Capitolo 14

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Rose.

I  giorni trascorrono tutti uguali e quando entro all'ottavo mese di gravidanza il mio cuore gioisce.

Alfredo viene tutti i giorni a trovarmi, ma e da un po che non si vede, so che sua moglie ha partorito due giorni fa, ma in un altro ospedale. 

Quindi mio figlio è rimasto a casa loro con Brian e Tomas, io sono loro grata per prendersi cura del mio bambino. Non vedo l'ora di uscire da qui.

 Oggi sto passeggiando nel corridoio insieme ad un'infermiera e alla guardia del corpo.

Ho il telefono con me e chiamo quello di Brian. 

"Pronto!"  risponde.

"Ehi, come va? Dov'è mio figlio?" domando.

"Sta giocando con Kevin e Tomas." 

"Gira la telecamera voglio vederli." dico.

"Ok." appena lo  fa vedo il mio bambino che gioca e ride come un  matto per quello che  fanno Tomas e Kevin.

"Lucien, girati." lo chiamo.

"Mama." dice battendo le manine.

"Ti stai divertendo?" domando.

Annuisce e mi sorride, ma quanto è bello e mi somiglia. Non somiglia per niente a lui. Non deve nemmeno somigliargli. 

Parlo anche con Kevin e poi chiedo che fine a fatto Alfredo a Brian.

Mi dice che è impegnato con sua moglie e il loro bambino, che quando avrà dieci minuti liberi mi chiamerà.
Riattacco ma non mi sento affatto tranquilla.

"Voglio andare a sdraiarmi." dico all'infermiera.

Mi riportano nella mia camera e mi siedo sulla poltrona. 

Prendo il cell e gli mando un sms.

*Ehi, come stai. Potevi dirmelo che non venivi per un po. Sai la bambina si è mossa e ha scalciato. Lo ammetto mi manchi, vorrei scrivere altre cose, ma voglio sapere come stai!* lo rileggo e lo invio.

Mi sento sola in questo periodo, non parlo con nessuno che non sono le infermiere o i medici. Non ci sono altri pazienti nella mia camera e leggo soltanto. Leggo di parti e cose per bambini e tutto quello che ho letto, non ne ho fatto una giusta con Lucien. Ma poi penso al sorriso di mio figlio e sono orgogliosa di come lo sto crescendo.

Passa un'altra settimana e io incomincio a preoccuparmi, sento mio figlio ogni giorno ma di Alfredo nemmeno l'ombra. Nemmeno ha risposto ai miei messaggi. Sono preoccupata, lui non tarda mai ad arrivare o se non può venire mi chiama.

*Sarà successo qualcosa a sua moglie o al suo bambino? Spero di no.* mi rispondo subito.

Una mattina dopo che sono trascorsi quasi due mesi da quando non lo vedo e io entro al nono mese di gravidanza. Lo  vedo entrare nella mia stanza. Il mio cuore si ferma, anche se e trasandato e con le occhiaie  è sempre bellissimo. Lo guardo negli occhi ha uno sguardo triste.

Appena entra viene subito da me e mi abbraccia, non capisco il suo comportamento. 

"Che succede?" domando.

"Nulla, voglio solo abbracciarti." risponde.

Non dice nulla   e io ho tante domande da fargli, ma resto muta.

Quando si stacca da me, ha gli occhi lucidi.

"Che hai?" chiedo.

"Nulla, solo stanchezza il bambino non ci fa dormire."  risponde.

Cercasi una moglie per il conteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora