Capitolo 5

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Alfredo.

Siamo rientrati dal quartiere dove abita la mia futura sposa, non pensavo che la gente fosse così cattiva.

La lascio e lei sale le scale per andare sia dal figlio che a provarsi i vestiti per la cena di questa sera. Mentre lei prendeva le sue cose ho inviato un messaggio a Marzia e lei ha provveduto a quello che serviva.


Quindi non mi resta che aspettare che si faccia l'ora della cena.

Vado nel mio ufficio e inizio un paio di chiamate per gli Hotel che sto per aprire.

Ingrid è partita quindi non ho da temere che lei faccia una comparsa per qualsiasi cosa.

Nemmeno dieci minuti che inizio le telefonate, entra Rose in lacrime.

Inizia a balbettare il nome del figlio e nelle mia mente rivedo la morte del mio di figlio.

La fisso in trance, lei ha lo sguardo perso e quando le dico.

"Cosa è successo." lei mi sviene tra le braccia.

La soccorro e la metto sul divano. Quindi chiamo sia Bianca che Marzia, la lascio con loro e salgo nella camera di Rose.

Ma del corpicino del bambino non c'è nulla.

Cerco la cameriera a cui lo abbiamo affidato e di lei nemmeno l'ombra.

Inizio ad avere paura e interrogo gli altri domestici.

Del bambino nemmeno l'ombra.

Poi passo davanti alla finestra e vedo una capigliatura rossa e un bambino.

Il mio cuore si ferma per un istante, il sollievo è tanto. Il bambino è vivo e con Ingrid e la cameriera.

Corro letteralmente fuori e mi calmo quando sono a cinque metri da loro.

"Ingrid." la chiamo calmo.

"Amore, guarda che bel bambino somiglia al nostro Anthony." dice commossa.

"Che dici lui non gli somiglia." dico.

"Ma come no. Questo è il tuo regalo per me. Volevi un figlio e c'è lo abbiamo ancora. Sai lo chiamerò Andrea." dice contenta.

Maledizione!!!!!!

"Ingrid per favore. Lui non è nostro figlio e non è un regalo per noi. Lui è il figlio di Rose, della donna che sposerò. E il bambino ha bisogno della sua mamma."
"L'ho trovato solo nella sua camera in lacrime." dice.

"Non è vero ero con lui." dice la cameriera.

Le faccio cenno di stare zitta.

"Ingrid, posso tenere il bambino?" domando.

"No. Tu vuoi portarlo via come hai fatto con Anthony."

"Anthony è morto per insufficienza cardiaca, non potevamo fare nulla. I medici erano degli incompetenti."

"I medici hanno ucciso nostro figlio e tu vai avanti come se niente fosse e ti sposerai. Quindi lasciami questo bambino." dice in lacrime.

"Dammi il bambino Ingrid, dammelo non è nostro figlio. " le intimo."Io voglio solo proteggerlo.  Ma tu non capisci.""Io capisco Ingrid.""La cameriera non c'era era da solo e piangeva così tanto che ho avuto paura e l'ho preso. Ma non volevo e non gli farò del male." in lacrime."Sai Ingrid hai fatto bene, ora dammi il bambino per favore. Lo daremo di nuovo a sua madre. E tu puoi partire in pace, hai protetto questo bambino.""Io... va bene, amore mio perdonami." sta per darmi il bambino quando sento gridare è Rose che corre verso di noi in lacrime la fermo in tempo."Lucien, sono qui."grida in lacrime. Pensavo di avere più tempo.Invece già si è ripresa."Rose ascoltami, tuo figlio sta bene.  Ingrid sta per darmelo.Per favore calmati."

"Lei vuole fargli del male." dice pronta a saltare alla gola di Ingrid.

"No. Lei lo ha protetto. Per favore ascoltami, parleremo con Ingrid appena ci darà il bambino. Okay?" le dico per tranquillizzarla.

Lei annuisce e si mette da parte, Ingrid mi da il bambino e Rose si avvicina per prenderlo in braccio e inizia a cullarlo.

"Stai bene tesoro mio. Non mi allontanerò più da te." gli promise lei.

"Io ero nei corridoi del piano di sopra, quando ho sentito tuo figlio piangere e sono entrata era da solo. Era tutto rosso e l'ho preso in braccio. La cameriera e entrata dopo. Te lo giuro Rose, tuo figlio era da solo, era tutto rosso per lo sforzo di piangere. La cameriera a cui lo hai affidato non c'era e quando l'ho preso in braccio si è calmato. Glielo detto a lei che lo portavo fuori." spiegò Ingrid.

"Io... non so se ti credo. Però non gli hai fatto del male. Per questo ti ringrazio. Lucien è l' unica cosa buona che ho fatto in vent'anni." dice lei mentre tiene a se suo figlio.

"Perdonami Alfredo. Io non volevo fargli male." continua Ingrid.

Rose ci lascia soli e io stringo a me Ingrid. Lei è la donna che ho amato per una vita intera e che il destino a deciso di separarci per sempre dopo la morte di nostro figlio.

"Ingrid lo sai che io ci sarò per sempre e che ogni volta che tornerai io ci sarò." le dissi.

"Non tornerò mai più. Se questo ti preoccupa io andrò via e non ci rivedremo mai più."

"Dove andrai?" domandai.

"In giro per il mondo e poi mi ritirerò in campagna. Hai presente la casa che avevamo visto quando ero incinta. Beh l'ho comprata era ancora in vendita dopo anni."

"Sono contento per te." le dissi.

Dopo un ora lei partì e io potei preparami in pace.

Ma non avevo fatto i conti con la mia futura sposa.

Cercasi una moglie per il conteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora