Alfredo.
Oggi è il grande giorno, finalmente potrò scegliere la mia sposa. E finalmente avrò la mia eredità.
Il mio avvocato dice che il nonno ha lasciato scritto che una volta sposato potrò averla.
Ma è difficile scegliere una donna così, difficile scegliere una compagna.
Potrei sempre divorziare una volta ottenuta l'eredità.
Marzia ha iniziato i colloqui per le nuove cameriere e io dalla finestra del mio studio vedo una fila di ragazze pronte per essere guardate e esaminate, come se fosse una mostra canina.
E poi la vedo una ragazza di vestita con jeans e maglioncino e tra le braccia tiene un neonato. E' bionda ma non vedo gli occhi ma sono sicuro che sono blu o azzurri e guarda il neonato con amore.
La vedo alzare per allontanarsi dalla zona dei colloqui, sto per uscire quando mia madre mi impone di sedermi è iniziare i colloqui.
Non penso più a lei per la mezz'ora successiva, ma quando Marzia non torna con i caffè vado a cercarla. Sono nelle prossimità della cucine quando sento delle voci e il piagnucolare di un neonato.
"Ma io ho bisogno di questo lavoro. Sono vedova." Sento la voce della ragazza spezzarsi. Le sento chiedere a Marzia se lei conosce qualcuno che può assumerla.
Prendo un respiro ed entro esordendo.
"Allora dov'è sono i miei caffè Marzia?"
La ragazza mi fissa o meglio mi fa una radio grafia ricambiata.
Il bambino inizia a piangere mentre Marzia mi risponde che i caffè sono pronti.
"Chi è la ragazza non l'ho vista al colloquio?"La vedo legare il marsupio con suo figlio e prendere le borse, saluta tutti e se ne va.
Devo capire chi è, come si chiama e se quel bambino è davvero suo.
La seguo.
"Aspetti." la fermo.
"Ho un bambino di tre mesi stanco che vuole tornare a casa."
"Sono Alfredo Medina." esordisco presentandomi.
"Rose Parsimonia Jackson e lui è Lucien." ricambia le presentazioni.
"Sei una nobile?"domando.
"No. Solo che a mia madre piacevano così tanti i nomi che me ne ha messi due."
So che è una pazzia ma lei deve rimanere."Non andare via, devo parlarti."
La riaccompagno in cucina e vado nel mio studio.
Quando entro trovo mia madre annoiata con una delle candidate.
"Mamma, i colloqui sono finiti. Marzia avverti tutte le ragazze."
"Ma signor conte... Alfredo." sia Marzia che mia madre parlano insieme."
"Ho trovato la donna giusta." dico.Esco dallo studio e ritorno in cucina, il bambino è stato messo su due sedie con due cuscini.
"Rose vuoi sempre un lavoro?" domando.
"Più di ogni altra cosa al mondo." risponde.
"Vieni seguimi, del bambino si occuperà Bianca."
"Sarò felice di farlo, signore."
La porto nello studio, mia madre è ancora lì. Quando vede Rose le si illuminano gli occhi, lei ha già capito. Ma sarà dura farle accettare il bambino."Allora perché sono qui?" domanda.
"Ecco... io ho bisogno di una moglie. Tu potresti essere la candidata perfetta."
"Io non voglio sposarmi." dice."Ma hai bisogno di un lavoro. Quindi quello che ti offro è... tu mi sposerai e io ti pagherò ogni giorno che rimarrai con me."
"Io... non ho capito." dice."Già Marco cosa frulla nella tua testa." dice mia madre.
"Abbiamo bisogno di soldi per avviare gli Hotel, lei è bellissima e dolce. L'ho vista con suo figlio e voglio che diventi la mia sposa."
"Hai un figlio."
"Sì. Ne vado orgogliosa e non lo lascerò per nessun motivo al mondo." si batte."Non ti sto chiedendo questo. Ma rispondi a una domanda. Sei mai stata sposata?" le domando.
"No. Non ho avuto questa gioia, il padre di mio figlio è morto il giorno che ho scoperto che ero incinta e stavo per perderlo." risponde con le lacrime a gli occhi.
Non so se abbia amato quest'uomo ma lei accetterà una volta che le avrò detto quanto intendo pagarla per averla come sposa.
"Quindi non sei sposata? Hai mentito." dice Marzia."Per mio figlio farei di tutto."
"Quanti anni hai?"domanda mia madre.
"Diciannove." risponde."E' troppo giovane." dice sempre la mamma.
"Ma ha bisogno di un lavoro. Il nostro matrimonio sarà su carta e davanti a Dio. Ma tuo figlio dovrà crescere nascosto. Mi spiace." dico.
"Mio figlio crescerà con me e io ancora non ho accettato." dice.
"100 mila euro annui, per tutto il tempo che rimarremo sposati. Verrai a vivere qui, ti darò un anticipo per comprarti tutto ciò che ti serve, ma dobbiamo sposarci entro il mese prossimo." dico.
"100 mila... euro. Sei impazzito, non accetterò." è testarda la ragazza.
"Cosa vuoi per garanzia?" domando.
Ci pensa un po' e poi lo dice.
"Io lo faccio per Lucien, lo faccio per il suo futuro. Se mi prometti che la famiglia del mio ex non si avvicina a lui una volta che saremo sposati e leggeranno il mio nome. Loro sapevano che ero incinta ma mi odiavano e non volevano mio figlio, ti sposerò ma Lucien deve essere protetto."
"Quindi lo vuoi tenere nascosto?" domando."Sì se mi permetti che di crescerlo, mio figlio non avrà dei nonni e nemmeno un papà. Ma ha una mamma che lo proteggerà sempre."
"Va bene, lo terremo nascosto al mondo e a lui non mancherà nulla."
"Posso andare?" domanda."No. Da questo momento vivrete qui. Marzia prepara una camera per la mia futura contessa."
Non sono impazzito, non mi prenderò cura di crescere un figlio non mio. Perché tra un mese saremo sposati e il mese dopo lei dovrà rimanere incinta.
"Chiamo il notaio." dice il mio avvocato.
Marzia porta con se Rose e io mi siedo nella poltrona.
"Perché lo stai facendo?" domanda.
"Non lo so, forse per un atto di carità e poi abbiamo bisogno di lei per l'eredità e io voglio sposarla."
"In confronto a tutte le ragazze che abbiamo visto hai fatto un'ottima scelta. Ma quando le dirai il tuo segreto?" domanda la mamma."Per ora va bene così. Non è pronta."
Anche lei va via, nello stesso momento che entra lei."Allora come andata?"
"Bene ho un'ottima candidata."
"E noi?"
"Per ora è meglio chiuderla qui."Come dirò alla mia futura sposa che ho già una donna e che quella donna mi controlla e manipola la mia vita?
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Cercasi una moglie per il conte
ChickLitAlfredo è un conte senza un casato, vive con un mantenimento passatogli dall'avvocato del nonno, lui unico erede di un casato estinto. Per riscattare l'eredità lasciata a lui in quanto portatore del nome del nonno; deve sposarsi. Rose è una giovane...