Spagna x reader - one-shot

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Proposto da: -_Nightmar3_-
Ship: Spagna x reader
Rating: giallo
Gender: boy x girl
Punto di vista: 1^ persona (T/n)
Idea: T/n si è appena diplomata come ballerina e sta partecipando ad un apprendistato

~~~

Mi morsi il labbro e controllai per l'ennesima volta che il mio vestito fosse bello stretto e perfetto. Ero appena uscita dalla scuola di danza ed ero stata mandata a fare un apprendistato in una delle più famose compagnie di ballo della città.
- Sei pronta? - mi chiese una piccola ragazza delicata, la produttrice, aprendo il sipario e rivolgendomi un enorme sorriso. Era una persona deliziosa e mi stava aiutando molto a non entrare nel panico.
- Sì! - esclamai, prendendo un lungo respiro e seguendola sul palco in legno. La ragazza si sedette su una poltrona in platea e mi disse - Perfetto, T/n, prova l'assolo della quarta scena, poi ti faremo conoscere il tuo partner -
Annuii e mi misi al centro dello spazio libero, sotto gli enormi riflettori scintillanti. Socchiusi gli occhi per concentrarmi e iniziai a muovermi leggera nell'aria, ogni passo aggraziato, ogni mano sollevata che sembrava leggera come una piuma. Lentamente il balletto prese forma e lo conclusi con un unico salto in cui mi sentii volare.
- Brava! - mi applaudiva la produttrice e io arrossivo, ma poi una voce maschile commentò - Non male, ma la danza classica ti rende rigida -
Alzai la testa di scatto offesa, ma non riuscii a rispondere male perché mi trovai davanti lui: la stella della compagnia, il signore dello spettacolo, il maestro dei balletti, il primo danzatore.
- T/n, lui è Spagna. Spagna, T/n - disse la ragazza, ridacchiando. Spagna alzò un sopracciglio, squadrandomi dall'alto al basso. Indossava dei leggings neri, una camicia bianca piena di volute e che lasciava intravedere il petto muscoloso e un elegante cappello che ricordava quello dei cavalieri spagnoli del 1600.
- Sei nuova? - chiese.
Aprii bocca per rispondere, ma la produttrice mi precedette - Sì, è appena arrivata dalla scuola di danza classica, l'ho presa per l'apprendistato -
Notai con sorpresa (ma neanche troppa) che era pazza di Spagna. Lui alzò le spalle e ritornò a passo calmo e leggiadro dietro le quinte. Prima di sparire, però, si girò verso di me e disse - Continuo a pensare che tu sia sprecata come ballerina classica -

***

Quella sera, finite le prove, presa da un'enorme curiosità raggiunsi il camerino di Spagna e bussai. Poco dopo la porta con la stella dorata si spalancò e mi trovai davanti il ballerino, senza maglietta. Si appoggiò allo stipite della porta e ghignò - Guarda guarda chi si vede, il nuovo cigno -
Arrossii e abbassai lo sguardo.
- Che sei venuta a chiedermi? - continuò - Sei offesa? Vuoi imparare qualcosa? O vuoi solo stare un po' con me? - concluse malizioso.
Lo guardai male - In realtà sono solo qua per sapere. Secondo te che tipo di danza dovrei fare? -
- Vieni dentro, ti faccio vedere - obbedii e mi sedetti su un divanetto, mentre lui richiudeva la porta e si metteva al centro della stanza - Secondo me tu sei fatta per la danza latina. Come il tango -
- Il tango? -
- Esatto - mi porse una mano.
La afferrai e mi tiro contro di sé, tenendomi la mano destra nella sua, mentre l'altra mi cingeva il fianco. Ero talmente vicina a lui che divenni completamente rossa.
- Non l'hai mai fatto a scuola? - chiese, iniziando a farmi volteggiare per la stanza seguendo un ritmo immaginario.
- Poco... - ammisi e cercai di ricordare qualcosa. Quando con una volteggia mi riportò verso di lui alzai una gamba e gliela avvolsi intorno alla coscia.
- Ci siamo! - esclamò lui annuendo - Questo è il tango! -
Continuammo a ballare per un po' e lentamente mi resi conto che ero davvero portata per il tango, mi piaceva anche di più della danza classica. Mi faceva sentire più libera, più selvaggia, più potente.
Ma il tango era la danza della passione e per colpa dei passi continuavo a far scontrare il mio bacino contro quello di Spagna. Ad un certo punto alzai gli occhi sui suoi, divertiti, e mi morsi un labbro sentendo il mio corpo che pulsava per l'eccitazione. Lui sembrò accorgersene, perché mi baciò, sbattendomi contro il muro.
Ansimai, ricambiando e stringendo forte le gambe per cercare di contenermi, ma non ce la facevo.
- Che ne dici se proviamo un altro tipo di ballo? - mormorai imbarazzata.
- Idea meravigliosa - ghignò lui.

[Siamo a meno 6 one-shot dalla fine del libro, gente!]

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