Rose.
I giorni trascorrono tutti uguali e quando entro all'ottavo mese di gravidanza il mio cuore gioisce.
Alfredo viene tutti i giorni a trovarmi, ma e da un po che non si vede, so che sua moglie ha partorito due giorni fa, ma in un altro ospedale.
Quindi mio figlio è rimasto a casa loro con Brian e Tomas, io sono loro grata per prendersi cura del mio bambino. Non vedo l'ora di uscire da qui.
Oggi sto passeggiando nel corridoio insieme ad un'infermiera e alla guardia del corpo.
Ho il telefono con me e chiamo quello di Brian.
"Pronto!" risponde.
"Ehi, come va? Dov'è mio figlio?" domando.
"Sta giocando con Kevin e Tomas."
"Gira la telecamera voglio vederli." dico.
"Ok." appena lo fa vedo il mio bambino che gioca e ride come un matto per quello che fanno Tomas e Kevin.
"Lucien, girati." lo chiamo.
"Mama." dice battendo le manine.
"Ti stai divertendo?" domando.
Annuisce e mi sorride, ma quanto è bello e mi somiglia. Non somiglia per niente a lui. Non deve nemmeno somigliargli.
Parlo anche con Kevin e poi chiedo che fine a fatto Alfredo a Brian.
Mi dice che è impegnato con sua moglie e il loro bambino, che quando avrà dieci minuti liberi mi chiamerà.
Riattacco ma non mi sento affatto tranquilla."Voglio andare a sdraiarmi." dico all'infermiera.
Mi riportano nella mia camera e mi siedo sulla poltrona.
Prendo il cell e gli mando un sms.
*Ehi, come stai. Potevi dirmelo che non venivi per un po. Sai la bambina si è mossa e ha scalciato. Lo ammetto mi manchi, vorrei scrivere altre cose, ma voglio sapere come stai!* lo rileggo e lo invio.
Mi sento sola in questo periodo, non parlo con nessuno che non sono le infermiere o i medici. Non ci sono altri pazienti nella mia camera e leggo soltanto. Leggo di parti e cose per bambini e tutto quello che ho letto, non ne ho fatto una giusta con Lucien. Ma poi penso al sorriso di mio figlio e sono orgogliosa di come lo sto crescendo.
Passa un'altra settimana e io incomincio a preoccuparmi, sento mio figlio ogni giorno ma di Alfredo nemmeno l'ombra. Nemmeno ha risposto ai miei messaggi. Sono preoccupata, lui non tarda mai ad arrivare o se non può venire mi chiama.
*Sarà successo qualcosa a sua moglie o al suo bambino? Spero di no.* mi rispondo subito.
Una mattina dopo che sono trascorsi quasi due mesi da quando non lo vedo e io entro al nono mese di gravidanza. Lo vedo entrare nella mia stanza. Il mio cuore si ferma, anche se e trasandato e con le occhiaie è sempre bellissimo. Lo guardo negli occhi ha uno sguardo triste.
Appena entra viene subito da me e mi abbraccia, non capisco il suo comportamento.
"Che succede?" domando.
"Nulla, voglio solo abbracciarti." risponde.
Non dice nulla e io ho tante domande da fargli, ma resto muta.
Quando si stacca da me, ha gli occhi lucidi.
"Che hai?" chiedo.
"Nulla, solo stanchezza il bambino non ci fa dormire." risponde.
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Cercasi una moglie per il conte
Chick-LitAlfredo è un conte senza un casato, vive con un mantenimento passatogli dall'avvocato del nonno, lui unico erede di un casato estinto. Per riscattare l'eredità lasciata a lui in quanto portatore del nome del nonno; deve sposarsi. Rose è una giovane...