Capitolo 121 - L'edera e il gigante

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È un nuovo giorno a Bianca riva, il primo raggio di sole illumina la fiancata del Forte della notte, Marlah si sveglia nel suo letto, volta il capo verso il comodino, osserva la candela ormai consumata, la sua cera è riversa sul piano di legno, la sfiora con un dito, è fredda, dura, si è spenta da ormai diverse ore, la gratta con l'unghia, inizialmente con delicatezza, poi quasi ossessivamente, svegliando così suo marito Aleman col rumore...

«tesoro ...sei sveglia?» le chiede, la donna sembra confusa, si guarda le mani, alza le maniche della vestaglia, si guarda i polsi...

«quanto sono stata a letto?» chiede

«hai dormito un giorno intero ...ieri hai avuto un leggero mancamento e poi sei svenuta» risponde lui, Marlah non sembra ricordare quello che ha fatto...

«credo di aver avuto un incubo, le mie mani erano ...erano tutte...»

«tesoro, come hai detto prima era solo un incubo, ora sei sveglia, è tutto passato...» le risponde suo marito, la donna si alza ed esce dalle sue stanze, si reca nelle camere di Valard e Ludvig, nota che il figlio più grande non è rincasato stanotte, il suo letto è ancora perfettamente in ordine...

» le risponde suo marito, la donna si alza ed esce dalle sue stanze, si reca nelle camere di Valard e Ludvig, nota che il figlio più grande non è rincasato stanotte, il suo letto è ancora perfettamente in ordine

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«madre, siete sveglia...» dice Ludvig dietro di lei, Marlah si volta con sguardo consapevole «...non tediatevi, sono solo uscito presto stamattina...»

«una cosa che posso dire di conoscere perfettamente di mio figlio è quando mi sta mentendo...» Marlah sorride «...di la verità, hai passato di nuovo la notte fuori vero? notte brava? e smettila di darmi del voi, sono tua madre!» 

«ma cosa dici? c'erano dei musicisti in una locanda del centro e...»

«e sei finito a letto con una ragazza...» risponde lei, Ludvig sospira...

«come stai? hai dormito molto...» chiede lui cambiando discorso

«mi sento un po confusa a dire il vero, so di aver dormito tanto ma ...non ricordo assolutamente come io sia arrivata nella mia stanza, ne gli attimi precedenti...» spiega lei, fu in quel preciso istante che Ludvig si rese conto di quante volte sua madre avesse sofferto di queste strane amnesie post risveglio, così cominciò a collegare le cose, si rese conto di quante volte suo padre dovesse averla sottoposta a quelle strane pratiche occulte per guarirla «...vado a preparare la colazione, sveglia tuo fratello, io andrò a svegliare tua sorella» Marlah si dirige verso la sala da pranzo dove le inservienti Dorah e Vezva la aiutano con i suoi vari doveri...

«hey dormiglione, è già l'alba, alzati da quel letto!» esclama Ludvig, Valard apre gli occhi, si stiracchia

«ieri ti sei scordato che dovevamo giocare...» gli dice il ragazzino mentre sbadiglia e si strofina gli occhi

Il Trono di spade - stagione 11Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora