Capitolo 136 - L'erba fantasma

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Con la disfatta della gigantesca Balena, il mare inizia a placarsi, le vie della città drenano lentamente l'acqua verso i porti, la capitale fu ben progettata, non è fatta per allagarsi, e senza onde che furiose vi riservano dentro tonnellate d'acqua, le sue strade tornano visibili rivelando cadaveri, morti putrefatti, i resti della guerra...

Nessuna traccia di Ossidiana, gli enormi blocchi di ghiaccio staccatisi dal corpo della balena hanno trascinato negli abissi marini tutto ciò che si trovava accanto a lei, con ogni probabilità la vita del Maestro della flotta Davos e del suo fidato compagno Salladhor San, pirata di grande esperienza, hanno contribuito alla resistenza del reame abbattendo un formidabile generale estraneo dell'ordine bianco, certo non senza il misterioso aiuto di qualcuno che dall'ombra, nel mare, mirava forse a dar loro un notevole vantaggio...

«per dio! vi giuro che non era mia intenzione straziarla in quel modo, è chiaro che di questi tempi il confine che ci separa dal volere degli dèi è più sottile che mai! avete visto che lampo?» chiede Atreus sbalordito

«tanto era solo un ammasso di carne morta, non ha provato dolore...» dice Lady Catheryne

«ormai ti conosciamo bene amico, sono sicuro che in realtà non vedevi l'ora di farlo!» gli risponde Olivius

«dovremmo approdare, pare che la situazione sia peggiore di quanto avevi previsto...» propone Lady Catheryne

«nessuno di loro ci conosce, non sono certo che questo sia il momento migliore per le presentazioni, potremmo limitarci a supportarli a distanza, questa gente dove riuscire a sopravvivere con le proprie forze non dimentichiamolo!» raccomanda Atreus

«considerata la natura di ciò che stanno combattendo non saprei, a me non sembra una situazione alla pari ...io propongo di aiutarli come abbiamo appena fatto» Lady Catheryne ne è convinta

«a te l'ultima parola Mastro Olivius, detieni l'ago della bilancia» pensa Atreus

«HEY VOI! AIUTATECI! VI PREGO AIUTOOO!!!» urla un uomo nel mare, appeso ad una trave di legno

«be ...ci hanno visti, ormai non possiamo più rifiutarci...» dice Olivius

«quanto adoro il fato!» Atreus direziona la piccola barca verso l'uomo in mare, è Salladhor e accanto a lui, privo di sensi e ferito, il Maestro della flotta, Davos

«aiutatemi a issarlo a bordo! vi prego ...ma voi chi siete?» chiede Salla

«eravamo solo di passaggio buon uomo, abbiamo visto l'enorme balena essere colpita da un fulmine, e ci siamo avvicinati alla baia, sembra che quì le cose non vadano proprio per il meglio...» dice Atreus, Davos viene trasportato sul ponte dove viene immediatamente assistito da Catheryne...

«respira ancora anche se a fatica, ma ha bisogno di riposo...» dice lei 

«come siete finiti in mare?» chiede Olivius

«quella maledetta balena non-morta ...l'abbiamo trafitta col vetro di drago e l'abbiamo spedita negli abissi marini! quel fulmine è stata una manna dal cielo, ma la nave su cui ci trovavamo è stata distrutta...» spiega Salla ai tre misteriosi viaggiatori, Atreus si volta verso i suoi amici simulando stupore...

«ma davvero ...quindi sarebbe stato questo misterioso vetro ad ucciderla?» chiede turbato «...certo, un fulmine non manda in frantumi a quel modo! non ho mai visto nulla di così incredibilmente folle!» replica esterrefatto

Il Trono di spade - stagione 11Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora