Capitolo 10

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Rose.

Me ne sono andata, non ho aspettato nemmeno a salutarlo.  Sono incazzata nera, io ero pronta a sposarmi con  un perfetto sconosciuto. Ma il destino ha voluto che lei rimanesse incinta.  Ora mi ritrovo a casa mia, con dei energumeni che  fanno da guardia a casa mia. Ordini del signor conte, io li avevo pregati di andare via, ma loro devono lavorare. 

Così a  casa mia viviamo, io, la mia gattina, Lucien e due  della sicurezza.

Così questa mattina mi sono svegliata con il telefono che suonava era il negozio di abiti da sposa, il mio abito  è pronto. Così mi viene una brillante idea mi faccio portare il vestito a casa.

Ma non per indossarlo, lo appenderò al mio armadio e lo guarderò ricordandomi che non mi devo fidare più di nessuno.

Sono passati sei mesi da quando me ne sono andata, sei mesi strani, mio figlio ha compiuto dieci mesi e io sono incinta.

Sono incinta di cinque mesi, l'ho scoperto una mattina dopo due mesi che ero tornata a casa mia.  

Mi sentivo spossata e avevo un ritardo mostruoso, così sono andata dal medico e da lì mi ha confermato che sono incinta. Così gli chiedo com'è possibile che io sia incinta visto che assumevo la pillola ogni sera, da quello che avevo capito  la pillola a me non fa effetto ma rallenta solamente le gravidanze. 

Quindi sono di nuovo incinta.

Lui ogni mese manda dei regali a mio figlio,  il mese scorso gli ha mandato una camion pieno di giocattoli e costruzioni. due mesi fa gli ha comprato il girello e delle nuove tutine.

E poi altre cose che a noi non servivano, in tutto questo lui si è sposato con la sua ex due settimane dopo che noi ci siamo lasciati. 

Adesso lui ha la sua contessa quella giusta,quella che doveva essere di diritto la sua sposa. Da quando me ne sono andata da lì non ho mai pianto e non lo farò nemmeno adesso.

Questo mi insegna di non fidarmi  mai più di nessuno,  lo faccio per questi bambini. Non so come andare avanti non ho un lavoro e nemmeno qualcuno a cui fare affidamento, tra poche settimane le guardie del corpo se ne andranno e io rimarrò sola senza nessuno a proteggerci.

Oggi ho una visita per sapere se il bambino sta bene e se è un  maschio o una femmina.

Così sono seduta  qui ad attendere il mio turno.

Quando entrano dalla porta proprio quelli che  non dovevano entrare in questo studio, siamo solo noi tre e l'infermiera.

"Signorina Jackson tocca  a lei." dice l'infermiera dopo pochi minuti. 

Meno male che indosso il cappotto ancora sennò si sarebbe vista la pancia.

Mi alzo è prendo il passeggino con Lucien che dorme, ma l'infermiera mi ferma.

"Può restare qui, non c'è bisogno che porta anche lui. Lo tengo io molto volentieri."
"Ho paure che se si sveglia e non mi trova piange."
"Sono specializzata in educazione infantile so come prendere un neonato o bambino."
"Va bene." dico.

Sento gli occhi di Alfredo addosso e non vedo l'ora di entrare.

Subito la dottoressa mi fa pesare.

"Sei nella norma, stai assumendo i chili giusti, complimenti."
"Grazie."
Mi fa stendere e mi versa il gel per l'ecografia, sento il battito del suo cuore e vorrei che Alfredo fosse qui, ma  non può lui ha un'altra. Mi sento che sto per scoppiare a piangere e ci manca pochissimo.

"Per essertene accorta dopo quasi due mesi, il feto sta bene.  Cresce bene, e il cuore è forte."
"Davvero." Ecco sto per piangere.

"E' una femminuccia, ed è quasi formata." dice continuando con l'ecografo.

Cercasi una moglie per il conteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora