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Stavamo tornando a casa dopo quella lunga giornata, ormai si erano fatte le 8 di sera e stavo morendo di fame. 'vogliamo andare a casa mia oppure a cena da qualche parte?' chiese mentre stava guidando. 'Mi andrebbe il Mc in realtà' risposi sicura 'd'accordo' rispose e rimanemmo in silenzio, ancora stavo ragionando su ciò che fosse successe oggi pomeriggio durante le riprese, avevo un uragano di emozioni, prima negative e poi positive. Spero che ciò che mi ha detto sia vero, spero che il suo amore verso di me sia autentico e sincero. Appena arrivammo al Mc spense la macchina e si girò verso di me 'vuoi entrare o facciamo il drive?' chiese lui 'direi di fare il drive, non mi va di entrare' risposi tranquillamente 'va bene piccola' rispose e io sorrisi a quella risposta, amavo quando mi dava nomignoli, era una maniera per farmi capire che ci teneva a me, credo.
Appena ordinammo si parcheggiò in un punto e iniziammo a mangiare con la musica accesa, in quel momento passava in radio la sua canzone 'soldi in nero' e lui subito si esaltò 'quanto cazzo è bella sta canzone eh?' disse sorridendo 'si amore, è bella, ma non darti troppe arie' risposi sorridendo e prendendolo in giro e lui mi rubò una manciata di patatine dal sacchetto 'heiii' urlai 'quelle patatine sono mie, non hai il diritto di prenderle' lui sorrise di gusto a avvicinò una delle patatine verso la mia bocca per farmela mangiare, quando appena vicino alla mia bocca la tirò indietro verso di lui. Feci il broncio, lui mi baciò e io sorrisi. Era un momento semplice, ma allo stesso tempo mi sentivo da Dio, ero felice e spensierata. Subito dopo aver finito di mangiare buttammo le varie buste e Andrea mise in moto la sua macchina. 'Dormiamo insieme anche stasera?' mi chiese speranzoso 'va bene Andre, fammi solo chiamare mamma così l'avviso' risposi digitando il numero sul telefono. La chiamata durò per tutto il tragitto dal Mc alla casa di Andrea, ben 15 minuti, posso capire mia madre, insomma, erano ormai un paio di giorni che non la vedevo, lei mi lasciava abbastanza libera, sapeva che con Andre stavo bene per lo più si fidava di me, mi conosceva bene, sapeva che se c'era qualcosa che non andava mi facevo valere senza tirarmi indietro. Appena entrammo in casa notai che fosse vuota come sempre e mi posi una questione 'Andre posso farti una domanda?' chiesi curiosa 'certo dimmi' rispose lui mentre si toglieva le scarpe per metterle di fianco alla porta 'non ho mai visto tua mamma' mi fermai sperando potesse capire quale fosse il continuo della frase. Così fu. 'Si,beh, è partita per circa 2 settimane col suo compagno, l'ho conosciuto e c'ho parlato un po' di volte, è un tipo apposto e l'importante è che dopo tutto ciò che ha passato con l'uomo che mi abbandonato sia felice' mi venne un sorriso spontaneo, era un ragazzo che teneva molto alla sua famiglia, a sua mamma, a sua cugina Giulia. Misi anch'io le scarpe vicino alla porta di fianco alle sue e ad un tratto sentii le sue braccia cingermi i fianchi per poi farmi girare facendo combaciare i nostri sguardi, mi prese in braccio e mi portò verso la sua camera, mi appoggiò seduta sul letto e tirò fuori il 'pigiama' con cui avevo dormito la volta prima. Per fortuna non ero truccata quindi mi stesi sul letto e venni seguita da lui che ci si buttò letteralmente. Eravamo in silenzio e al buio, solo una piccola luce che entrava dalla finestra faceva illuminare leggermente la stanza, ancora pensavo al suo comportamento in quella stanza d'hotel. Avrei voluto delle risposte, dovevo averle.
'Andre credo che sia arrivato il momento di parlare' interruppi quel silenzio assordante che ormai regnava sovrano tra di noi, lui non rispose, ma sapevo che era sveglio, ero sicura che potesse ascoltarmi così continuai il discorso 'ho bisogno di alcune risposte, mi devi schiarire dei dubbi. Cos'è successo quella mattina in hotel?'. Lui si girò verso di me reggendosi su un fianco, io continuavo a guardare il soffitto, se lo avessi guardato negli occhi sarei ceduta nuovamente tra le sue braccia, ma mi imposi di non farlo. 'È giusto che tu abbia delle risposte' rispose continuando a guardarmi 'Prima di conoscere te ero solito ad andare con qualsiasi ragazza dopo ogni mio show, avevo bisogno di sfogarmi e un modo per farlo era portarmi a letto una ragazza diversa quasi ogni sera, non le ho mai viste più di una volta, non ci sono mai state frequentazioni o fidanzamenti era una cosa da una notte e basta. Lo facevo perché mi faceva sentire potente in qualche modo. Mi piaceva avere il controllo su ogni situazione e su quelle ragazze' prese una boccata d'aria e io feci lo stesso, era pesante sentire quelle cose, ma se volevo che la nostra storia continuasse, avevo il diritto di conoscere la sua vita. 'Fatto sta che quando ti ho vista quella sera, la mia prima intenzione era quella di prenderti e portarti a letto, ma in te ho visto qualcosa di diverso, tutte le altre che mi sono scopato volevano solo una cosa, la fama. Te invece te ne freghi, insomma, neanche mi conoscevi quando ci siamo incontrati.' A quel punto mi girai verso di lui e portai i miei occhi sui suoi, splendevano nonostante fosse abbastanza scuro intorno a noi. Quegli occhi mi rubavano il cuore. 'Perciò dopo quello che mi è successo con le ragazze non volevo darti false illusioni, non volevo e non voglio che tu sia una delle tante, una ragazza da una botta e via, mi sono prestabilito un obiettivo con te; voglio costruire qualcosa di serio perché ho capito che ti amo.' A quel punto mi fiondai sulle sue labbra, aveva tirato fuori un peso dal mio stomaco, ora ero sicura di qualsiasi cosa.

Scusate l'assenza ma ho avuto un blocco e non sapevo più cosa scrivere. Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia🤍

Tu stai via con me stasera// SHIVA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora