni di quel compito ed ottenerlo era fin troppo semplice; quegli angeli indegni finirono per diventare vanitosi ed egoisti, macchiando così le loro ali e venendo cacciati dal consiglio e da Lumina la città lunare* unica città della Luna* ; inoltre , per accedere all'accademia lunare, bisognava prima essere angeli maggiori , ossia avere compiuto il decimillesimo anno di esistenza. Io e mia sorella ancora non avevamo l'età e comunque, essendo macchiate dal peccato, nessuna delle due avrebbe più potuto sostenerlo.

Manny era sul trono da capo consigliere e mi aspettava.

L:- Perché mi hai fatta chiamare?!-

M:- Avevi torto, mia cara. Non avremmo dovuto concedere,a Purianne ,il permesso di accedere alla Terra; ora è stata intaccata dal male, ignora i miei ordini di ritorno e ...-

L:- Non preoccuparti per lei ... non le accadrà niente di male-

M:- Sembri fin troppo sicura di questo-

L:- Perché lo sono ... appena si presenteranno seri pericoli, la richiamero' io stessa e se mi ignorera', andrò di persona a prenderla e a riportarla sulla luna-

M:- E sia! Ma è sotto la tua responsabilità!-

Dopo una breve pausa aggiunse:

M:- Puoi andare-

Feci un breve inchino e me ne andai.

Fino a che gli incubi di Pitch non fossero stati pronti, l'avrei lasciata sulla Terra ... così avrei potuto agire indisturbata.
PURIANNE pov

Io e Jack andammo a dormire tardi quella notte; Jack si addormentò quasi subito, io non dormii, passai tutta la notte a guardarlo dormire beato.

Erano le quattro del mattino ed era buio pesto.

Avvertii una strana sensazione ... Pitch era nei paraggi.

Fortunatamente se ne andò quasi subito, ma ero tesa come una corda di violino.

Quando, alla mattina, si svegliò Jack, io neanche me ne accorsi.

Ero in piedi al centro del lago e fissavo la foresta ,nel punto in cui avevo sentito Pitch. Tutti i miei sensi si erano affinati e si erano concentrati là, dove Pitch si aggirava poche ore prima. Jack mi raggiunse ,volando, ma io non lo sentii; quando mi toccò la spalla mi voltai di scatto facendolo arretrare, e, appena vidi che era lui, sospirai ... lui mi guardava preoccupato.

J:- Tutto bene?-

P:- Sì ...-

J:- Sicura? Perché a me non sembra-

P:- Va tutto bene!-

J:- Sì, lo dicevi anche l'altro giorno ...e poi sei svenuta-

P:- Jack,va tutto bene ... davvero!-

Jack Frost e l'angelo lunareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora