Sacrificio

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Quando volai fuori dalla finestra, Pitch era davanti a me, ma mi ci volle poco per raggiungerlo e superarlo.

P.B.:- Esibizionista!-

Mi girai, rideva e ridevo anch'io, non mi divertivo tanto da anni; mi era mancato il mio amico.

Mi stavo dirigendo veloce verso l'Europa, verso l'Italia, verso Venezia; ma Pitch mi fermò:

P.B.:- Ehi, calma, frena i cavalli! Non abito più in Italia -

P:- Ah,no? E dove vivi adesso?-

P.B.:- Nella Foresta Nera-

P:- Whuù, Germania! Schwarzwald!-

Ridacchiò.

P.B.:- Già-

Ora volavamo affiancati, Pitch era ancora sotto forma di ombra, di sabbia nera, ma, a volte, specialmente quando mi parlava, si poteva distinguere nitidamente la figura dell'uomo nero.

Non ci mettemmo molto ad arrivare al suo buco,e , a dire il vero, un po' mi dispiaceva, era stato bello volare assieme, ridendo e scambiandoci sguardi e sorrisi.

Percorremmo il lungo tunnel nero che portava nella sala principale del suo nascondiglio. Era un luogo fantastico. Un labirinto che mutava al passaggio, tutto nero, roccioso e cupo, ma dallo stile inconfondibile.

P:- Vedo che hai mantenuto lo stile Veneziano ... hai fatto bene, è molto bello e ti si addice-

P.B.:- E' il mio preferito, lo è sempre stato ... fin da prima-

Pitch mi si avvicinò. Era in piedi, dietro di me, sentivo il suo respiro sulla pelle. Mi girai e mi ritrovai faccia a faccia con l'uomo nero. I suoi occhi gialli, che ricordavano un'eclisse, si specchiavano nei miei occhi fucsia. Mi mise una mano sul fianco sinistro, poi, con l'altra, prese la mia mano; sorrideva e non potei fare a meno che ricambiare quel suo splendido sorriso, quel sorriso caldo e sincero che non gli avevo più visto dai secoli bui, e, che era caratteristica di quando era ancora vivo.

Pitch mi fece fare una lenta giravolta, sorridevo, mi sentivo in pace quando ero con lui.

In breve tempo, senza che avessi il tempo di accorgermene, stavamo ballando assieme, come facevamo una volta.

P.B.:- Sei sempre bravissima-

P:- Io sono la perfezione-

Risi, ovviamente stavo scherzando,niente è veramente perfetto, ma, in fondo, modestia a parte, un po' lo ero.

Sorrise.

P.B.:- Non lo metto in dubbio...-

Pitch si fermò e io con lui. Stava in silenzio, lo sguardo cupo.

P:- Percival ... qualcosa non va?-

P.B.:- Sei anche una brava attrice ... -

Ci guardammo un attimo, in silenzio.

P.B.:- Prima stavi recitando; pensavi davvero che non me ne sarei accorto? Io ti conosco bene, Purianne ... -

P:- Mi dispiace Percy, giuro che non era mia intenzione ingannarti ... ho raggirato tutti, nessuno sapeva della mia messa in scena , solo Sandman ... è stata sua l'idea-

P.B.:- Avrei messo fine alla guerra per liberarti ... perché hai mandato tutto a monte?-

P:- Perché saresti finito nei guai-

P.B.:- Cosa te lo fa pensare?-

P:- Ti ho osservato , nella battaglia contro i guardiani ... quello non eri tu, non sempre almeno ... non avresti mai fatto quelle cose da solo, di tua spontanea volontà-

Jack Frost e l'angelo lunareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora