Paradise

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Ero in pace.

Non mi ero mai sentita meglio.

Pensavo che morire sarebbe stato terribile , invece, era stato meraviglioso. Era come se tutti i miei problemi fossero svaniti.

Aprii gli occhi. Ero in posizione fetale. Le ali, chiuse attorno a me, mi proteggevano, come se fossero state un bozzolo. Le aprii lentamente. Tutto era buio, oscuro. Luci arcobaleno circondavano il mio corpo.  Nell’aria, fluttuava polvere argentea, polvere spaziale … mi trovavo in qualche oscuro e remoto angolo dell’universo.

Le luci scomparvero lentamente, svanirono,  si persero in quel misterioso e affascinante nero, caratteristico del cosmo.

Scrutai tutto lo spazio circostante a me … non c’era niente; solo un piccolo pianeta azzurrino in lontananza, circondato da quattro lune e da una stella nana azzurra. Era particolare, perché il pianeta stava fermo ed era invece il suo sole azzurro a rivoluzionargli attorno.

Non sapevo che altro fare se non atterrare su quel piccolo pianeta, perciò, avvicinatami cautamente alla sua atmosfera, mi lasciai cadere in picchiata, rallentando e fermandomi pochi metri dalla superficie.

Solo una parola per descrivere quel pianeta: fantastico.

Era il paradiso!Non ne conoscevo il motivo, ma mi sentivo irresistibilmente attratta da quel luogo da favola.

Mi ritrovai circondata da foreste composte da pini blu, erba di un verde bluastro e splendidi fiori azzurri luminescenti. Camminai ammirando estasiata la meraviglia che mi attorniava, poi, in lontananza, scorsi un limpido e luccicante specchio d’acqua.  Mi incamminai verso quel lago dalle acque trasparenti, e, appena uscita dalla pineta bluetta, vidi qualcosa di incredibile …

Angeli di ogni genere si trovavano sulla superficie e nei cieli di quel luogo magico; c’erano angeli di luce, angeli oscuri e addirittura angeli mezzosangue! Non lo avrei mai creduto possibile. Non lo crederei possibile nemmeno ora … se  solo non l’avessi visto con i miei occhi.

Non c’era discriminazione, non c’era razzismo. Tutti gli angeli, di qualunque attributo, luce o ombra che fosse,  andavano d’amore e d’ accordo, e vivevano assieme in completa armonia.

In quel cielo bianco, ma contemporaneamente rosastro e azzurrino, in mezzo a un’ enorme schiera di angeli,c’era un angelo bellissimo dai lunghi capelli biondo platino, dalle ali dal medesimo colore e dagli occhi color del mare, c’era lei …

P:- Mamma … -

Le lacrime iniziarono a scendermi dolcemente sul viso; finalmente non piangevo più per la tristezza, ma per la gioia. Erano finiti i tempi di tragedie e disgrazie, ero in pace, avevo finalmente trovato il posto giusto per me, il posto a cui mi sentivo di appartenere, eppure … mancava qualcosa, ma non riuscivo davvero a ricordare cosa fosse; ma ora non aveva più importanza, perché avevo finalmente ritrovato la mia mamma, e non potevo essere più felice di così.

Molte volte mi ero immaginata di riaverla al mio fianco, ma mai avrei pensato che il mio desiderio si potesse un giorno avverare, anche se … lo avevo sperato tanto.

Rideva. Era felice.

Mi avvicinai lentamente; una moltitudine di angeli, facce note e facce mai viste, si girarono a fissarmi e, in seguito, a sorridere.

Un angelo qualunque, che non avevo mai visto, mi urlò:

?:- Benvenuta a Paradise!!-

E un’ infinita e chiassosa serie di applausi, di “ whu, whuuw”  e di fischi, partì dalla folla.

Jack Frost e l'angelo lunareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora