Alfredo.
Sono passati si e no una settimana da quando Rose ha partorito. La tenuta è diventata un concerto di neonati, lei si divide in quattro: tra Henry, Gioia e poi tra Lucien e Kevin. Li allatta entrambi e mentre Henry inizia a prendere peso lei mi sembra sempre più stanca.
Così l'affornto.
"Rose?" la chiamo, e nella stanza con i bambini.
"Che c'è?" domanda trafelata dopo aver allattato Henry.
"Sei stanca fai una pausa." gli dico.
"Non sono stanca. Tra un po tocca a Gioia e dopo posso riposare."
"Si tratta dei tuoi."
"Hai scoperto qualcosa?" domanda.
"Sì. I tuoi sono in America, vivono a Seattle. Lei è un'insegnante e tuo padre un medico in pensione."
"Quando posso vederli?" domanda."Non essere impaziente ho mandato una persona fidata e mi darà informazioni a giorni." dico.
"Dopo che succederà?" domanda.
"Non lo so, ma tieniti pronta e riposata." le dico."Puoi badare per un po ai bambini? Ho bisogno di un bagno." dice.
Non mi fa rispondere e se ne va.
Io li guardo dormire e penso che stanotte faremo un'altra nottata, loro dormono beati e poi stanotte non ci faranno dormire.
Lei rimane lontano dai bambini per due buone ore e quando vado a chiamarla lei sta dormendo.
Chiamo Bianca e lei mi aiuta a tenerli buoni per un po, ma poi iniziano a farsi sentire e Rose corre da loro in pochi istanti.
Attacca al seno Gioia mentre io tengo buono Henry.
"Perchè non provi ad allattare Gioia con il latte artificiale?"
"Ancora è presto, tra qualche mese."
"Sei stanca Rose, prenditi un aiuto."
"No. C'è la faccio."
"Allora lasciami aiutare."
"Aiutami a tenermi sveglia."E così faccio, lavoro da casa e poi l'aiuto con i bambini piccoli. Passano i mesi e Gioia e Henry dormono di più, Gioia adesso a due mesi e il pediatra ci ha consigliato di darle il latte artificiale.
Henry invece il medico ci ha consigliato anche a lui latte artificiale e le vitamine, se Rose non si fosse accorta che non prendeva peso in un mese si sarebbe ammalato.
Le sono grato per questo, per il fronte dei suoi genitori ho delle novità, ma non sono piacevoli. Quindi quando glielo dirò sarà dura.
Finalmente un po di pace i bambini dormono e siamo a cena. Quando le prendo la mano e le dico.
"Sposiamoci. Facciamolo per davvero sei una madre eccezionale, sei la donna che voglio." dico.
"Io... non lo so. Dopo tutto quello che è successo non voglio sposarmi. E semmai lo farò sarà per amore."
"Lasciami dimostrare che puoi essere felice con me. Abbiamo dei figli. Non voglio più aspettare."
"Non lo so. Voglio prima capire se i miei genitori accetteranno di vedermi." dice.
"Voglio parlarti di loro. Ecco un dossier."dico.
"Hai scoperto qualcosa?" domanda.
"Si è tutto lì. Se vuoi leggerlo da sola io vado a nel mio studio."
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Cercasi una moglie per il conte
Chick-LitAlfredo è un conte senza un casato, vive con un mantenimento passatogli dall'avvocato del nonno, lui unico erede di un casato estinto. Per riscattare l'eredità lasciata a lui in quanto portatore del nome del nonno; deve sposarsi. Rose è una giovane...