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Alyx's pov

"Devo ammettere che questi panini sono molto buoni." Dico mentre do un morso al mio panino.

Guardo Shawn che mangia il suo e apro la bottiglia dell'acqua, che miracolosamente è ancora fresca.

"Quando hai fatto andiamo, okay?" Mi chiede Shawn.

"Okay." Rispondo per poi pulirmi la bocca.

Entro di nuovo in macchina e mette in moto.

"Quindi non vedevi tua madre da parecchi anni?" Chiedo.

"Si." Risponde secco.

"Oh..." Dico un po' intimorita. "Non hai fratelli o sorelle? Intendo..." Continuo.

"Preferisco non parlarne ora, scusa... Sto ancora pensando a ciò che è successo poco fa." Mi risponde e io sto zitta.

Gli accarezzo il braccio per confortarlo, anche se non so di cosa abbia bisogno in realtà. Non posso pretendere che lui si apra con me, ma il fatto che lui non lo faccia mi fa sentire molto frustrata.

Sospiro e appoggio la testa al finestrino. Poco dopo neanche mi accorgo della musica in radio e non noto gli alberi e il paesaggio perché mi addormento.

"Alyx, ehi... Svegliati." Dice Shawn.

"Mhmh..." Annuisco ma continuo a tenere gli occhi chiusi.

Shawn mi bacia piano e si stacca.

"Così non vale però..." Dico sbadigliando.

Ride e mi guarda.

"Sei bellissima." Mi dice.

"Sicuramente tutto il trucco è rovinato, i capelli sono arruffati e la mia faccia è simile a quella di uno zombie." Dico guardandolo.

"Non mi intendo né di trucco né di capelli... So solo che sei bellissima, ragazzina." Mi dice guardandomi negli occhi.

"Che ore sono?"

"Le 17:15, siamo arrivati. Dov'è casa tua?" Mi chiede.

"Mh, vai dritto per circa 300 metri, poi vai a sinistra e alla rotonda vai di nuovo a sinistra." Gli dico.

"Va bene." Mi dice.

Accendo la radio e inizio subito a cantare la canzone, "Ophelia" degli Imagine Dragons.

"Oh Ophelia
You've been on my mind girl like a drug
Oh Ophelia
Heaven helps a fool who falls in love."

Shawn mi guarda e sorride.

"L'altra volta non ti ho detto che hai una voce stupenda, sai?"

"Beh, grazie." Sorrido.

"Ero troppo concentrato sul tuo corpo in quel vestito." Dice scherzoso.

"Dovrei metterlo di meno?" Dico ridendo.

"Assolutamente no; ad una sola condizione però." Afferma tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

"Mh, sentiamo."

"A patto che io sia l'unico che te lo potrà mai togliere." Mi dice.

Lo guardo e resto a bocca aperta. Non so cosa rispondere.

"Shawn..." Ridacchio a bocca aperta e gli do uno schiaffetto sul braccio.

Incrocia il mio sguardo per un attimo e io arrossisco. Perché diamine devo arrossire in questo modo ogni volta che mi dice qualcosa?

"Qualcuno qui è in imbarazzo, eh?" Dice riportando lo sguardo sulla strada.

"Non sono abituata ad essere al centro dell'attenzione." Ammetto.

"Dovrai farci l'abitudine. Sempre sei vuoi continuare ad uscire con me, ragazzina..." Dice e non so se è serio o scherza.

"Mh, vorrà dire che farò questo sforzo. Ma anche io ho una condizione..." Gli rispondo.

Sorride e mi guarda dopo aver parcheggiato sotto casa.

"E dimmi, quale sarebbe? Non devo più chiamarti 'ragazzina'? Non sarebbe la prima volta che me lo dici." Mi prende in giro.

"Nah, inizia a piacermi..."  Gli rispondo guardandolo, ma sinceramente mi pento di averlo detto.

"Ah,meglio così allora; anche perché avrei continuato a chiamarti 'ragazzina' in ogni caso."

" Voglio solo che tu sia sincero con me, nella mia vita ho incontrato fin troppi bugiardi." Dico seria.

"Lo sarò. Ho bisogno che tu ti fidi di me, però."

"Mi sono sempre fidata di te."

"Alla faccia della prudenza!" Mi prende in giro.

"Sembri mio fratello; ma se insisti, sarò più diffidente."

"Nono, a me va benissimo così." Dice alzando le braccia in segno di resa.

Scendiamo dall'auto e prendiamo il mio borsone per poi andare fino al portone.

Ci guardiamo per un po' ed io inizio già a pensare a come farò a vederlo se non ho neanche il suo numero di cellulare.

"Shawn..."

"Mh?" Dice guardandomi negli occhi.

"Come faremo a vederci? Non ho neanche il tuo numero di telefono e tu non hai il mio..."

"Hai ragione, dammi il tuo telefono così te lo segno. Non sono uno che usa molto il telefono, ma ti prometto che farò uno sforzo e lo controllerò più spesso."

Gli sorrido e poi gli passo il mio telefono e lo guardo mentre scrive il suo numero. Dopo aver fatto mi restituisce il mio telefono e mi osserva.

"Allora ci si vede, ragazzina." Dice e fa per andarsene.

"Shawn, aspetta." Lo fermo

Si gira e sorride beffardo.

"Si?"

"Grazie." Dico e mi guarda  stranito.

"Voglio dire, mi hai portata a Malibu. Mi hai fatto fare una vacanza e non hai voluto neanche un centesimo. E poi mi hai fatto conoscere tua madre, che da quel che ho capito rappresenta un tasto delicato per te. Ma mi hai fatto conoscere una parte della tua vita, nonostante mi conoscessi da poco. Grazie Shawn." Concludo e mi avvicino a lui.

Mi lascia un bacio sulla fronte.

"Grazie a te, Alyx." Risponde per poi lasciarmi un bacio sulle labbra.

Ci stacchiamo e ci salutiamo, stavolta per davvero, e poi torno a casa.

Apro la porta e non trovo nessuno, ma vedo la luce del salotto e quella della cucina accese.

Mi avvicino alla cucina e sento delle voci, così decido di entrare.

"Ma buonasera!" Dico cercando di sembrare meno stupita possibile.

Mio fratello e Natasha stanno tranquillamente mangiando del sushi mentre scherzano e ridono.

"Alyx!" Dice Natasha alzandosi e venendomi ad abbracciare.

Mi stringe così forte da togliermi il fiato, ma comunque ricambio l'abbraccio.

Saluto anche Noah, che sembra più allegro del solito, e poi li guardo bene: Noah ha i capelli scompigliati e non ha la maglia, mentre Nat ha la maglia di Noah e un paio di pantaloncini che ha preso sicuramente dal mio armadio.

Ci guardiamo tutti e tre e noto un certo imbarazzo, così decido di andare a disfare la valigia e prepararmi per andare a dormire.

Mar❣️

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