Canada x Ucraina - one-shot

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Proposto da:
Ship: Canada x Ucraina
Rating: verde
Gender: boy x girl
Punto di vista: 1^ persona (Ucraina)
Idea: escono insieme e vanno a fare un giro in città

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Quel pomeriggio io e Canada eravamo usciti insieme, per la prima volta in modo ufficiale (anche se l'unica a saperne qualcosa della mia famiglia era Bielorussia) ed eravamo andati nel centro città, dove c'erano i più bei negozi e ristoranti di tutti i generi.
Ci eravamo già fermati in gelateria, dove Canada mi aveva offerto un gelato, da vero gentiluomo, e poi avevamo iniziato a passeggiare mano nella mano lungo le vetrine dei negozi di vestiti, sbirciando da fuori tutti quei bellissimi oggetti che nessuno dei due voleva o poteva permettersi.
Ad un certo punto, però, Canada si era bloccato davanti ad un manichino.
- Che succede? - chiesi, guardandolo curiosa.
- È perfetta - mormorò, incantato. Non appena si fu ripreso mi diede un bacio sulla fronte, mi disse di aspettarlo lì ed entrò nel negozio in tutta fretta, tirando fuori il portafogli. Rimase dentro una decina di minuti. Quando uscì notai che nascondeva qualcosa dietro alla schiena.
- Chiudi gli occhi! - esclamò felice.
- Ok - risposi con un sorriso, obbedendo. Mi mise qualcosa in testa e mi disse che potevo guardare. Mi trovai davanti la camera del suo telefono come specchio e rimasi a bocca aperta: aveva preso una corona dei miei fiori preferiti, i ranuncoli, e ci aveva fatto legare tanti nastri gialli e azzurri. Lo guardai senza parole e lui alzò le spalle - Ho saputo che la tua si è rovinata, quindi quando ho visto questa ho pensato che avrebbe potuto piacerti! Spero che sia di tuo gradimento, mia cara... -
- Certo che sì! - lo abbracciai di scatto e lui mi sollevò in braccio perché non dovessi sollevarmi sulle punte. Poi, non so precisamente cosa successe, ma mi ritrovai a baciarlo. Aveva le labbra morbide che sapevano di sciroppo d'acero, non volevo più staccarmene. Ma poi una voce familiare ringhiò - Ma che cazzo sta succedendo qua?! -
Ci girammo di scatto e ci ritrovammo davanti Russia, in pantaloncini e canottiera. Si avvicinò a Canada, erano quasi alti uguali, e si guardarono intensamente per qualche secondo, quindi mio fratello chiese - Cosa stai facendo con mia sorella? -
- Facciamo un giro insieme, passiamo il tempo - rispose lui, rimanendo vago. Aveva una luce pericolosa negli occhi che non mi sarei mai aspettata da lui, ma che iniziò a farmi sentire caldo. Mi accorsi che le mie guance stavano andando a fuoco.
Russia strinse gli occhi in due fessure sospettose - Va bene, ma se le fai di male ti troverò e te lo farò rimpiangere. Ah, la voglio a casa prima delle dieci, intesi? -
- Sissignore - rispose lui con un sorriso.
- Buon divertimento - si rilassò, diede una pacca sulla spalla a Canada e se ne andò camminando tranquillamente per le strade, le mani in tasca.
Il ragazzo si abbassò verso di me, felice come una pasqua - Ce l'ho fatta! L'ho affrontato, Ucri! -
- Ho visto, sei stato fantastico! - balbettai, ancora un po' presa dai pensieri poco casti su quel suo nuovo lato che avevo intravisto.
Mi prese per mano e riprendemmo il nostro giro. Ci fermammo in una pasticceria per assaggiare delle paste (di quel passo Canada mi avrebbe fatta ingrassare) e poi in un negozio di vestiti dove il mio ragazzo prese una nuovissima camicia a quadri blu, giusto per fare un piacere a me.
Adoravo essere viziata da lui e mi resi conto che avrei passato volentieri tutta la mia vita con lui.

[L'ho fatta più corta di quanto speravo, ma prego che sia venuta comunque carina. Mi sento davvero in colpa per non riuscire più a fare one-shot lunghe come un tempo, ma con tutto quello che mi sta succedendo ho la testa occupata e faccio fatica a concentrarmi. Comunque, mi fa piacere scrivere per voi, mi rilassa, quindi non mollerò! Sopportatemi finché questo periodo non passa, ho bisogno di supporto -w-]

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