Fine dei giochi

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Una nube si materializzò dal nulla  Coprendo il suo corpo.
I sollevai la terra spaventata immobilizzata della paura del dolore, Felix e Rufio subito raggiunsero il mio fianco abbracciandomi creando con i loro corpi uno scudo.

F•È finita...•

W•No no no Peter...•

Sussurrai,  Con il viso sepolto nel petto di Felix. Singhiozzavo, non lo facevo da anni.

La nube si  dissipò mostrando il volto del Peter adulto. I suoi occhi  rilucevano dello stesso verde che tormentava i miei sogni da quando ne avevo memoria.

Il respiro fuoriusciva tratti dalle sue labbra,
Mentre la sua mano ancora tendeva nella mia direzione.

Mi avvicinai a lui inginocchiandomi, prendendo la sua mano e portandomela sul viso...

W• Puoi fermare tutto questo!•

Quasi urlai in direzione di Tremotino, le mie parole intrise di una supplica che mai avrei sperato di fare.

W•  Rimuovi il pugnale! ce ne andremo vi lasceremo in pace.•

Speravo che quell'uomo potesse darmi ascolto ma in cuor mio già sapevo che quell'attimo sarebbe stato l'ultimo ricordo che avrei avuto di lui. Del mio Peter.

T•Tu e lui lo meritate!•

Rispose guardandomi negli occhi.

T•Per i cattivi non esiste un lieto fine•

Un gesto e la lama del pugnale si rigirò nella sua schiena, Ed una luce accecante ci costrinse a chiudere gli occhi.

I ragazzi mi strinsero forte, uniti fino alla fine...

P• Rufio, Felix, vecchi amici , prendetevi cura di lei...•

Fu l'ultima volta che sentii la sua voce...

Sparito, non c'era più traccia del suo corpo...

W•Peter!•

Il dolore continuava a dilagnarmi il petto, le lacrime ad inondarmi il viso.

Quante notti ci vogliono per contare le stelle? sono le stesse che ci vogliono per risanare il mio cuore, Non ho mai provato a farlo ma se lo facessi sarebbero infinite...

La figlia di Uncino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora