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Luca iniziò a guardare verso la mia direzione sorridendo, il che fece voltare Andrea. Arrivai vicino ai due con fare sicuro 'che sta succedendo qui?' chiesi con calma . 'Niente bellezza, il tuo ragazzo è un po' frustrato, dice che non ti devo messaggiare perché sei la sua ragazza, cos'è non scopate abbastanza?' mi rispose con un ghigno stampato sul volto. Io lo guardai in cagnesco e per poco non gli sferravo un cazzotto in faccia da quanto nervoso avevo in corpo. Andre invece aveva stretto forte i pugni dopo l'ultima frase. Ma non gliela diedi vinta. 'Esatto, hai sentito bene, sono la sua ragazza' dissi marcando le ultime parole 'ed è giusto anche che tu mi debba lasciare in pace senza scrivermi in continuazione, che c'è? Ancora non l'hai capito che non voglio avere nulla a che fare con te? Sei solo un montato' risposi soddisfatta di me stessa, dovevo farmi valere e mi sembrò quasi di toccare il cielo con un dito quando Andrea mi strinse a sé. 'Dai Alyson scusa, non credevo fossi davvero fidanzata, e soprattutto con Shiva' rispose in maniera seria scusandosi per essersi comportato in quel modo 'prometto a entrambi che non farò più una cazzata del genere' finì per poi dare una pacca sulla spalla ad Andrea che continuò a guardarlo con disprezzo, mentre a me rivolse un sottile sorriso per poi entrare all'interno dell'edificio.

Ma staccai da Andrea e andai verso la sua macchina 'che stai facendo?' mi chiese in maniera molto più calma rispetto al tono che aveva utilizzato da ieri a questa parte 'voglio andare a casa o da qualsiasi altra parte, ma non me la sento di andare a scuola oggi' mi voltai verso di lui che si avvicinava sempre più vicino a me. Mi fece indietreggiare finché con la schiena non toccai la macchina. Mi aveva bloccato tra le sue braccia, e in quel momento, volevo solo che le sue labbra si posassero sulle mie, e non me ne fregava niente se c'era gente che ci guardava stranita, volevo sentire lui. Mi guardò fisso negli occhi per un tempo che mi sembrava interminabile, provai anche ad avvicinarmi al suo volto ma lui si staccò da me entrando in macchina. Che altro doveva succedere adesso?.

Imitai i suoi gesti entrando in macchina e mentre mi mettevo la cintura di sicurezza gli squillò il telefono. Parlò con Adam per circa 5 minuti finché non riattaccò il telefono e mi guardò 'tra 3 giorni parto per il tour' disse freddo, e sembrò quasi che il mondo mi cascasse addosso. Proprio ora doveva partire? Proprio adesso che non ero più convinta di ciò che provasse per me. 'Son contenta per te Andre' ed era vero. Sapevo quanto fosse importante per lui stare a contatto con i suoi fan e cantare dal vivo, me ne aveva parlato tante volte e sapevo che gli faceva stare bene. E se lui era sereno e tranquillo, di conseguenza lo ero anch'io. Mi rivolse un semplice sorriso 'dove vuoi andare?' mi chiese mettendo in moto la macchina 'in realtà..' attaccai a parlare finché la testa non iniziò a girare, le mie orecchie fischiarono e nel giro di qualche frazione di secondo vidi il buio totale.

Dopo non so quanto tempo mi risvegliai, mi trovai nel nostro letto e Andrea era seduto su una sedia di fronte a me che mi teneva in mano stretta alla sua. 'Ti sei svegliata finalmente' disse e potei giurare che  i suoi occhi luccicarono per la felicità. 'Che è successo?' chiesi stropicciandomi gli occhi che si dovevano ancora abituare alla luce che proveniva dalla finestra. 'Sei svenuta, avrai avuto un calo di pressione o sarà stato lo stress che hai accumulato in questi ultimi due giorni' mi rispose finendo a guardare per terra, forse si sentiva in colpa 'ah' risposi semplicemente, non sapevo che dire.
Provai a mettermi seduta sul letto e grazie al suo aiuto ci riuscii, mi feci coraggio e lo tirai per un braccio costringendolo ad avvicinarsi a me 'non vale così' rispose sorridendo guardandomi negli occhi, era lui l'Andrea che volevo, quello di cui mi ero innamorata. 'Dai smettila di fare lo stronzo e abbracciami' gli dissi mentre due braccia forti e calde mi strinsero facendomi sentire viva e felice.

Ci sdraiammo insieme sul letto e mentre lo riempivo di baci mi sussurrò uno 'scusa', lo guardai confusa, al che iniziò a parlare 'si scusa, non mi sono fidato di te quando in realtà avrei dovuto, ho reagito d'impulso e sono stato uno stronzo' lo guardai scrutando ogni centimetro del suo viso 'Andre, posso capire che tu abbia reagito in questo modo, probabilmente mi sarei comportato così anch'io, se non peggio, nel caso in cui fosse successa una cosa simile, quindi non ti accuso per il tuo comportamento, però davvero, devi fidarti di me, non ti tradirei mai'. Finimmo per baciarci e per fare l'amore dopo un mese dall'accaduto, avevo ritrovato la felicità che in quei due giorni lunghissimi pensavo di aver perso per sempre.

Tu stai via con me stasera// SHIVA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora