Quando ritocco' terra ,Jack toccò il suo bastone con un piede, il quale si illuminò di una luce azzurrina; Jack lo prese in mano e una parte del bastone toccò terra... la brina uscì rapida dal bastone andando a disegnare fantastici motivi che ora decoravano gran parte della superficie del lago.
Jack sembrava felice... rideva come un bambino nel giorno di Natale.
Capi' subito come usare i suoi nuovi poteri; andò dal lago ai primi alberi vicino ad esso e li toccò con il bastone congelandoli,rise e si mise a correre avanti e indietro ,piroettando , sulla superficie del lago riempendolo dei suoi straordinari motivi.
Subito dopo una folata di vento gli fece scoprire di poter volare ... ma non era troppo bravo; infatti poco dopo cadde ma si aggrappo' ad un ramo. Si alzò e da lì vide quello che era il suo villaggio.
Volo' fino a lì atterrando, ancora ridendo, soddisfatto per la sua scoperta.
Al villaggio però scoprì la parte peggiore ...
J:- Ehila'! ... Salve! ... Sera,signora! ... Signora? ... Ah scusami puoi dirmi dove mi trovo? ... oh!?!-
Già ... Jack scoprì di essere invisibile... se le persone non credono in te non ti vedono e non ti sentono ... per loro non esisti.
Il bambino ,a cui Jack aveva chiesto in che luogo si trovasse, gli passò attraverso e Jack ne rimase stupito e sconvolto.
J:- Ehila' ... Ehi!-
Si mise a urlare .. ma la gente non lo sentiva, non le vedeva e continuava a passargli attraverso.
Jack ancora sconvolto , e giù di morale, lasciò il villaggio.
Era il 1712.Jack trascorse tutto il Settecento a giocare e a fare scherzi; beh... non proprio.
Nei primi anni se ne stette molto per conto proprio,più volte chiese a Manny quale fosse il suo scopo,quale fosse il motivo della sua creazione, ma Manny non gli diede mai risposta e a me fu categoricamente vietato di rispondergli.
Mi dispiaceva... vederlo in quello stato era per me motivo di grande sofferenza.
Un tempo passava le sue giornate a ridere e scherzare ma da dieci anni, ormai ,non faceva altro che piangere chiudendosi sempre più in se stesso e a porre domande alla luna( senza ottenere risposte) stando appolaiato su un ramo.
Dovevo fare qualcosa!
Una notte mentre Manny era impegnato a impartire ordini a un angelo mandai un segno a Jack; gli mandai una folata di vento che lo portò nella città di Burgess dove dei bambini stavano giocando.
Jack sorrise non appena li vide e mandò loro la neve.
I bambini si dimostrano subito molto contenti e iniziarono fin da subito a fare battaglia a palle di neve...fu a partire da allora che Jack comprese di essere uno spirito libero,che lo era sempre stato. Jack amava divertirsi e non voleva avere né doveri né tantomeno responsabilità.
Da allora Jack fu più allegro, sempre più spesso si trovava a giocare con i bambini a palle di neve (anche se loro non potevano vederlo) e a fare scherzi congelando tutto. Nonostante il buon umore ritrovato le sue origini e il non poter essere visto rimanevano i suoi chiodi fissi.
Una notte, era quella di Natale, la luna era piena e ciò portava ancora più angeli a ribellarsi e Manny era perciò impegnato a impartire ordini e a fermare le rivolte.
Quella notte Sandman passò prima; Jack aveva visto già molte volte Sandy e aveva anche tentato di parlargli ma visti i suoi incomprensibili simboli, formati dalla sabbia magica, Jack ci rinunciò e per un po' di tempo si mise a osservare il suo operato.
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Jack Frost e l'angelo lunare
FanfictionChi era Jack Frost? Perché è stato scelto? Cosa successe nei secoli bui? Qualcuno riuscirà a far sciogliere quel suo cuore di ghiaccio? In questo racconto scritto da me scoprirete questo e molto altro. Vi invito a leggerlo e spero vi piaccia ♡