Ricordi

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La vita da quel giorno continuava tranquilla, da una settimana non rivolgevo più la parola a Pan,nemmeno quando questo mi ordinava di fare qualcosa, preferivo dormire nella tenda di Felix, l'unica persona che mi era venuta in contro per rassicurarmi senza essere punita da Peter Pan dato che era il suo braccio destro.Mi trattava come una sorellina, anche se a tratti sembrasse che gli dassi fastidio, in realtà mi voleva bene. Ma che ci potevo fare era il mio carattere.
Dovevo pur sfogarmi con qualcuno visto che con Peter Pan non potevo. , le ore più tranquille le passavo in sua compagnia. Non si potesse dire che eravamo soli perché due occhi gialli ci tenevano sempre d'occhio
Sì perché il grandioso Peter Pan, aveva assoldato la sua adorata ombra perché mi seguisse ovunque. Dato che in quella settimana avevo tentato la fuga si o no diecina volte. Ma puntualmente quello mi si palesava davanti sempre poco prima che raggiungessi la spiaggia.
Potevo muovermi dall'accampamento solo in sua presenza o quando Felix veniva con me, per il resto dovevo restare lì.
Come stava andando il mio piano?
Diciamo non molto bene...
La voglia di fuggire da quel posto per tornare da mio padre era più forte che mai.
Mi mancavano un sacco. Ogni giorno mi chiedevo perché ancora non mi erano venuti a salvare da quell'inferno.
Ed ogni giorno la speranza di rivederli andava pian piano a morire...
Pensieri sconnessi mi annebbiavano la mente, ero addirittura arrivata al punto di pensare che Peter Pan li avesse uccisi tutti.
Ma dentro me sentivo che erano ancora vivi, che stavano lottando.
Una lacrima mi scese lungo il viso, nella mente scorrevano i ricordi, vidi me da bambina giocare a scacchi con mio padre,
Le interminabili ore passate con mio fratello a combattere con la spada, le gare di arrampicata a chi arrivava per primo sul cassone dell'albero maestro, voi non ci crederete ma una nave pirata per due bambini è un bellissimo parco giochi.
I ricordi, quelli si che facevano male, ogni immagine nuova sembrava una pugnalata.
Gli sperduti erano tutti occupati nelle loro faccende.
Non volevo mostrarmi debole davanti a nessuno, mi rintanai nella tenda di Felix con la speranza che nessuno notasse la mia assenza e poi esplosi, le lacrime correvano a fiumi lungo il mio viso, la testa divenne pesante a tal punto che mi gettai sul letto del ragazzo, soffocando il pianto nel cuscino... Anche questa volta l'ombra era lì fuori dalla finestra ad osservarmi, alzai il viso puntandogli addosso uno sguardo minaccioso, ella volò via e impaurita corse dal suo padrone.

Pan povs
Era una settimana che quella ragazzina non mi rivolgeva la parola, mi odiava a tal punto da preferire l'amaca nella tenda di Felix piuttosto che il letto nella mia.
Ma non potevo biasimarla...
Le avevo fatto del male ed ora ne stavo pagando il prezzo. L'ho capito fin dal primo momento che lo vista che quella ragazzina avrebbe portato scompiglio nella mia vita, ma se quella era una sfida non mi sarei tirato indietro, eravamo entrambi testardi allo stesso modo, Cominciava a piacermi il suo carattere,
Forte e determinata, un po' come me.
Avevo messo la mia ombra a sorvegliarla nel caso tentasse di nuovo la fuga.

I miei pensieri furono interrotti dall'arrivo dell'Ombra.
•Padrone...•
Tacque in attesa che gli dessi il consenso di parlare.
Acconsentii con un gesto del capo.
•La ragazza... •
•Cosa? È scappata? Ancora?•
Chiesi annoiato.
•No padrone è nella tenda di Felix... Sta piangendo...•

Non dissi nulla, con un gesto della mano le ordinai di andarsene.

Rimasi solo,
In quel momento stava dando sfogo alla sua debolezza, sapevo benissimo che era ancora arrabbiata con me, ma dovevo fare qualcosa, non volevo che se ne andasse, e non era tanto per la questione del patto.
Mi ero abituato ormai alla sua presenza, il solo pensiero che lei non volesse restare mi faceva ribollire il sangue,
Ma tutto questo non sarebbe successo se lei fosse rimasta al suo posto, tutti sapevano che cosa succedeva se le regole venivano infrante e lei lo aveva compreso a sue spese.
Poco dopo...
Avvertii un dolore all'altezza del cuore...
~Ma che diavolo?~
Pensai,
Lo stesso formicolio che mi pervase il giorno in cui la baciai, tornò a farsi strada per il mio corpo.
Poi il suo pianto cominciò a riecheggiarmi nella mente.
•So... sono connesso a lei!•
Percepivo ogni sua emozione come se fosse mia, qualcosa a nostra insaputa ci stava legando ed ora non solo potevo sentire i suoi pensieri ma anche ciò che provava.
Il problema era che in quel momento faceva stare male anche me, dovevo trovare una soluzione per farla smettere...
Solo così potevo capire che cosa Aci stava succedendo....

Spazio autrice

CIAO RAGAZZI SONO TORNATA!
CHIEDO VENIA PER IL RITARDO MA IERI SERA ERO VIA E NON HO AVITO IL TEMPO DI SCRIVERE IL NUOVO CAPITOLO
QUINDI LO FATTO STAMATTINA.

QUEL BACIO IN QUALCHE MODO GLI HA CONNESSI L'UNA ALL'ALTRO, IN QUELLA SETTIMANA NON C'ERANO ANCORA STATI SEGNI PERCHÉ WENDY NON AVEVA ANCORA ABBASSATO I MURI CHE AVEVA ERETTO PER PROTEGGERSI DA PAN , MA NELLO STESSO ISTANTE IN CUI È CROLLATA EMOTIVAMENTE ECCO CHE LA CONNESSIONE HA AVUTO INIZIO.
NE ABBIAMO GIÀ VISTO UN PICCOLO ESEMPIO SUBITO DOPO IL BACIO QUANDO ENTRAMBI HANNO PROVATO QUEL FORMICOLIO ED ORA LUI RIESCE A SENTIRE LE SUE EMOZIONI  COSA CHE LO FA' IMPAZZIRE...

ANCHE SE IN RITARDO ECCO A VOI IL NUOVO CAPITOLO.

CHE COSA SUCCEDERÀ DOPO??
MARTYPRETAZ ❤️

La figlia di Uncino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora