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La porta si aprì di scatto e quasi sobbalzai appena vidi Mattia, il mio ex, con la ragazza che prima stava twerkando senza alcun tipo di vergogna sul mio Andrea, sentivo i miei nervi alimentarsi sempre di più ma non potevo fare scenate, in fondo era il mio ex, era ormai una persona del passato che mi aveva procurato solo danni psicologici, non si meritava neanche uno sguardo né tantomeno un briciolo di compassione. Continuai a ripetermi mentalmente di non scattare e rimanere calma, ma purtroppo Mattia aprì la bocca iniziando a dire cose insensate a causa del troppo alcol che aveva bevuto, nonostante ciò riuscii a captare una frase, una frase che mi fece ribollire il sangue e mi fece andare su tutte le furie 'Alyson amore, sai quanto scopa bene Shiva? Perché non provi a chiederlo ad Alice?' ghignò subito dopo aver sputato queste parole senza un minimo di compassione o di interesse dei miei sentimenti, indicò la ragazza che si trovava di fianco a lui, la stessa che poco prima ci provava con il mio ragazzo. Guardai Andrea in cerca di spiegazioni, ma non proferì alcuna parola riguardo l'argomento. 'Fuori' urlò facendomi sussultare. I due che si trovavano in piedi davanti a noi risero recandosi verso la porta e Mattia ci salutò alzando il dito medio. Sapevo che Andrea era andato a letto con tante ragazze, ma addirittura chiamarle per venire ad una festa? Mi sembrava esagerato e irrispettoso nei miei confronti 'che cazzo vuol dire quello che ha detto Mattia?' parlai freneticamente guardandolo fisso negli occhi 'Andrea mi sono stancata, come ti è passato per la testa di far venire una con cui sei andato a letto non so quando e hai lasciato che ballasse su di te in quel modo?' continuai a sbottare iniziando a gesticolare nervosamente, lui non mi degnò di uno sguardo, era impassibile.
L'atmosfera stava diventando molto pesante e insostenibile, mi alzai di scatto dal letto scavalcando il suo corpo, scesi le scale e uscii da quella casa che ormai era diventata più un pub. Sentivo la voce di Andrea urlare di non andarmene, ma non lo ascoltavo, avevo bisogno di fare un paio di conti con me stessa, mi ero stancata di questi giochini, doveva scegliere o me o tutte le ragazze di questo mondo. Arrivai a casa di corsa e estrassi le chiavi da sotto lo zerbino, aprii il portone e mi diressi dritta in camera, ero talmente disperata e disgustata allo stesso tempo che iniziai a singhiozzare rumorosamente a causa del nervoso e delle mille emozioni negative che presero il sopravvento sul mio corpo, feci così tanto rumore da svegliare mia madre, non che avesse un sonno profondo, ma non era neanche una che viveva di dormiveglia. Si stese di fianco a me sul letto e mi iniziò ad accarezzare la schiena per tranquillizzarmi 'tesoro mio cosa succede?' mi sussurrò dolcemente all'orecchio mentre mi accarezzava i miei lunghi capelli lisci. 'Mamma non so cosa fare, non capisco più niente' cercai di rispondere in maniera liscia, ma la mia voce venne spezzata dai singhiozzi che avevano preso la meglio su di me. 'Lo so tesoro, questo è un momento un po' difficile della vita, l'ho passato anche io con tuo papà' sospirò per poi continuare il discorso 'avevo perso completamente la testa per lui, devo ammettere che fosse uno che si dava molte serie e aveva un sacco di ragazzine ai piedi, io ero gelosa ma allo stesso tempo mi sentivo superiore rispetto alle altre perché in fondo sapevo che lui aveva scelto me, me ne ha fatte vedere di tutti i colori ma l'ho sempre perdonato, e grazie al nostro amore abbiamo creato te, ora lui non c'è più qui con noi, ma sono sicura che ti dà forza da lassù, ti protegge da lontano' mi voltai verso di lei per abbracciarla e le lasciai un dolce bacio sulla guancia 'grazie mamma ti voglio bene' le dissi continuando a stringerla tra le mie braccia, mi era mancato parlare e confidarmi con lei, era l'unica che riusciva a capirmi in qualsiasi situazione. Quella notte dormimmo insieme, mamma e figlia, accoccolate l'una con l'altra.

Venni svegliata dal campanello che suonava senza interruzione, sbuffai rumorosamente e mi diressi verso la porta, mia madre era andata a lavoro e mi aveva lasciato una brioche sul tavolo che avrei mangiato successivamente. Risposi al citofono ed echeggiò la voce di Zack, aprii la porta e me lo ritrovai davanti con un mezzo sorriso stampato sul volto 'buongiorno' mi disse sorridendo 'buongiorno a te Zack' risposi a mia volta sbadigliando 'So che ti fa strano vedermi qui, ma volevo invitarti a bere qualcosa che noi stasera in un locale che si trova qua vicino, dista circa 10 minuti nulla di che, se vuoi venire ci fa piacere, il mio numero ce l'hai appena sai la risposta fammi sapere' disse tutto d'un fiato 'fa piacere a te o ad Andrea?' chiesi alzando un sopracciglio, lui sorrise 'ci vediamo stasera spero' si congedò lasciandomi con questo dubbio. Andrea non si era fatto più sentire dalla sera prima, magari stava ancora dormendo, o forse era tranquillo dato che mi aveva visto correre fino a casa mia la notte precedente. Mi sedetti al tavolo e iniziai a godermi la mia colazione facendomi compagnia col telefono che iniziò a suonare facendomi prendere quasi un colpo dato che la suoneria era al massimo. Fin troppi suoni per essere mattina. Mi arrivò la chiamata di Giulia, mi mancava davvero tanto e avevo bisogno di parlare con lei e o semplicemente di svagarmi e pensare ad altro. 'Giulietta' urlai al telefono 'Alyson cucciola' fece la stessa cosa lei dall'altra parte 'allora con Andre?' mi chiese curiosa 'Beh con tuo cugino in realtà non capisco se vada bene o se vada male, ieri pomeriggio l'abbiamo fatto ma..' mi interruppe subito dopo aver sentito quella frase 'l'avete fatto?' urlò sbalordita 'oh mio Dio, sono così contenta racconta, ti ha fatto male? Avete usato le giuste precauzioni?' mi tartassò di domande ma la interruppi subito 'è stato bellissimo, il problema è che ieri sera ha invitato una con cui è andato a letto, dovevi vedere come gli si strusciava addosso è stata una scena improponibile' dissi iniziando ad agitarmi ripensando a quella scena 'chi è questa adesso?' mi chiese con la bocca piena, probabilmente stava facendo colazione anche lei 'mi pare si chiami Alice è entrata nella sua stanza insieme al mio ex Mattia, tra l'altro prima di tutto ciò un ragazzo ha provato anche a toccarmi e Andrea è andato su tutte le furie' continuai a raccontarle ogni singolo episodio di quella serata finché non parlammo per ben un'ora e mezza.

Avevo passato la giornata a fare alcuni esercizi a corpo libero a casa e a guardare alcuni episodi di una serie tv, guardai l'orario e si erano fatte le 7 di sera così decisi di inviare un messaggio a Zack per confermargli la mia presenza, misi la musica dal telefono e mi recai nella doccia per sciogliere i nervi e rilassarmi, mi lavai il corpo e i capelli e mi asciugai, quella sera avevo deciso di lasciare i miei capelli lisci e avevo optato per un outfit semplice ma carino allo stesso tempo, nulla di troppo sconvolgente, mi truccai mettendo mascara, eye-liner e un po' di correttore per coprire alcune imperfezioni sul mio viso. Alle 20:30 ero già pronta e mi meravigliai di come fossi stata veloce a far tutto nonostante la mia lentezza. Il cellulare squillò e il mio amico Zack mi avvisò di scendere si sotto. Appena entrai in macchina notai una figura ergersi nel sedile davanti, al posto del passeggere, mi bastò poco tempo per capire che si trattasse di Andrea, non mi rivolse neanche un saluto o un semplice sguardo, cosa gli aveva preso adesso?. Quel viaggio sembrava interminabile e iniziai a pentirmi della mia decisione, ma rimpiansi ancora di più di essere venuta dopo ciò che successe quella sera.

Outfit di Alyson

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