Capitolo 11

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Alfredo.

Quando mi sveglio e vado nella sua stanza e non la trovo ci rimango male, ma è meglio così è lei quella più forte di me ed e lei che ha preso la decisione giusta.

Quindi ora mi trovo nella sua camera a  pentirmi  di come ho gestito le cose.

Mi pento sopratutto perché me ne sono innamorato, mi sono innamorato di lei. Rose era una ventata di aria  fresca. 

Nei due giorni successivi la mia casa viene stravolta dal ritorno di Ingrid, ma io non sono più innamorato di lei. Solamente c'è il bambino,  che è arrivato in un momento meno opportuno di questo. 

Io sto per sposare la donna che dovevo sposare anni fa,  che avremo un figlio come anni fa. Ma non sono emozionato per questa cosa, le cose si sono messe apposto.

Da quel giorno sono passati sei mesi, sei mesi che mettiamo a posto la cameretta per questo bambino. Ci siamo sposati  due settimane dopo che lei è venuto a stare da me. 

"Amore mio, domani abbiamo la visita dalla dottoressa . Ci dirà quando nascerà e se si vede il sesso." dice emozionata.

"Va bene. E' sempre la dottoressa che ti ha consigliato mia madre."

"Sì." dice lei entusiasta.

La saluto ed esco, lei sa che sto andando in ufficio, ma devo passare da un posto.

Prendo la macchina senza autista e parto, appena arrivo nascondo la macchina sempre nello stesso posto da sei mesi.

La vedo Rose, sta ballando con suo figlio mentre lui ride con gioia. Mi manca anche lui, e loro mancano a Kevin che è di nuovo  solo. 

Ingrid non ne vuole  sapere di lui.

Da sei mesi a questa parte non faccio che mandare regali a Lucien,  il mese dopo che sono andati via gli ho regalato delle tutine e delle nuove scarpine, il secondo mese un girello perché  iniziasse a correre per casa nell'attesa che cammini, dal terzo mese gli ho regalato tanti giocattoli e altre cose, tutte scelte da me.

 Ma poi ho fatto l'errore di fargli portare un borsone con tutte cose che potessero servire al bambino. Me li ha rimandati indietro con tanto di biglietto.

*Smettila!!* Ma io ho continuato fino a due giorni fa che gli ho regalato altri vestitini perché ormai è grande e si devono sostituire.

Le ho lasciato ancora la scorta, perché i giornalisti ancora la perseguitano.

La guardo per un ultima volta per oggi, domani tornerò alla stessa ora e me ne vado. Sembro uno stalker. 

Vado al lavoro, siamo a buon punto con i lavori. Tra due mesi apriremo il primo e poi ci estenderemo in tutte le località.

Quando ritorno a casa è sera tardi, trovo mia moglie già a letto.

"Come mai sei già a dormire?" domando.

"Sono stanca in questi giorni, sai la gravidanza mi sta uccidendo."
"Non sei divertente." dico baciandole la guancia.

"Sono stanca perché oggi ho sistemato la camera del bambino."

"Ci sono le cameriere e Marzia che possono aiutarti, non fare tutto da sola."

"Ok, ma mi annoio. Tu non ci sei mai." 

"Sono impegnato con gli alberghi e oggi avevo un'incontro con  mio cugino Alberto. Lo conosci no?" domando.

"Certo, che deliziosa persona che è." dice.

"Si sposa, vuole che gli faccio da testimone." 

"Si sposa? E' con chi?" domanda.

"Con una ragazza, stanno insieme da molti anni. Tu non lo vedi da quando ci siamo lasciati.
"Già. Allora come sta lei?" domanda.
"Lei chi? "chiedo.

Cercasi una moglie per il conteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora