Capitolo Sedici

421 23 1
                                    

Louis' pov

Quello che mi ritrovai davanti, una volta aperta la busta, mi sconvolse. Rimasi letteralmente di stucco, la mia mascella probabilmente aveva toccato il pavimento.

"Oddio." sussurrai mentre fissai l'oggetto che avevo tra le mani.

Il contenuto delle busta era una fotografia. Essa raffigurava Harry, con gli occhi bendati, e le mani e i piedi legati, mentre la sua faccia era piena di graffi e lividi.

Volevo urlare in quel momento. Stavano maltrattando il mio Harry, non potevano permettersi di farlo.

Ripresi la busta tra le mani, buttandoci l'occhio all'interno, vedendo che c'era dell'altro.

Presi il foglio bianco all'interno della busta e lo aprii.

"Spero vi sia piaciuto il regalino. Domani, 6 Giugno, ore 10 del mattino, cinquantamila sterline in una valigetta, vicino la Torre dell'orologio o Big Ben, come preferite chiamarla. Fate bene la vostra scelta, mr. Tomlinson."

Quelle parole mi fecero raggelare il sangue, dove avrei trovato cinquantamila sterline entro il giorno successivo? Non era umanamente possibile, non possedevo una somma simile, ma per Harry avrei fatto di tutto.

Non potevo lasciarlo morire, dovevo salvarlo prima che fosse troppo tardi per farlo.

Ero in ansia, non riuscivo a smettere di pensare a cosa avrei dovuto fare. Non sarei mai riuscito a trovare cinquanta mila sterline entro il giorno successivo senza dirlo a nessuno. Era un'impresa impossibile, ma per Harry avrei venduto la mia anima anche al diavolo in persona.

"Posso?" sentii mentre qualcuno bussò alla mia porta. Annuii e misi subito da parte la foto, infilandola nella busta e nascondendo quest'ultima sotto il mio sedere, cosicché nessuno potesse vederla.

"Come stai?" mi chiese Danielle sedendosi di fianco a me ed appoggiando una mano sulla mia coscia, accarezzandola.

Stavo veramente pensando di averla illusa, a volte. Vedevo come lei era così vicina a me e mi sembrò di averle dato troppa 'confidenza', nel senso che lei pensava di poter avere qualcosa di più nonostante sapesse che c'era Harry nella mia vita.

"Come vuoi che stia?" risposi ironicamente mentre una risatina nervosa lasciò le mie labbra, lasciando spazio subito dopo ad un triste sorriso. Non sapevo nemmeno io cosa mi prendeva ma sapevo solamente che volevo riavere Harry con me.

"Mi dispiace, vorrei poter fare qualcosa." disse e si accese una lampadina nella mia testa, lasciando spazio ad una malsana idea che mi invase la mente in un attimo.

"Forse puoi. Hai almeno cinquantamila sterline  da prestarmi? Te le restituirò, giuro, ma è questione di vita o di morte." dissi velocemente e la guardai con uno sguardo supplicante, forse anche da cucciolo, cercando di convincerla.

Il suo sguardo incontrò il mio, velocemente, e vidi la sua corazza crollare, cedendo con solo lo sguardo, prima che potesse acconsentire totalmente.

"Potrei avere quei soldi, te li darò ad una condizione." sospirai. Sono davvero disposto a tutto per Harry? Si, lo ero. Accettai prima ancora di ascoltare la condizione, sapevo che sarebbe stato qualcosa che non mi sarebbe piaciuto tantissimo.

"Dobbiamo andarcene, Louis." strabuzzai gli occhi guardandola sconvolto, non me lo sarei aspettato questo. Mi aspettavo una proposta di matrimonio, un bacio, una qualsiasi cosa che contenesse me e lei nella stessa frase, ma non mi aspettavo questa richiesta da parte sua.

Perché voleva andarsene? Lì non si stava malissimo, infondo mia madre non si vedeva quasi mai se non nell'orario dei pasti, lo stesso io ed Harry, o almeno lui prima che scomparisse... sembrava anche che avesse legato con Rose, chissà come. Comunque non capivo il perché volesse andarsene.

1864 | l.s. | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora