Proposito da: creepy_tail
Ship: Inghilterra x Francia
Rating: giallo
Gender: boy x boy
Punto di vista: 3^ persona
Idea: Inghilterra è uno studente che è appena arrivato ad un'importante università francese~~~
- E così, tu sei il nuovo arrivato? - chiese Francia con un sorriso arrogante al ragazzo seduto di fronte a lui in uno dei banchi di legno della classe. Lo studente alzò lo sguardo e rimase in un ostinato silenzio, l'espressione irritata. Si vedeva che non sopportava di stare lì.
- Ho sentito che vieni da una scuola inglese - continuò Francia, proprio nel momento in cui la campanella segnava il cambio dell'ora. L'altro si alzò, raccolse le sue cose e se ne andò dicendo seccamente - Lasciami in pace, per favore -
Inghilterra si avviò a passi pesanti verso l'aula della lezione successiva. Ancora non capiva perché era stato costretto a trasferirsi in quell'università francese, così lontana dai suoi amici, dalle cose che conosceva. E, in più, quel ragazzo aveva iniziato a fargli domande a raffica, quel bulletto. Si comportava come una primadonna, sempre alla ricerca di attenzioni. E l'aveva capito da una conversazione di dieci minuti!
Le altre lezioni passarono tranquillamente e alla sera Inghilterra tornò nella sua stanza da solo. Si sedette sul letto e si mise a guardare soffitto.
Gli mancava il suo paese.
Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta. Si alzò e andò ad aprire, trovandosi davanti Francia.
- Che vuoi ancora, te?! -
- Ecco... mi dispiace se mi sono comportato da bullo... -
Inghilterra sospirò - Nessun problema. Ma perché sei venuto a scusarti? -
- Mi sembri spaventato... anch'io quando sono arrivato qui per la prima volta ero molto confuso ed è stato orribile. I primi mesi li ho vissuti malissimo... quindi... non voglio che succeda anche a te... -
Inghilterra rimase in silenzio, guardandolo. Francia abbassò lo sguardo, pensando che lui non volesse il suo aiuto, ma poi il ragazzo alzò gli occhi al cielo e si spostò per lasciarlo entrare nella sua camera. Si sedettero affiancati sul letto, le schiene appoggiate alla parete. Con sorpresa di Francia il nuovo arrivato non cercò di negare quello che gli aveva detto, anzi partì in quarta per risolvere tutto.
- Cosa proponi? Tu cos'hai fatto per ambientarti? -
- Beh, potresti cominciare dicendomi come mai non ti trovi bene! -
Inghilterra soppesò l'idea per qualche secondo, poi iniziò a parlare, gettando fuori tutti i dubbi che aveva. Non l'aveva fatto consciamente, ma era come togliersi un peso e Francia era un bravo ascoltatore.
Da parte sua Francia stava provando un mix completamente nuovo di emozioni. C'era qualcosa nell'espressione di Inghilterra che gli faceva battere il cuore. In più adorava il suo accento, così diverso e affascinante.
Passarono la nottata a parlare, scherzare e divertirsi.***
Erano passate tre settimane da quando Inghilterra era arrivato in quell'università ed erano tre settimane che si divertiva come non aveva mai fatto nella sua vita. Francia poteva sembrare in un certo modo all'inizio, ma quando lo si conosceva diventava un ragazzo dolce e gentile, che teneva alle persone a cui voleva bene.
Ormai si sedevano sempre vicino alle lezioni e così, quando il professore di astronomia creò i gruppi per un esperimento, li mise insieme.
Francia fece un occhiolino ad Inghilterra e quella sera, radunate coperte, cuscini, un telescopio e dei dolci, si misero sul tetto del dormitorio.
- Pronto? - chiese Francia, avvolto in un pile e con la bocca piena di Mon Chéri.
- Sì! - rispose l'altro, regolando il telescopio e mettendosi accanto al ragazzo con un quaderno in mano per prendere appunti.
Era mezzanotte quando finirono di fare mappe stellari e di mangiare. Rimasero lì, nascosti sotto una coperta per proteggersi dal freddo, a guardare l'enorme disco della luna sopra di loro.
- È molto romantica, non trovi? - chiese ad un tratto Francia, accoccolandosi contro Inghilterra, nonostante fosse più alto di quest'ultimo.
- Già... - mormorò lui, arrossendo e con il cuore che batteva a mille. Francia gli rivolse un'occhiata, se ne accorse e sollevò la testa per baciarlo. Inghilterra ricambiò sorpreso, ma si staccò quasi subito. Aveva baciato Francia. Aveva baciato un ragazzo.
- T-tutto ok? - chiese preoccupato tale ragazzo.
- Sì, tranquillo - sorrise e lo tirò a sé in un abbraccio liberatorio. Aveva accettato il fatto che era gay fin da quando aveva conosciuto bene Francia, si era innamorato perdutamente di quel galletto fin da subito.
Rimasero vicini, poi Francia rotolò su un fianco e bloccò Inghilterra sotto di lui con un sorriso malizioso in volto.
- Francia, no - lo rimproverò il prigioniero, arrossendo.
- Francia sì! - appoggiò di nuovo le labbra sulle sue, come se fossero una droga da cui era in astinenza. Ad un certo punto Inghilterra disse - Guarda che anche se sono più basso io non lo prendo in culo -
Scoppiarono a ridere entrambi. La mano di Francia scivolò con innocenza sui pantaloni di Inghilterra, per poi scivolarci dentro.
- Chi ha detto che per me è un problema? - sorrise il ragazzo, gli occhi blu che brillavano come due pietre preziose nella notte.[Ehi, spero che sia di vostro gradimento, se devo dire la verità su questa ho avuto qualche difficoltà, avevo troppe idee che insieme non potevano funzionare, ma alla fine ho optato per qualcosa di semplice e carino (a mio parere).
Stavo pensando di organizzare qualcosa per Natale (ho già pronto un capitolo speciale) ma ho bisogno di una vostra risposta a questa domanda: se facessi un ask sia su Countryhumans che su me, vi potrebbe interessare farmi domande personali?]