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Credevo di star sognando, il ragazzo che aveva ormai "rubato" il mio cuore mi aveva appena baciato. Si staccò per un secondo, al contrario io mi feci coraggio e mi attaccai alle sue labbra facendo diventare quel bacio più appassionato, quando purtroppo suonò il campanello. Fantastico. Andre sbuffò e controvoglia si alzò per rispondere. La nostra pizza era arrivata. Scese a prenderla e appena tornò in casa notai che fosse parecchio frustrato. Lo guardai ridendo. 'Hey non credevo di farti quest'effetto in fondo era solo un bacio non c'è bisogno di rimanerci male se si è interrotto in questo modo, in fondo è arrivata la pizza' dissi pavoneggiandomi e facendogli spuntare un dolce sorrise. Inizialmente mi misi nel tavolo di fronte a lui, ma ovviamente mi fece spostare 'piccola non stare così lontana da me, mettiti sulle mie gambe' mi disse guardandomi fissa negli occhi, scesi dalla mia sedia e feci come disse. Dopo aver finito la pizza mi accorsi che fossero le 21:15. 'Andre mi sa che è ora che io vada a casa, devo prepararmi e rischio di non fare in tempo' dissi guardando il telefono facendo scorrere un po' di messaggi. 'Dai piccola altri 10 minuti, se vuoi ti puoi lavare qui' propose. 'No davvero, ho bisogno di fare le cose con calma ci vediamo dopo non me ne vado per sempre' gli diedi un bacio sulla guancia e mi accompagnò alla porta e sbuffando disse 'd'accordo alle 23:20 ti vengo a suonare e poi andiamo, ti farò conoscere anche Giulia, mia cugina, secondo me andrete molto d'accordo' 'Bene, noi vedo l'ora di conoscerla, adesso vado per davvero, a dopo bellissimo'.
Appena arrivata a casa mi iniziai a preparare. Per questa serata optai per un top a fascia nero, una gonna a vita alta nera di jeans, degli stivali col tacco alti poco più in giù del ginocchio color beige pitonato e, dato che mi sentivo troppo scoperta, misi una giacca di pelle sempre nera.  i miei lunghi capelli neri li avevo lasciati mossi e mi ero truccata in modo leggero giusto per dare un po' di tocco, indossai collane e orecchini e alle 23:10 ero pronta, approfittai per preparare una pochette con le cose che sarebbero potute essere utili e messaggiai Andrea visto che mi aveva rubato il telefono per salvare il suo numero. "Andre sono pronta, tu a che punto sei?"
Dopo un minuto sentii il mio telefono vibrare, mi aveva riposto "sono pronto anch'io, sto arrivando. inizia a scendere, non vedo l'ora di vederti piccola". Inevitabilmente sorrisi, mi piaceva quando mi chiamava piccola, in fondo era così, lui aveva 2 anni in più di me e quindi 19 e mi sentivo davvero protetta quando mi trovavo con lui. Nel mentre che lo aspettavo scesi in salone dove si trovava mia mamma. 'Amore sei bellissima, è da un po' di giorni che non parliamo per bene cosa succede?' mi chiese curiosa. In effetti era vero, io e mia madre avevamo un rapporto bellissimo ci dicevamo tutto e a causa del poco tempo che passavo in casa non ebbi mai l'occasione di raccontarle ciò che stesse succedendo. 'Ecco mamma, la prima sera che siamo venute qui ero scesa per fare un giro nel vicinato e ho incontrato un ragazzo, Andrea, ho passato tutti questi giorni insieme a lui, mi piace un sacco e credo di provare qualcosa per lui' ammisi guardando in basso mentre finivo il discorso. 'Sono contenta per te tesoro, spero che sia quello giusto, un giorno di questi, quando non lavoro, presentamelo se vuoi' mi disse sorridendo 'Certo mamma'. Il nostro discorso venne spezzato dalla chiamata che ricevetti, era andrea che si trovava di sotto. Congedai mia mamma con un bacio sulla guancia e dopo le solite raccomandazioni scesi di sotto. Appena aprii la porta lo vidi in tutto il suo splendore. Indossava delle air force bianche basse, dei jeans neri stretti, una camicia nera, una bandana rossa al collo, varie collane e bracciali oro. Sembrava un angelo era impossibile non guardarlo.
'Cazzo piccola ti sei superata stasera, ti dovrò stare sempre attaccato altrimenti ti portano via' disse sorpreso guardandomi dalla testa ai piedi. Amavo che nonostante il fatto che avessi i tacchi rimanevo sempre più bassa di lui, era adorabile. Salimmo in macchina e partimmo. Ad un certo punto mi strinse una mano sulla coscia, e iniziò il discorso 'com'è possibile che abbia trovato una ragazza bella come te single' mi domandò guardandomi. Non sapevo cosa rispondere, ma poi iniziai a parlare, in fondo doveva conoscere le mie relazioni passate. 'Beh in realtà mi sono lasciata una settimana prima di trasferirmi, il mio ex si chiama Mattia, stavamo insieme da quasi un anno, lui provava sempre a portarmi a letto, ma dato che non mi sentivo pronta in quel momento rifiutai sempre' mi fermai un attimo e iniziai a guardare i miei stivali che in quel momento sembravano davvero interessati, un po' mi vergognavo di dover tirare fuori quel discorso, soprattutto davanti a lui, ma dopo questa piccola riflessione continua il mio discorso sentendo la sua mano stringersi ancora di più sulla mia coscia spronandomi a parlare. 'insomma dato che lui principalmente voleva solo quello da me, iniziò ad andare con altre ragazze e scoprii tutto ciò leggendo alcune notifiche che gli arrivavano sul telefono, è una cosa che mi distrugge, dopo questa relazione, mi sono sentita e continuo a sentirmi inferiore rispetto alle altre ragazze e so che non devo pensare queste cose, ma ho perso quell'autostima che un tempo avevo.'. Quasi mi scese una lacrima che però trattenni per non rovinare il trucco. Andrea inizialmente non parlò, stava metabolizzando il mio discorso quando finalmente iniziò a parlare. 'Questa cosa te la dirò solo questa sera e sappi che dovrà entrare nella tua testa. Ti ho detto tante volte che sei bellissima e se lo dico è perché c'è un motivo. Per far colpo su un ragazzo non devi necessariamente andarci a letto già dalla prima uscita, anzi tutto il contrario, quindi non pensare di essere inferiore a nessun altro, vai bene così come sei e sei perfetta' confesso tutto ciò e mi sentii davvero bene, erano queste le parole che volevo sentirmi dire. Dopo qualche minuto di silenzio riprese il discorso 'spero che la tua prima volta sia con me' mi baciò la mano sinistra mentre mantenne lo sguardo sulla strada e imbarazzata riposi 'anch'io spero che sia con te'. Dopo svariati minuti ascoltando la radio arrivammo al locale.

Tu stai via con me stasera// SHIVA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora