Rose.
Dopo avermi tranquillizzato e aver messo a letto mio figlio, inizio a prepararmi. Io non sono pronta per questa cena non sono pronta a diventare moglie di nessuno e soprattutto non voglio diventare contessa. Sono troppo giovane, ma si tratta di lavoro. Lo faccio per Lucien, lo faccio per il suo futuro. Indosso il mio abito rosso lungo che ho trovato nell'armadio appena sono entrata e della mia misura, ho sempre adorato i vestiti. Questo e lungo fino ai piedi con lo spacco fino al ginocchio e sul seno non ci stava il reggiseno.
Ero quasi pronta quando bussano alla porta. Al mio "avanti" entra una cameriera che si occuperà di mio figlio. E diversa dell'altra cameriera quella non mi piaceva e questa sembra più affidabile. Sto per mettermi le scarpe rosse e prendere il cellulare quando bussano un'altra volta. Al mio "Avanti" entra Alfredo.
Mi guarda come se mi vedesse per la prima volta e poi si schiarisce la voce. Anche io lo guardo, è bellissimo. Indossa uno smoking nero.
Si schiarisce la voce.
"Sei pronta, fuori ci sono i primi invitati e giornalisti per fare l'annuncio. Ma entreranno solo
gli invitati. Io farò l'annuncio e poi andranno via."
"Io non voglio vedere i giornalisti. Si chiederanno chi sono e indagheranno sulla mia vita." dico ."Non hai nulla da nascondere, così come non ne ho io. Nessuno indagherà."
"Io ho un figlio. E quando uscirà la notizia che ci sposeremo, io devo proteggere Lucien."dico non posso svelare ogni cosa.
"Ho pensato a qualcosa per quando uscirà la notizia di tuo figlio noi saremo già sposati." dice.
"Cosa hai pensato?" domando.
"Sposiamoci il mese prossimo e ti dirò tutto. Per tutti sarai Rose stasera non ci saranno altri nomi. Solo la nostra serata."Accetto non ho altro da perdere e lo faccio per mio figlio. Non ci saranno innamoramenti tra di noi.
Scendiamo in salotto e ci sono già gli ospiti per la cena. E gli giornalisti assatanati per scoprire chi sono e quando ci sposiamo.
Passiamo mezz'ora a rispondere alle domande, e finalmente annuncia la data del matrimonio. Ci sposiamo fra un mese Alfredo rivela che ci conosciamo da un anno e un mese e che quando sono entrata nella sua vita lui non pensa che sposarci. Quindi anche se lo conosco da ore, penso che questa storia possa andare.
Finalmente vanno via e per la cena rimangono si e no una cinquantina di persone.
Ci sediamo al tavolo e io penso ad una scusa per salire da Lucien. E' ancora presto per dargli da mangiare, quindi mi godo questa cena.
Iniziano i balli e il primo lo apriamo noi.
"Sei bellissima stasera, ancora non te l'ho detto."sussurra.
"Pensi che ti creda, stiamo dando ciò che vogliono." dico.
"Tra poco ci sarà la promessa di fidanzamento quindi sforzati a non essere antipatica."
"Lo faccio per mio figlio." sussurro a denti stretti.
Mi tiene stretta sulle note di una canzone bellissima.
"Come si chiama questa canzone?" domando.
"L'ha scelta l'addetto alla musica, non so che canzone sia."
"Ok." continuiamo a ballare.
Quando la musica finisce, c'è il taglio della torta, ma prima ci sono le promesse.
"Io Marco Alfredo Medina ultimo conte del casato Medina, prendo te come fidanzata e promessa sposa. Ti sarò fedele e ti renderò felice." dice stringendomi le mani, poi ci sono gli applausi.
Mi mise un anello al dito con un diamante enorme che alla luce del lampadario era un tripudio di arcobaleni di tutti i colori.
Mi volto a guardare i visi degli invitati, sembra tutto finto, una finzione studiata a tavolino indipendentemente dalla sposa scelta.
"Io Rose,prendo te come fidanzato... e promesso sposo." sto dicendo le sue stesse parole. "Ti sarò fedele e ti renderò felice." dico stringendogli le mani.
Partì un'applauso e poi ci fu il primo bacio che sancì questa promessa. Sentì un batticuore e le sue labbra ancora sulle mie dopo che ci eravamo separati.
"Potevi essere più fantasiosa." mi sussurrò al mio orecchio.
"Non sapevo che dire e le tue parole erano appropriate." dissi.Tagliammo la torta e dopo aver scattato una miriadi di foto, con una scusa salgo in camera mia.
"Signora suo figlio e stato cambiato e messo di nuovo a dormire, ma è ora della pappa." disse la cameriera.
"Grazie, ma non vada via."
Presi Lucien e iniziai ad allattarlo, facendo attenzione a non sporcarmi.
Ero ancora stordita per la serata e per il bacio, sopratutto per quello.
Perdo mezz'ora ad allattare mio figlio e sistemarlo, richiamo la cameriera e io esco dalla mia camera. E quasi mezzanotte quando esco.
Sto per scendere le scale, quando vedo quello che da qualche ora è il mio fidanzato salire le scale e venire da me.
"Stavo per scendere." gli dico.
"Dobbiamo parlare." dice.
"Ok." dico.
Mi prende per un braccio e mi trascina verso la camera accanto alla mia.
"Dobbiamo presentare nostro figlio." dice.
"Nostro?" domando.
"Sì. Non hai capito che ho detto che ci conosciamo da un anno e mezzo e che ormai il danno e fatto e presenterò tuo figlio come mio."
"Ma non puoi farlo, non erano questi i patti.""Ho bisogno di te e tuo figlio per accelerare le cose e per avere quello che mi serve."
"Ma non puoi farlo. Non puoi decidere così. Devo proteggere mio figlio. E se volessero la prova del DNA?" domando.
"Nessuno chiederà nulla." dice.
"Io non lo so devo pensarci." dico.
"Hai tempo fin dopo le nozze." dice.
"Va bene." dico.
Scendiamo dagli invitati, non sono più in vena di festeggiare. Non era quello che avevamo accordato in mattinata.
Non vedo l'ora di andare a dormire e dimenticare questa giornata.
All'una vanno via tutti e io dopo aver salutato gli invitati, scappo per andare in camera mia.
"Rose aspetta." dice.
"Sono stanchissima e devo cambiare Lucien." dico.
"Tuo figlio dorme, dobbiamo chiarirci."
"Hai cambiato idea sulla tua idea strampalata?" domando."No."
"Allora ci vediamo domani." e me ne vado.
Non voglio discutere con lui. Sono troppo esausta.
Mi chiudo in camera mia e finalmente respiro.
Non sono pronta ad affrontare i genitori di LUI. Lui che ha fatto di tutto per distruggermi.
Io non voglio esporre mio figlio all'opinione pubblica. Ma non voglio dover raccontare ogni cosa ad Alfredo non sono pronta.
STAI LEGGENDO
Cercasi una moglie per il conte
ChickLitAlfredo è un conte senza un casato, vive con un mantenimento passatogli dall'avvocato del nonno, lui unico erede di un casato estinto. Per riscattare l'eredità lasciata a lui in quanto portatore del nome del nonno; deve sposarsi. Rose è una giovane...