Capitolo 138 - Il fratello che non ho mai avuto

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Tutti i morti accumulatisi durante gli scontri tornano drammaticamente in piedi, molti soldati del regno e diverse serpi di Dorne decedute sono adesso parte dell'esercito dei morti, aggravando quanto mai la già difficile posizione dei membri della resistenza, che con tutte le loro forze stanno contrastando i vari generali dell'ordine bianco. Sotto gli sguardi basiti di Jon di Daenerys e di tutti coloro che possono assistervi, le vie della città vengono quindi rimpolpate di nuovi nemici, anche Daario Naharis si rialza assieme a loro, anche se molto probabilmente, qualcosa non è andata come doveva andare...

L'uomo si guarda le mani, si tocca il petto, la ferita pare non essersi del tutto rimarginata, cosa che solitamente invece avviene quando un sacerdote riporta in vita un uomo morto...

«ma cosa ...cosa mi sta succedendo? Daenerys?» chiede spaventato, la donna resta a bocca aperta, così come Tyrion, non sanno cosa dire... 

Daario è pieno di lividi, la sua ferita sembra ricoperta di sangue raffermo, lui vi affonda dentro le dita ma non prova alcun dolore, inoltre, la sua pelle è plumbea, tendente all'azzurro pallido e alcune ciocche di capelli sono ora scolorite, gli occhi invece brillano come zaffiri...

«io non ...non so cosa sia accaduto» dice Dany sconvolta, la donna si guarda le mani, crede di aver sbagliato qualcosa

«sembri come loro, sei certo di essere te stesso?» gli chiede Tyrion

«a bere sono migliore di te!» replica l'uomo

«ne dubito...» risponde il nano

«vi sembra il momento di mettervi a scherzare?!» chiede Daenerys preoccupata, Jon invece, nonostante sia impegnato contro il Night worm riesce a rendersi conto dell'accaduto, e i morti tornati in piedi proprio adesso sono una chiara risposta ai suoi timori, inoltre riguardo a Daario pensa di aver già visto qualcosa di simile, l'estraneo si ferma ignorando Jon...

Daario accusa strane percezioni, avverte cose intorno a lui, figure, entità astratte, comprende di non essere più lo stesso uomo di prima, il Night worm lo fissa, la sua preda è ancora in piedi nonostante l'abbia trapassata con la sua gelida lancia, persino l'estraneo ne risulta stupito...

lui invece comprende di non aver perso del tutto la propria umanità nell'istante in cui si volta e guarda il suo assassino negli occhi, prova un profondo dispiacere, per Daario tutto ciò cui sta assistendo in queste ore è ancora difficile da elaborare, si chiede perché proprio Torco nudo doveva essere l'artefice di un simile atto così sporco e meschino, possibile che dentro a quel freddo corpo non sia rimasto niente del suo vecchio amico? nemmeno una rimembranza di se stesso?

lui invece comprende di non aver perso del tutto la propria umanità nell'istante in cui si volta e guarda il suo assassino negli occhi, prova un profondo dispiacere, per Daario tutto ciò cui sta assistendo in queste ore è ancora difficile da elabo...

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«mi hai dato in dono una morte prematura fratello ...sono certo che una parte di te adesso starà piangendo, anche se nessuno di noi può sentirla ne vederla...» dice Daario al suo carnefice, poi si volta verso di lei «...Daenerys, ti chiedo l'immenso onore di conferirmi momentaneamente la tua spada, Sorella oscura...» Daenerys comprende quali sono le intenzioni del suo amico, tuttavia ci pensa un attimo...

Il Trono di spade - stagione 11Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora