8.

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Buon Natale anche se in ritardo ❣️❣️

Prendo il mio pacchetto ed entro nel salone.

"Auguri Noah!" Dico in modo dolce mentre gli do il regalo.

Lo apre e sorride.

"Grazie! Come facevi a sapere che avevo bisogno di un nuovo paio di cuffie?" Dice ridendo mentre apre lo scatolino con le nuove airpods.

"Io so tutto." Dico soddisfatta.

Suonano al campanello e papà va ad aprire.

Entrano il sig Robinson,quella che credo sia sua moglie e suo figlio,che ha qualcosa di familiare.

Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare.

"Alyx,come sei cresciuta! Non ti vedevo da anni! Cosa mi racconti?" Mi chiede il sig. Robinson.

"Tutto bene, grazie. " Dico semplicemente.

"E tu Noah?" Si volta verso mio fratello.

"Anche,il college è un bel posto."

"Mi fa piacere."

"E tu,Malcom,come ti trovi all'università?" Chiede mio padre al figlio del sig. Robinson.

"Bene grazie,tra circa due anni dovrei laurearmi in Biologia." Risponde in modo educato.

Non riesco davvero a capire chi sia,mi sembra di conoscerlo ma non ricordo nulla in riferimento a lui.

"Come mai non hai scelto ingegneria o architettura per seguire le orme di tuo padre?" Chiede mia mamma.

"Non è nei miei interessi,nè nei miei piani."

"Ah bene."

"Alyx dopo il diploma cosa hai intenzione di fare?" Chiede la sig.ra Robinson.

"Credo architettura e design,mi interessa molto e avrei la possibilità di continuare l'attività di famiglia." Sorrido.

Continuiamo a parlare durante il pranzo e siamo tutti a nostro agio. Il sig. Robinson è davvero una brava persona e sa esattamente come relazionarsi con gli altri.

Squilla un telefono, è quello del sig. Robinson.

"No,non fare niente." Dice con la voce arrabbiata.

Qualcuno risponde

"Ti ho detto che non puoi!" Quasi grida.

Dopo l'ennesima risposta dall'altro lato del telefono risponde ancora.

"Fai che cazzo vuoi,Shawn."

Attacca al telefono ed io resto perplessa.

Shawn,Shawn,Shawn. Questo nome si ripete nella mia mente per circa due ore.

Decido di uscire,ho il bisogno impellente di andare vicino quel fiume per riflettere. Ma riflettere su cosa? Non lo so,ma mi alzo da tavola,mi scuso con gli ospiti ed esco.

Mi maledico per non aver indossato le mie amate dr Martens ed entro in macchina.

Dopo circa quindici minuti arrivo e scendo dalla macchina. Percorro lo stesso sentiero dell'altra sera e mi siedo con la schiena appoggiata al tronco di un albero.

Guardo l'acqua del fiume scorrere lenta e mi rilasso mentre penso ad un possibile collegamento con il mio Shawn e quello con il quale stava parlando il sig. Robinson. E se fosse il figlio?

Potrebbe,ma non c'è un solo Shawn e se fosse lui, perché non è stato al pranzo? Non credo sia imparentato con i Robinson, sarebbero strane troppe cose.

Chiudo gli occhi e mi "godo" il venticello freddo e il silenzio, mischiato con il bassissimo rumore dell'acqua.

"Ci rincontriamo,eh ragazzina?" Quella voce roca.

Sento un brivido percorrere la mia schiena, e non credo sia per il freddo. Non so perché,ma sapevo che lo avrei trovato qua,prima o poi.

Lo guardo "A quanto pare."

Si siede affianco a me e mi guarda.

"Su cosa rifletti?" Mi chiede

"Cosa ti fa pensare che io stia riflettendo?"

"L'espressione sul tuo volto; sono qui da circa dieci minuti e tu non te ne eri resa conto."

"Oh beh,tante cose. E tu cosa ci fai qua?" Cerco di cambiare discorso.

"Non lo so. Sono abbastanza arrabbiato e ho bisogno di calmarmi."

"Oh..."

Si accende una sigaretta.

Restiamo in silenzio per circa cinque minuti.

"Tu sai qualcosa di me. Io non so niente di te." Faccio un'osservazione giusta.

"Giusto. Cosa vuoi sapere, ragazzina?" Dice soffiando fuori un po' di fumo.

Bella domanda. Ci sono così tante cose che vorrei sapere,da dove comincio?

"Studi?" È la prima cosa che mi viene in mente.

"Sì. Vado al college."

"Oh bene. Hai fratelli o sorelle?"

Lo noto irrigidirsi molto. È visibilmente teso "No." Dice serio.

"Sei mai stata su una moto?" Continua.

"Uhm no."

"Allora alzati e vieni con me." Si alza e mi tende la mano.

Percorriamo il sentiero e arrivati vicino la macchina noto una moto nera molto lucida.

"Metti questo." Mi porge un casco e sale sulla moto,facendomi cenno di farlo anch'io.

Salgo e metto le braccia intorno al suo petto, stringendolo bene.

"Tieniti forte e stai tranquilla."

Ciao!
Grazie mille per il supporto,ricordate di lasciare una stellina al capitolo per farmi capire che la storia vi sta piacendo!
Piccolo spoiler: nel prossimo capitolo avremo il punto di vista di qualcun'altro.
Secondo voi chi è? Lasciate un commento e fatemi sapere chi sarà secondo voi!
Mar❣️

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